Non è l'Inferno

di Feds_95
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Prefazione



Non avevo mai pensato seriamente alla mia morte, nonostante nei mesi precedenti ne avessi avuta più di un'occasione, ma di sicuro non l'avrei mai immaginata così.

Con il fiato sospeso, fissavo l'oscurità, che si propagava tutta intorno a me, avvolgendo persino le sagome degli alberi rendendoli indistinguibili gli uni dagli altri. Aspettavo che quelle creature sbucassero fuori pronte ad uccidermi e fare banchetto col mio corpo. Strinsi la presa intorno al coltello, la mia unica arma. La balestra sulle spalle era inutilizzanbile, dal momento che avevo esaurito le frecce; sarebbe stato da pazzi correre nel bel mezzo del bosco solo per cercare di riprenderle.

Era senz'altro una bella maniera di morire, sacrificarmi per altre persone, qualcuno che amavo.

Una maniera nobile, persino. Conterà pur qualcosa, anche se nessuno probabilmente l'avrebbe mai scoperto e degnatami di una sepoltura decente. Ma andava bene così, fin tanto che lui fosse salvo.

Sapevo che ,se non fossi mai andata ad Atlanta, non mi sarei mai trovata di fronte alla morte, a quella morte. Sarei sicuramente morta, ma in un altro modo, forse non da sola.

Per quanto fossi terrorizzata, però, non riuscivo a pentirmi della scelta.

Se la vita ti offre un sogno che ti sembra troppo per te, non è giusto lamentarsi perchè alla fine si conclude. Basta averlo vissuto e continuare a sentirne il sapore sulle labbra, per sapere che era accaduto davvero.

Un rumore di rami che si spezzano. Il suono di passi.

I predatori erano vicini. Si muovevano lenti e ondeggianti, spinti dall'odore del sangue e dal desiderio insanabile.

Trattenni il fiato e mi preparai a lottare.

Questa non è la fine. No, questa non è la fine.




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