BABY-SITTER

di pentolina
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Due giorni dopo
“Eccoti.” Esclama passandole le braccia attorno alla vita e tirandola contro di se.
“CASTLE!” Strilla spaventata non aspettandosi l’arrivo dell’uomo appoggiando le mani sopra le sue.
“Ssshh… non urlare. La gente normale a quest’ora dorme.” Sussurra all’orecchio della detective.
“Tu sei pazzo! Non si arriva così alle spalle delle persone senza preavviso soprattutto quando uno è convinto che tutti dormano.” Lo rimprovera Kate.
“Scusa… non volevo spaventarti.” Ammette dispiaciuto.
“Cosa fai sveglio alle due di notte?” Chiede curiosa girando leggermente la testa per guardarlo.
“Cercavo te…” Risponde lasciandole un dolce bacio sulla punta del naso.
“Tu, perché non dormi?”
“Non ho sonno.” Dichiara appoggiando la testa contro la sua spalla.
“Sbaglio o stai omettendo qualcosa?” Chiede Castle.
“Non iniziare anche tu.” Dice seccata, cercando di allontanarlo, stufa di sentirsi chiedere da tutti in continuazione a cosa sta pensando, se sta bene e se vuole parlarne.
“No… no. Ferma.” Dice opponendo resistenza non riuscendo però a non impedirle di allontanarsi.
“La dovete smettere di trattarmi come una vittima. Non lo sono!” Afferma seccata.
“Hai ragione, Kate… scusa. Volevo solo assicurarmi che stessi bene. Non volevo farti arrabbiare.” Chiarisce lo scrittore prendendole le mani fra le sue.
“Scusami tu… non volevo urlarti in faccia. È solo che… sono stanca di sentirmi inutile e indifesa. Odio non poter fare nulla. Odio quest’attesa. Odio dovermi nascondere. Vorrei solo tornare alla mia vita normale di sempre. Vorrei che David fosse al sicuro e vorrei che Nick sparisse per sempre dalle nostre vite.” Confessa esasperata per la situazione, lasciandosi sfuggire una lacrima.
“E tutto questo accadrà molto presto. Devi solo avere un po’ più di pazienza.” Dice rassicurandola, asciugandole la guancia.
“Lo so ma odio non poter risolvere la questione da sola. Odio coinvolgervi tutti in questo casino.” Aggiunge sbuffando.
“Scherzi? Se non ci fosse stato tutto questo casino non sareste venuti negli Hamptons con noi… con me!” Afferma lo scrittore cercando di sdrammatizzare la situazione.
“Dì la verità! Sei stato tu a far tornare Nick solo per poter fare l’eroe e approfittare della situazione per farmi cadere ai tuoi piedi?!” Dice Kate stando al suo gioco.
“Cavoli, detective! Mi hai beccato!” Esclama ridendo.
“Lo sapevo! Faresti di tutto per far bella figura con una donna!” Afferma sorridendo.
“Hai perfettamente ragione ma c’è solo una donna che voglio far cadere ai miei piedi!” Ammette avvicinandosi.
“Ah… si? E come si chiama questa donna?” Domanda appoggiando le mani sul suo petto.
“Lisa…” Risponde seriamente afferrandola per la vita.
Kate mette il muso cercando di allontanarlo.
“Dove credi d’andare?” Chiede abbracciandola.
“Dal mio amante!” Risponde lei.
“Non stiamo nemmeno assieme e hai già l’amante?!!” Afferma scioccato.
“L’hai voluto tu! Tu hai Lisa e io ho David!” Dichiara usando di proposito il nome del figlio.
“David? È un nome famigliare… sbaglio o tuo figlio si chiama così?” Chiede facendola girare.
“Non sbagli! David è l’amore della mia vita!”
“Sono geloso… molto geloso! Sappilo!” La informa lo scrittore spostandole i capelli e accarezzandole la guancia.
“Non l’avrei mai detto…” Lo prende in giro lei.
