Equinozio

di arwriter
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           Prologo
 
 
Moriamo quando l’amore muore.
Restiamo in vita fino all’ultimo attimo d’amore, fino all’ultimo respiro, ma poi moriamo lentamente.
Per un momento voltai lo sguardo verso di lui, freddo e intimorito, e poi verso di loro, agguerriti e spietati. Mi fissavano con quegli occhi color incenso e le pupille dilatate, con una posizione eretta, le mani lungo i fianchi e i pugni serrati. Il loro sguardo era diretto per lo più verso la mia mano destra, ma io sapevo già ciò che stavano tramando.
Tra pochi minuti mi sarei trovata tra le loro fauci, sarei rimasta intrappolata in un mondo che conoscevo appena, del quale non avrei avuto il tempo di ammirare le meraviglie.
Ero intrappolata nella sorte del bene e del male, e da lì non si poteva tornare indietro.
Mentre si avvicinavano, pensai che niente avrebbe potuto salvarmi, nemmeno lui, non avevo la certezza che si sarebbe schierato dalla mia parte. Il nostro amore stava morendo.
Feci un respiro profondo, poi avanzai verso di loro.
 




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