Il mio cuore è come una prigione.

di VashappenedFede
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Il mio
cuore è come una prigione.

Tu mi parli di lei che è vergine e di te che ti senti molto più importante perché lei ti ha scelto come suo primo, nonostante la tua vasta esperienza e le tue maniere poco delicate, mi dici che ti sei innamorato all’improvviso e che non c’è stato bisogno di dirsi nulla, avete capito che volevate stare insieme. Sembra una grande storia da super film, un colpo di fulmine, uno di quegli amori pazzeschi da farti commuovere e invece io, egoista sempre di più, vorrei vomitare perché tutto questo mi sembra irreale. È normale? No bhe, so che non lo è, non è normale questo mio atteggiamento, scusami lo sai, sono sempre stata così. Un po’ ci speravo nella storia di Peter e Wendy.

Ti ho amato, lo so. Ora più che mai. Lo tengo a chiave. Non te lo dico più promesso. Almeno fino ad oggi non lo scriverò più. Continuerò a sorriderti e a dirti quanto sia bello tutto quello che mi racconti, e scherzo con te sulla sua prima volta, ti dico “chiamala scoiattolina mentre fate l’amore, dille che le ho dato io questo nomignolo”, però dentro mi togli un pezzo e non lo sai.

Avremmo dovuto fare l’amore noi, ovunque, in una macchina, per strada, in camera o in albergo.

Avremmo dovuto baciarci e dirci “ops” come tutte le volte che ci hai provato. Avresti dovuto tirarmi la spallina del reggiseno come quando abbiamo litigato per il gelato, io ti avrei morso il collo mettendomi sulle punte e ci saremmo tolti i vestiti come tante volte abbiamo sognato e ci saremmo uniti in respiri e gemiti e sarebbe stato bello e vero e saremmo stati noi e non avresti dovuto controllati con me perché io volevo tutto di te.

E ci saremmo respirati tanto e sarebbe stato romantico e volgare perché siamo fatti così io e te. Non saremmo stati la classica coppia romantica, sdolcinata e appiccicata, saremmo stati speciali e liberi. Un “noi” che implicava un “tu” e un “io” senza sottometterci o eliminarci.

Non avremmo passato le giornate a dirci “sei tutta la mia vita, amore mio, cuore mio”, avremmo passato le giornate a raccontarci, a prenderci in giro, a parlare a telefono con te che mi dicevi “1,2,3 fai un respiro e vai”, e mi avresti raccontato del tuo passato e saresti tornato con la tua divisa e la viligia che non hai mai voglia di trasportare, io ti avrei preso in giro e tu avresti contraccambiato e io mi sarei messa dietro la tua schiena dicendoti di non guardarmi. 
Avremmo camminato abbracciati sempre ma con te che mi prendevi in giro per l’altezza, io ti avrei tolto gli occhiali da sole e avremmo scherzato. 
Avremmo visto film che non interessano più a nessuno, tipo la vecchia versione di Romeo e Giulietta, e avremmo letto dei libri stesi sul prato della chiesa sconsacrata, avremmo fatto shopping e io ti avrei sbirciato nel camerino. 
Avremmo passato le sere a bere e ubriacarci, io avrei dato i numeri e tu ti saresti preso cura di me. Saremmo andati a ballare e avremmo fatto l’amore o sesso o come lo si vuol chiamare. 
Saremmo stati grandiosi.


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Bene vi informo che questa storiella non l'ho scritta io, ma una grande ragazza che stimo tanto. Quando l'ho letta sono rimasta colpita e ho pensato di farvela leggere anche a voi. Spero che non si offederà. Comunque è stato giusto che ve lo detto. Ci vediamo alla prossima. Baciii
-Fede





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