“Posso?” Chiede ad un soffio dalle sue labbra guardandola dritta negli occhi.
La detective sta per colmare la distanza che gli divide quando si accorge della presenza del figlio che gli osserva.
“Amore, cosa fai sveglio?” Domanda sciogliendo il legame e avvicinandosi al piccolo.
“Tutto ok?” Chiede Rick imitando la detective.
“Mamma…” Sussurra David allungando le braccia verso di lei.
“Vieni!” Dice prendendolo in braccio.
“Hai fatto un brutto sogno?” Domanda lo scrittore accarezzandogli la schiena nuda.
Il piccolo annuisce stringendo la presa al collo della madre mentre con il braccio libero cerca la mano di Rick che prontamente gliela stringe.
“Non voglio andare con papà…” Mormora David preoccupato.
“E non ci andrai.” Lo rassicura Kate.
“Te l’ho promesso, ricordi?” Chiede Rick.
“Si…” Sussurra tirando su con il naso.
“Andiamo a nanna che è tardi.” Propone Kate incamminandosi verso casa.
“Rick…” Chiama David sentendo il loro legame sciogliersi.
“Sono qui.” Lo rassicura lo scrittore raggiungendoli e appoggiando una mano sulla schiena della donna conducendoli dentro casa.
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“Grazie…” Sussurra Kate sdraiata su un fianco, guardandolo nei profondi occhi azzurri e accarezzando la schiena del figlio ormai addormentato in mezzo a loro.
“Figurati…” Risponde Rick nella stessa identica posizione di fronte a lei.
“Sai sempre cosa dire anche nelle situazioni difficili, sai sempre come rassicurare e risollevare il morale a David… e a me.” Confessa non riuscendo a trattenere uno sbadiglio.
“Forse è meglio se ti lascio dormire.” Afferma togliendo lentamente la mano da quella del piccolo sperando di non svegliarlo.
“Rick?” Mormora David ad occhi chiusi. 
“Sono qui…” Sussurra piegandosi e lasciandogli un tenero bacio sulla spalla nuda.
“Resta.” Lo invita Kate approfittando della vicinanza del partner per passandogli una mano fra i folti capelli castani.
“Sicura?” Domanda baciandole il palmo della mano.
In risposta la detective annuisce avvicinando il viso a quello dello scrittore.
“Notte, Kate.” Sussurra prima di baciarle una guancia.
“Notte, Rick.” Risponde baciandolo delicatamente sulle labbra per poi tornare nella metà del suo letto.
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Sei ore dopo
“Rick…” Chiama David toccandogli con l’indice la guancia.
“Mmm…” Mugugna lo scrittore.
“RICK!” Chiama più forte il piccolo.
“Ancora cinque minuti.” Sussurra con gli occhi ancora chiusi.
David iniziando a saltare sul letto nella speranza di riuscire a svegliarlo.
“Oddio… il terremoto!” Esclama Castle spalancando gli occhi e mettendosi seduto.
“Ahahahha…” Ride il piccolo divertito per lo sguardo spaventato dello scrittore.
“Ma! Stai ridendo di me?” Chiede seriamente.
“Sei buffo!” Risponde lasciandosi cadere accanto a lui.
“Cos’hai detto? Vieni qui…” Afferma acciuffandolo e iniziando a fargli il solletico mordicchiandogli la pancia.
“AAHH! Aaaiuttoo! Ahahahaha…” Strilla cercando di fuggire dalle grinfie dell’uomo.
“Buon giorno, ragazzi!” Saluta Martha fermandosi sull’uscio della camera da letto.
“Aaaiiuuttooo!” Grida David.
“Richard, lascialo stare… non vedi che non riesce più a respirare.” Afferma Martha vedendo il bambino rosso in viso.
“Ti arrendi?” Chiede Castle alzando la testa per guardarlo.
“Siii… basta.” Risponde sorridendo e cercando di riprendere fiato.
“Jim ha preparato la colazione se volete.” Gli informa Martha per poi sparire lungo il corridoio.
