Il mistero della lanterna di carta

di Undead
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Tutto è iniziato a 13 anni, quando con la scuola siamo andati alle 5 terre, era molto tempo che aspettavamo la gita e speravamo veramente che fosse indimenticabile, così è stato.
Siamo partiti alla mattina presto, avevamo un gran pullman tutto blu all'esterno e verde all'interno, quando avevamo voglia, o di mangiare o di bere, potevamo suonare un piccolo campanello situato appena sotto il sedile, bastava che, con una frenata brusca, gli prendevi contro e subito un carrello su rotaie si avvicinava e portava qualsiasi cosa ci fosse nella piccola cucina all'interno della cabina del pullman; questa era grande come un quarto del veicolo. Ovviamente abbiamo approfittato un po' troppo di questo servizio, infatti, molti dei miei compagni ogni mezz'ora si prendevano da mangiare e qualche litro di coca cola da bere, le prof non dicevano niente perché anche loro stavano facendo lo stesso, ma non erano nel nostro scomparto, infatti, come tutti i superiori erano in un posto comodissimo e di uno strano color rosso. Io lo so, perché la sera, mentre tutti dormivano, con alcuni miei compagni siamo andati a fare un giro di ricognizione del pullman, l'autista, infatti, ci aveva permesso, anzi chiesto, se durante la prima notte alcuni di noi potevano fare questo giro di ricognizione per assicurarci che non ci fosse nessuno nei paraggi. Be come ho detto eravamo in giro per il pullman e ci siamo ritrovati nell'unica parte proibita, cioè quella degli insegnanti, così ci siamo consultati, infine, i più coraggiosi sono entrati mentre gli altri sono tornati indietro a riferire quello che stavamo facendo, intanto il nostro gruppetto si è avventurato all'interno del vagoncino, dove a ogni piccolo passo si vedevano enormi tavolate con montagne di cibo molto, ma molto buono e gustoso. Avendo visto questo spettacolo i più deboli di stomaco si sono fermati per rifocillarsi e così sono rimasti indietro perdendosi la scena più bella di tutte: un'enorme finestra che si affacciava su un gran bel prato, era ricoperto di alberi di uno strano color giallo, uccellini di ogni colore e in lontananza si intravedevano delle montagne con la cima innevata, purtroppo scoprimmo che era soltanto un enorme quadro.




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