La mattina sorse senza
pietà sulla regione di Jhks,portando
con sé tutto il calore e il venticello piacevole tipico del
mese di metà
Luglio.
La cosa non dispiaceva né
a Beatriz né a Ninetales,che,per
loro fortuna,possedevano una piscina,nella quale adoravano sguazzare e
godersi
il tepore del solleone al fresco,con le goccioline dell’acqua
che scivolavano
sulla loro pelle (o pelliccia),facendo amare alle due i loro pochi tre
mesi di
vacanza più di quanto non facessero già.
Dopo la quotidiana sessione di
nuotate (? Beatriz non sa
nuotare!),alla malata mentale,cioè la mezza mora mezza
bionda,venne l’idea
splendida di portare a spasso il cane dello zio,andato a farsi una
bella
vacanza nella splendente regione di Unima dopo averle affidato il
grosso
cagnone simpaticone cucciolotto cicciotto ciccioccià con la
coda a
mozzicone,che la ragazza adorava portare a spasso.
-Andiamo Crip!- disse ad alta
voce,prendendo il guinzaglio
dall’appendipanni che non usavano mai,né lei
né la kitsune d’oro.
Il grosso epagneul breton dal
mantello pezzato cominciò a
guaire di felicità e a correre per tutta la rampa di scale
della grandiosa
villa della famiglia di Bea.
La ragazza riuscì a stento
a mettergli il collare di cuoio e
a portarlo fuori dal cancello ci pensò Ninetales in HF
(human form),perchè
tirava la cinghia come un camion che va a 160 kilometri orari.
Il cane era molto curioso e annusava
ogni angolo che gli
capitava a tiro,fino a quando non trovò una strana pietra
dalla forma ovoidale
e di colori accesi,rosso,bordeaux e fucsia,con solo qualche concessione
rara di
uno spazio di luce.
-Crip,cos’hai
lì?- chiese Beatriz,raccogliendo l’oggetto che
era finito sotto alla enorme zampa dell’epagneul, prima che
ci “scrivesse”
sopra il suo nome con la pipì.
La volpe che li accompagnava la prese
tra le fauci per
esaminarla.
-Mh…molto particolare.-
esordì la bionda dopo aver fiutato
attentamente la pietra a forma di ovoide.
-Che cos’ha di
particolare,Niny?- chiese il cane,che si
poteva trasformare in un Pokèmon disegnato da Beatriz,
Kasai,una grande volpe
dal mantello identico a quello dell’epagneul e dagli occhi
color del
tramonto,appropriato per il nome in PV(Pokèmon Vesrion),il
significato del
quale era “fuoco”.
-Ha un odore molto
strano…sa di….- e mentre pronunciava
quelle ultime parole,la pietra si aprì e trascinò
all’interno di un varco
spazio-temporale,che li portò a sua volta in…
***************** Un’ Altra
Dimensione… ******************
Un prato sterminato e la natura
incontaminata si estendevano
davanti agli occhi dei tre, che si erano ritrovati in
un’altra
dimensione,lontani da casa chissà quanti anni,per non dire
secoli…
-Guardate!- esclamò
Beatriz,indicando un punto lontano con
l’indice. –c’è qualcuno a
cavallo laggiù!-.
I due canidi si girarono e guardarono
all’orizzonte.
In effetti si sentiva,in
lontananza,il rumore sordo degli
zoccoli che galoppano sull’erba, abbastanza nervosi.
Dopo qualche secondo,lungo la sottile
linea che divide il
cielo rossoarancione dalla terra verde,si stagliò la sagoma
di una ragazza a
cavallo di un Rapidash,vestita come una granduchessa giapponese del
periodo
PokèEdo,con una lunga coda di cavallo e una katana sguainata
tra le mani.
-Chi va là?- disse quando
fu abbastanza vicina da poter
osservare le creature che le stavano davanti.
La ragazza aveva su per
giù quattordici anni,lunghi capelli
fucsia con appena appena qualche meche dorata, gli occhi azzurri come
il cielo
di primavera,un elegantissimo kimono da combattimento mezzo bianco e
mezzo
color nuvola rosata dal tramonto,la katana rifinita da una decorazione
di
squisita fattura in oro e argento,con dei kanji disegnati
sull’impugnatura,qualcosa
tipo pokèmonese antico,non decifrabile.
A bordo del Rapidash,oltre alla
“principessa PokèEdo”,c’era
anche un paffuto Jigglypuff.
-Chi siete voi?- chiese di nuovo,con
fare altezzoso.