“Hai fame?” Domanda lo scrittore.
“SI!” Esclama alzando i pugni verso l’alto.
“Andiamo allora… Sali!” Dice Castle facendogli cenno di salire sulla schiena.
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“Buon giorno, papà… ciao David!” Saluta Alexis vedendo i due entrare in cucina.
“Buon giorno a tutti!” Dice lo scrittore mettendo a terra il piccolo.
“Dov’è Katherine?” Chiede Martha mettendo a scaldare il latte.
“Non so… pensavo fosse qui con voi.” Afferma Castle.
“Sarà andata a correre.” Dice Jim servendo uova e pancetta all’ultimo arrivato.
“Nonno, voglio il latte con il cioccolato!” Dice David aggrappandosi al bancone e indicando il barattolo del cacao.
“Vai a sederti… te lo porto subito.” Risponde prendendo la tazza pulita che gli sta passando Martha.
“Lexi, saltiamo le onde?” Chiede David raggiungendo la ragazza.
“Dobbiamo vedere com’è il tempo.” Risponde sollevandolo e sistemandolo sulle sue gambe.
“In effetti, è nuvoloso… non so se oggi potremo fare il bagno.” Commenta Martha spiando fuori dalla finestra.
“Io voglio fare il bagno!” Grida sbattendo le manine sul tavolo.
“David, non urlare!” Lo rimprovera Jim mettendogli davanti la tazza con latte e cioccolato.
“Cereali o biscotti?” Domanda Alexis consegnandogli il cucchiaino.
“Voglio fare il bagno!” Afferma arrabbiato spingendo lontana la tazza e buttando a terra il cucchiaino.
“DAVID!” Esclama il nonno asciugando con un tovagliolo il latte rovesciato dal nipote.
“David, se esce il sole andiamo a fare il bagno altrimenti sono sicuro che troveremo qualcos’altro da fare per oggi, ok?” Spiega Castle bevendo un sorso di caffè.
“NO!” Grida.
“Adesso basta. Vai in castigo!” Gli ordina Jim prendendolo in braccio.
“Noooo… non voglio!” Strilla dimenandosi fra le sue braccia.
Lo scrittore sta per intervenire quando viene preceduto dall’arrivo della detective che fa il suo ingresso dalla porta finestra della cucina.
“Chi è che fa i capricci di prima mattina!?” Domanda spegnendo l’mp3.
“Mamma…” Chiama David allungandosi verso di lei.
“No… no. C’è il castigo che ti aspetta.” Afferma Jim portandolo verso un angolo della stanza.
“Buon giorno a tutti.” Saluta Kate prendendo una bottiglietta d’acqua fresca dal frigo.
“Buon giorno, detective.” La saluta Castle per primo.
“MAMMA!” Chiama più forte.
“Mamma non ti salva dal castigo, lo sai. Resti lì fermo fino a quando nonno non ti dà il permesso di muoverti.” Chiarisce Kate rivolgendosi al figlio.
“Caffè?” Chiede Martha.
“Se mai dopo… ora se non vi dispiace vado a farmi una doccia.” Risponde la detective, asciugandosi la fronte con la manica della maglietta, sotto lo sguardo attento dello scrittore, che ammirare la perfezione del suo corpo rendendosi conto di quanto sia sexy anche sudata e spettinata.
“Mmaammmaa…” Singhiozza David appoggiato contro il muro.
“Se resisti fino a quando torno avrai uno sconto della pena.” Gli spiega Kate prima di dirigersi su per le scale.
“Mammmaa!” Chiama vedendola sparire.
“David, cosa ti ha detto? Fai il bravo e il castigo finisce altrimenti starai lì da solo tutta la mattina mentre Rick e Alexis andranno a giocare in spiaggia.” Ripete Jim sperando di essere più convincente.
Magicamente David smette di lamentarsi sedendosi a terra, appoggiando la testa contro il muro e aspettando con ansia la ricomparsa della madre.
