l'uomo della pioggia

di Norwegian Wood
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         L’uomo della pioggia
 
Pioggia,
grosse gocce cadono pesanti sul mondo lasciando corpi indifferenti.
Odori nuovi nascono dal suolo creando sorrisi su volti di bambini.
Tutto scorre, leviga, lava, scivola sulle superfici attratta dalla terra. Penetra negli abissi alla ricerca di qualcosa.
Un mondo ingenuo, ingrato, che non capisce il senso del suo esistere.
Solo un uomo l’aspetta veramente. Nudo, lo sguardo rivolto al cielo, i piedi artigliano al nuda terra, le braccia si allargano per accogliere un fiume di gocce.
Scivolano sul suo corpo ammaccando la sua anima.
Frammenti di ricordi che si legano ad esse, penetrando nei crepacci della sua esistenza.
Solo un’anima tormentata che cerca la pioggia, rivive ricordi lontani.
Un’istante per dare un senso a un’esistenza. Ricercando quell’attimo rubato al passato.
Sa che il cielo piange, piange per lui,
per la sua anima quasi umana, per la sua esistenza spezzata. Lacrime di compassione per chi non riesce a dimenticare.
Sfondano argini, scorrono sul corpo, bagnano la terra. Uomo e natura versano lacrime amare.
L’uno compagno dell’altro, unico amico rimasto su una terra senza colore.
In un attimo tutto finisce, il temporale si allontana, i ricordi svaniscono.
Si muoverà sui suoi passi infermi, vagabondando per il mondo alla ricerca di quell’attimo.
 Aspetterà la pioggia per non piangere da solo. 




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