Lo sbocciare dell'amore

di kamy
(/viewuser.php?uid=60751)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ringrazio anche solo chi legge.
III° parte Remake di Non capiva che l'amavo.
Scritta sentendo: Pirate battle music New Horizons.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt:
Dopo dieci anni



Cap.10 Migliori amici

"Hai sentito? Quella piattola di mia nipote è tornata" disse Goten. Trunks alzò lo sguardo dalla serie di carte e si premette gli occhiali contro il naso.

"Cosa?" domandò. Goten sospirò, si mise sulle punte dei piedi e spiccò il volo, mettendo le mani in tasca.

"Potresti ascoltarmi mr. Amministratore delegato" borbottò il moro. Trunks sospirò, si passò una mano tra i capelli color glicine spettinandoli e socchiuse gli occhi.

"L'industria non va avanti da sola e mia madre me la lascia sempre più spesso" ribatté. Goten volteggiò intorno alla scrivania e la sua aura fece tremare il portapenne.

"Scendi, siamo in ufficio, ti ricordo. Non voglio che qualche segretaria ti veda" ringhiò Trunks. Aggrottò la fronte ed il taglio dei suoi occhi si fece più spigoloso. Goten si sedette sulla scrivania accanto a una pila di carpette.

"Sto parlando di Pan, stavo cercando di sdrammatizzare " spiegò. Trunks si sporse verso di lui e il Son si rifletté nelle sue lenti da vista.

"Come mai devi sdrammatizzare?" chiese il glicine. Goten incassò il capo tra le spalle e sospirò, abbassando lo sguardo.

"L'hai vista ultimamente?" domandò. Trunks tolse e rimise una graffetta dai fogli che teneva in mano.

"Sembrava un angelo depresso e non indossava i suoi soliti vestiti da maschiaccio" mormorò con voce roca. Goten gli ticchettò sulla fronte un paio di volte.

"Dove l'hai vista un angelo? Ha tirato nuovamente fuori le unghie, quel piccolo demonio" ribatté. Trunks gli scacciò la mano agitando la propria e sporse il labbro inferiore.

"Cosa intendi?" chiese. Goten ghignò e piegò di lato il capo.

"Ha messo a soqquadro la casa, non vuole tornare al college nonostante abbia quasi finito" spiegò.

"Vuole abbandonare gli studi?" domandò Trunks. Goten si alzò in piedi ed annuì un paio di volte, facendo ondeggiare le ciocche nere.

"Suo nonno vuole chiudere la palestra, visto che si ritira. E lei vuole gestirla al suo posto, pur di non farla chiudere" disse. Trunks annuì, corrugò la fronte e si massaggiò il mento.

"Sono contento che si stia riprendendo, ma forse ha bisogno di una spalla su cui piangere. Dovrei andarle a parlare" mormorò. Goten alzò un sopracciglio.

"Dopo dieci anni che la tratti come una sorellina, vuoi dirmi che ti sei innamorato di lei? Non mi sembrava quando sei tornato dal viaggio nello spazio" sussurrò. Trunks girò la poltrona, dando lo schienale al migliore amico.

"Non so di cosa tu stia parlando" ringhiò il glicine.

"Parola mia che sono il tuo migliore amico da tutta una vita, secondo me ti sei innamorato" rispose Goten. Scoppiò a ridere e scosse il capo, coprendo il suono dello sbuffo di Trunks.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046665