Probabilmente era davvero una
principessa,o una granduchessa,o
qualcosa del genere.
-Non ci crederebbe,se glielo
dicessimo,signorina.- disse
Beatriz,grattandosi il retro della testa con fare dubbioso.
–In realtà non lo
sappiamo nemmeno noi!-.
Un’espressione stupita si
dipinse sul volto della giovane a
cavallo.
-Come non lo sapete? Non sarete per
caso alleati di mio
fratello,vero?!-.
-Dipende,chi è tuo
fratello?- Bea.
Ninetales si sbattè la
coda sul muso.
-Susi,la mia amica stupida voleva
dire che noi non
conosciamo né voi né vostro fratello, signorina.-.
Intanto Crip aveva assunto la sua
Versione pokèmon ed era
diventato due volte più grosso di quanto il suo precedente
corpo non lo fosse
già.
-Da dove venite?- continuò
a chiedere la princiessa.
-Io sono Ninetales,e lei è
mia…diciamo figlia,Beatriz. E lui
è un Kasai.- disse indicando il Pokemon
Canedifuoco,piuttosto perplesso.
-La tua specie di Pokèmon
l’ho già vista,fa parte del nostro
esercito,ma il Kasai…non l’ho mai sentito. Da dove
venite,stranieri?-.
-Presumo,dal futuro,e da una regione
lontana,Jhks.- rispose
la dorata.
-La vostra storia ha
dell’inverosimile.- concluse la fucsia
– e comunque,anche la vostra parentela è
inverosimile! Tu sei un Pokèmon,mentre
lei è un’umana.- disse ancora,indicando prima
Ninetales e poi Beatriz.
-E chi te l’ha detto?-la
mezza bionda mezza mora.
-Io sono un Ninetales in forma
umana,e se tu vivessi nella
nostra epoca,capiresti che viaggi spaziotemporali sono la cosa
più normale che
potrebbe accadere! E comunque,guarda i nostri vestiti!-.
L’ultima dichiarazione del
Pokèmon HF convinse la
ragazza,che scese dal Rapidash.
-Salve,io sono Oichi. Sono la figlia
di un generale che ora
è in battaglia contro mio fratello maggiore. Sono
preoccupata,mio padre è
abbastanza anziano,è per questo che vado giorno e notte
pattugliando le
campagne e i feudi.Venite,vi accompagno a casa di Oakley,lei
è una veggente che
sa tutto,vi aiuterà.-.
************* ************** A casa
di Oakley
************************
-Se ho capito bene,voi tre avete
raccolto una pietra che vi
ha teletrasportati in questa epoca,e che boi siete tre
Pokèmon dai poteri
straordinari,è così?- chiese Oakley,la quale non
era una “vecchia rugosa” come
si aspettava Beatriz.
Era una donna sui quarantacinque
anni,capelli marroni e
occhi nocciola.
Normale.
La donna prese tra le mani una specie
di sfera di cristallo
e ci scrutò dentro.
-Non vedo soluzione,per ora.-
concluse,sospirando. –Perché
non vi fermate qui? Ci sono delle stanze libere accanto a quelle dei
miei
figli,che sono in perlustrazione.-.
Il trio si scambiò
un’occhiata indagatoria,poi Beatriz fece
un cenno d’assenso con la testa.
-Solo una domanda. I vostri figli
sono maschi o…?-.
-BEA!- ululò Ninetales.
-E’per sapere quanti giri
di chiave devo dare alla porta!-
si giustificò la ragazzavolpe.
-No,sono un maschio e una femmina. E
mio figlio è una
persona molto posata.- rispose subito la donna.
-E poi è troppo grande per
te,ha quattordici anni.-.
-Scusi,lei quanti anni mi
darebbe,due?- chiese ancora la
ragazza ironica.
Oakley sgranò gli occhi.
-Tu hai quattordici anni?!-.
-A meno che non sia tornata indietro
con gli anni sì!-.
Mentre salivano,accompagnati da
Oichi,Ninetales disse alla
figlia:
-Guarda che qui le chiavi non sono
ancora state inventate!-.
********************** Post Capitolum
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Salve,eccoci al Post Capitolum.
Tutta questa masnada su come si sono
incontrati i
protagonisti della long è un po sbilenca,come avrete capito,
ma il prossimo
capitolo prometto,no,anzi,GIURO SU TUTTI I MIEI GIOCHI DI
POKèMON, che sarà
entusiasmante,e presenterò il cattivo della storia.
White D.N.
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