“Wow… l’hai convinto.” Sussurra Castle seduto accanto all’uomo.
“Una volta c’è stata una battaglia di tre ore… non voleva cedere a morire. Quando si mette è testardo. A volte è peggio anche di Katie.” Ammette Jim.
“Veramente? Non riesco ad immaginarmi qualcuno più testardo di lei.” Afferma Rick ridendo.
“Non serve che lo immagini… ce l’hai davanti.” Dice guardando verso il nipote.
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“Ehi… ragazzi!” Saluta la detective andandogli incontro.
“Ciao Kate!” Risponde per prima Jenny.
“Benvenuti ragazzi.” Esclama Martha.
“Ciao bro!” Saluta Ryan dando una pacca sulla spalla allo scrittore.
“Tesoro!” Strilla Lanie correndo ad abbracciare l’amica.
“Dady…” Chiama Juliet in braccio alla mamma.
“Ehi, bro!” Esclama Esposito sorprendendo alle spalle il collega e lo scrittore.
“Jenny, ma è stupenda la tua piccolina.” Si complimenta Martha accarezzandole una manina.
“Dady!” Ripete la bambina indicando verso la casa.
“Adesso lo cerchiamo.” Risponde Jenny alla figlia.
“Posso esserti d’aiuto? Cosa sta cercando?” Chiede l’attrice.
“Sta cercando David.” Spiega Ryan scaricando il passeggino.
“Dady!” Ripete Juliet per conferma.
“Signori, portate le valigie di sopra mentre noi ragazze ci rinfreschiamo con un drink.” Ordina Martha facendo segno alle donne di seguirla.
“Castle! Dove credi di andare? Sei un uomo o sbaglio?” Lo ammonisce Kate trattenendolo per la maglietta.
“Stai mettendo in dubbio la mia virilità?!” Domanda maliziosamente avvicinandosi per non farsi sentire dagli altri.
“Sei tu che la stai mettendo in dubbio. Io non so niente… potresti anche essere un travestito.” Scherza la detective.
“Cosa!?!” Esclama sconvolto.
“Fila ad aiutare i tuoi soci…” Dice ridendo spingendolo verso le valigie.
“Aspetta…” Dice prendendola per un braccio e tirandola dietro un albero per nascondersi alla vista degli altri.
“Cos’hai intenzione di fare?” Chiede mordendosi il labbro inferiore.
“Questo…” Sussurra baciandola.
“Niente male per un travestito.” Afferma scoppiando a ridere.
“Vieni qui.” Dice tirandola a se e facendo aderire i loro bacini.
“Oh… signor Castle, cosa nasconde in tasca?” Domanda alzando un sopracciglio e prendendolo in giro.
“Detective, non continuare a provocarmi se non vuoi ritrovarti dietro un albero a provare la mia virilità in altra maniera.” L’avverte lo scrittore baciandola nuovamente.
“Castle! Quando hai finito di limonare con la tua ragazza ci sarebbe utile una mano.” Urla Esposito scambiandosi il cinque con il collega.
Detective e scrittore si staccano ridendo, prendendo due direzioni diverse un po’ imbarazzati per esser stati beccati.
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“Wow… Alexis, avete una casa spettacolare.” Si complimenta Lanie.
“Oh… grazie.” Risponde timidamente la ragazza.
“Mamma, guarda!” Esclama David correndo verso di lei con una nave telecomandata in mano.
“E questa da dove salta fuori?” Domanda accorgendosi di non averla mai vista prima.
“Me la presa Rick!” Risponde inginocchiandosi a bordo piscina con l’intenzione di metterla in acqua.
“Rick ti sta viziando un po’ troppo…” Commenta trattenendo il figlio per il costume per evitare che possa cadere.
“Mi sa che Rick vi sta viziando un po’ tutti.” Dice la dottoressa sorridendo.
“Senza dubbio.” Conferma Jim posando un vassoio con della frutta fresca sul tavolino accanto ai lettini dove sono sdraiate le nuove arrivate.
