Senza Tradizioni

di Il_Capitano
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Amore…
Che buffa parola…
Ce ne riempiamo tanto la bocca  ma poi non sappiamo cosa realmente significhi…
L’amore dovrebbe occupare gran parte della nostra vita, dovrebbe essere il motore che fa girare il mondo ma sempre più spesso mi rendo conto di quanto in realtà sia assente nei cuori delle persone che mi circondano.
Da piccoli dovremmo amare i genitori, da adolescenti gli amici e le prime fidanzatine per poi, all’età di circa venticinque o trent’anni, trovare la donna che a regola dovremmo amare per tutta la vita, quella con cui fare il grande passo e costruire una famiglia…
Chiamatemi pure vecchio, anche se non ho nemmeno diciasette anni, ma per me è così che le cose devono andare e rimanere.
Come quando i nostri nonni erano giovani, ve li ricordate? I vostri nonni intendo.
Magari chi non ha avuto la fortuna di conoscerli ha comunque potuto vederli in qualche vecchia foto, magari del loro matrimonio o del matrimonio dei nostri genitori…
Loro erano sempre la, alle spalle dei propri figli, con quegli occhi  che dentro di se portavano tutto l’amore e la distruzione che sin da piccoli li ha accompagnati…
Loro che hanno visto la guerra, magari che ne sono stati anche partecipi in qualche fronte lontano da casa,  hanno avuto la forza, ma che dico la forza…. L’AMORE di rimettersi in gioco, di ricostruire ciò che la follia dell’uomo aveva distrutto, hanno lottato per mettere al mondo dei figli e hanno gioito del miracolo della vita al momento della nascita dei nipotini, cioè noi.
Purtroppo però le cose non vanno sempre come sperato…
La generazione dei nostri genitori ha infatti pensato bene di lanciare sul mercato una nuova moda, prendendo un diritto delle persone e abusandone come se fosse uno stupefacente a basso costo comprato da qualche spacciatore con più erba in tasca che sale in zucca.
Stò parlando del DIVORZIO, un diritto sacrosanto per il quale migliaia di donne e uomini si sono battuti sperando di portare più stabilità nelle famiglie “disastrate” o dove l’amore era, dopo molte sofferenze, venuto a mancare.
Questa possibilità è però diventata una moda, una cosa senza la quale molte persone non possono stare; e per questo cercano una persona da sposare, alla quale promettono amore ETERNO e con la quale fanno anche un figlio, per il semplice gusto di potersi poi lasciare, sballottare il bambino di qua e di la da una casa all’altra senza sosta scusandosi poi con la frase:
<< Che ci vuoi fare? Non era la persona adatta e così ho divorziato; del resto è un mio diritto>>….
Ora, con tutta la calma del mondo, mi viene però da chiedermi:
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Al giorno d’oggi il divorzio però non si limita al far separare, spesso dolorosamente, una felice coppia di sposi... NO…
Perché ormai da un po’ di anni ha fatto il suo ingresso in molte famiglie Italiane un concetto nuovo, la classica americanata  da film che può piacere solo all’Italiano medio privato di entrambi i suoi ultimi due neuroni funzionanti…
LA FAMIGLIA ALLARGATA, ovvero un concetto basato su due famiglie che vengono unite a forza da un uomo e una donna i quali matrimoni precedenti non sono andati a buon fine…
Io rispetto chi si trova in questa situazione e so che spesso porta anche molte novità nelle vite delle persone che altrimenti rischierebbero di diventare troppo monotone…
Solo che non condivido questa sfumatura del matrimonio…
Sarò all’antica, sarò un rompipalle, però non posso accettare che centinaia di anni, di tradizioni, di storia dell’uomo e di AMORE vengano buttati nel cesso da una generazione che, per vivacizzare la propria vita si sposa e si separa con la stessa frequenza con cui mi cambio i calzini!
Non posso sopportare l’idea che un padre di famiglia torni un giorno a casa e presenti a suo figlio di appena dieci anni una donna completamente estranea che dovrà essere trattate come la sua vera madre.
Non accetto che una donna con dei figli ancora minorenni esca la sera con le amiche per provare  a rimorchiare qualche cinquantenne ancora appetibile per il puro gusto di farsi sfondare come una busta della spesa troppo carica.
Penso che con questo io abbia finito…
Non me ne vogliano chi ha in casa propria situazioni simili o analoghe a quelle sopracitate; queste sono solo mie idee, idee uscite da un periodo di gran confusione nella mia testa e che probabilmente mi ha seguito anche nella stesura di questo testo.
Non volevo risultare offensivo verso nessuno né tantomeno mancare di rispetto a coloro i quali, dopo un divorzio e un conseguente secondo matrimonio, sono riusciti a trovare la felicità.
Sono solo un adolescente con dei valori probabilmente troppo vecchi per i tempi che corrono, ma che spera vivamente nella rinascita di un pensiero vero e positivo sull’Amore, sui primi baci che devono essere magici e sulla felicità che si può provare anche solo stando in silenzio l’uno accanto all’altro. 




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