L'anima oscura: ritorno alla realtà

di Dovahlene
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Ore 23:11
 
il sonno ha abbandonato la mia strada da tempo ormai immemore, con i due canali da mandare avanti il lavoro e la preparazione infinita dell’anima oscura 2 non neanche più il tempo di mangiare qualcosa, mi siedo nel mio studio la play 3 è già accesa, in effetti non ricordo un momento della mia vita in cui quel marchingegno infernale non fosse stato lì a ricordarmi di tutta la mole di impegni che gravavano sulle mie spalle. Presi il controller ma cadde a terra imprecando mi chinai a raccoglierlo e con non poca sorpresa notai un cd impolverato che era andato a finire sotto la scrivania, lo afferrai e cercai di pulirlo con la manica, come ha fatto Dark Souls a finire lì sbottai quando vidi la copertina scura del cd. Un sentimento di nostalgia mi afferrò alla gola, non avevo tempo è vero ma era davvero tanto che non creavo un nuovo prescelto non morto, avevo bisogno di prendermi qualche momento di pausa o avrei perso il senno. Infilai il cd nello sportello della Playstation 3 e premetti avvia, ci fu un forte botto poi un calo di tensione e tutto divenne buio, lentamente davanti a me comparve la luce grigiastra del filmato d’introduzione, sembrava nitida come non lo era mai stata e quando la voce parlò lo fece come un sussurro che rimbombava nella mia testa.
 
“Nell’era degli antichi…
il mondo era amorfo, circondato dalla nebbia.
Una terra di rupi grigie, alberi giganti e draghi eterni.
Poi venne il fuoco…
E col fuoco venne la diversità
Caldo e Freddo,
Vita e Morte
E infine…Luce e Tenebra.
 
Ogni immagine appariva chiara a me come se la stessi vivendo, davanti a me si era aperto un muro di fiamma e da esse apparve creature fragili, ripiegate su se stesse sciupate come sacchi vuoti, giochi di luce nell’oscurità.
 
Poi dall’oscurità…vennero loro,
e trovarono le anime dei Lord tra le fiamme
 
Nito il Primo dei mori
 
La strega di Izalith e le sue figlie del caos
 
Gwyn, il Lord del Sole, e i suoi fedeli cavalieri
 
E il nano furtivo, così facilmente dimenticato.
 
Il mio istinto mi spinse a farmi avanti per poter carpire almeno un tratto del viso di quel misterioso e potentissimo essere, ma l’oscurità avvolgeva il suo volto…sentì però in lui un sorta di empatia come s potessi io stesso come umano comprendere l’emozione che egli provava nel tenere tra le sue esili mani un tale potere.
 
Con la forza dei Lord, essi sfidarono i draghi
I potenti dardi di Gwyn, perforarono le loro scaglie di pietra,
Le streghe invocarono immense tempeste di fuoco
Nito scatenò un miasma di Morte e malattia,
E Seath il Senzascaglie tradì i propri simili
e i draghi si estinsero.

E io incredulo ero lì, tra le linee dei cavalieri d’argento di Gwyn, tra le fiamme evocate dalle figlie del caos, ero il soffio di morte scatenato da Nito, era la rabbia del Senzascaglie ed il sangue della sua stessa razza che lento gli colava dagli artigli.
 
 
Così ebbe inizio l’era del Fuoco.
Ma presto le fiamme svaniranno, E resterà soltanto l’oscurità
Perfino ora, restano soltanto le braci,
e l’uomo non vede la luce, ma solo notti eterne
e tra i viventi si distinguono i portatori del maledetto Segno Oscuro.
 
Il mondo fu di nuovo nero e un forte bruciore al petto mi fece urlare dalle profonda oscurità della mia mente.




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