“Oh… grazie.” Dice Jenny rubando una fragola.
“Ragazze… vi ho preparato una bevanda rinfrescante.” Annuncia Martha distribuendo il cocktail a tutti per poi sedersi con loro a chiacchierare.
“Dady!” Chiama Juliet sgambettando verso di lui con un pezzo d’ananas in mano.
“Endi!!!” Ordina la piccola allungando la manina verso di lui.
“David, guarda che gentile Juliet!” Dice Kate cercando di attirare l’attenzione del figlio impegnato a far navigare la sua nave da un lato all’altro della piscina.
“Dady!” Grida la piccola vedendo che l’amichetto non gli presta attenzione.
“Cosa?” Chiede girandosi a guardarla.
“Endi.” Ripete allungando il pezzo d’ananas verso di lui.
David apre la bocca aspettando di essere imboccato.
Juliet senza pensarci su molto glielo mette in bocca per poi correre a prenderne un altro pezzo divertita dal gioco.
“Ahh… il signorino che si fa imboccare da una bella fanciulla.” Commenta Lanie sorridendo alla scena.
Juliet corre di nuovo verso di lui questa volta con una fragola.
“Mamma, ho sete.” Dichiara prendendo il frutto dalle mani della bimba.
“Katherine, ho portato il succo per i bambini.” Le fa notare Martha indicando verso il tavolino.
“Grazie.” Dice alzandosi per prenderne un bicchiere.
“Come va, ragazze?” Domanda Castle unendosi al gruppo seguito dai due detective.
“Bene… mi manca solo un gentiluomo che mi faccia aria poi posso dichiarare di essere in paradiso.” Risponde Lanie.
“Eccolo qui! Il tuo schiavo!” Scherza Ryan indicando il collega.
“E il mio di schiavo dov’è?” Chiede Jenny sorridendo.
“Mi dica mia signora cosa desidera?” Domanda Kevin stando al gioco.
“Mi potrebbe riempire il bicchiere per cortesia?!” Chiede allungano il braccio per passarglielo.
“Certo.” Risponde il detective afferrandolo mentre Esposito inizia a far aria a Lanie con una rivista.
“Ah! Guarda David! Lui si che ha capito tutto dalla vita!” Afferma Javier notando che viene imboccato da Juliet con la frutta e dalla madre che gli tiene in bicchiere mentre beve.
“Voglio fare il bagno!” Esclama David appoggiando a terra il telecomando e alzandosi in piedi.
“Vai a cercare i braccioli.” Lo invita Kate.
“Non so dove sono.” Risponde.
“Ah… nemmeno io. Saranno dove gli hai lasciati ieri.”
“Non gli ho usati ieri.” Confessa il piccolo mentre lo scrittore alle spalle della detective gli fa segno di tacere ovviamente senza successo.
“Castle… ti do un vantaggio di trenta secondi.” L’avverte Kate prima di voltarsi verso di lui.
Lo scrittore sapendo di non avere via di scampo opta per la soluzione più rapida e sicura gettandosi in acqua lavando inevitabilmente tutti i presenti.
“RICHARD!” Esclama Martha riuscendo a evitare gli schizzi mentre David ride divertito.
“Scusate… per la mia sopravvivenza questo e altro.” Spiega Rick riemergendo.
“Ancoa!” Dice Juliet divertita battendo le manine.
“Castle… sei il solito fifone!” Lo prende in giro Ryan.
“Si, infatti… bastava facessi così.” Dice Esposito spingendo la collega in acqua.
“Grande, bro!” Esclama Ryan mentre il resto del gruppo ride divertito.
“Espo… non so se ti sei dimenticato ma sono il tuo capo. Passerai il resto dei tuoi giorni a compilare i rapporti al posto mio.” Afferma la detective aggrappandosi al bordo.
“Mamma… anch’io.” La chiama David scendendo i primi scalini.
“Ehi… fermo dove sei.” Ordina lo scrittore raggiungendolo e prendendolo in braccio.
 




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