Non possiedo nulla
e quello che pensavo fosse mio
mio non era.
Č sprofondato tutto
in quelle sabbie mobili
coperte da fiori
come innocue spiagge.
E prossimo a cadere
anche io
mi sono affidato a un soffio di vento
leggero come un respiro
che mi ha fatto credere di volare,
anche se volare non posso.
Mi sono spostato appena
ma ho cambiato prospettiva
e questo basta.
Ho perso di vista
la mia ombra
la sua
e quella degli altri.
Vedo solo colori,
a volte accecanti
a volte spenti.
Non ho fatto nessun passo avanti
ma adesso so come si sente
chi si ama
almeno un po'.
E guardo lei
e guardo tutti,
dritto negli occhi.
Poi guardo me,
e finalmente
mi concedo un ballo. |