Non fatevi ingannare dal titolo poetico, questa storiella
alquanto stupida è solo stata dettata dal racconto della vita di un’amica di
mia madre che ha appena avuto una bambina... È una minific,
in teoria un minuscolo spin off di “As if we were brothers”, tanto l’avete già capito tutte che amo troppo
Martha e Kevin per non farli restare insieme per un tempo simile all’eternità!
Quindi, a voi la mia idiozia delle undici di sera!
Dopotutto, ci vuole un po’di zucchero ogni tanto!
A Marta, come sempre...e né lei né Kevin Jonas mi
appartengono, se la cosa interessa a qualcuno J
Temperance
Mattino
Uno strillo dalla camera accanto.
E poi un pianto disperato.
“Kevin...”
“Non ci provare, è troppo presto per alzarsi.” Si lamentò l’uomo,
rigirandosi nel letto e ingarbugliando ancora di più la sua già intricatissima
posizione sotto alle lenzuola.
“Ma tocca a te!”
“Eh, no, eravamo d’accordo: io i piatti e tu il bambino, questa
settimana.”
“Ma io sono incinta, mi fa male alzarmi troppo presto!”
Kevin si avvicinò a lei, stringendola forte e posandole un
bacio sui capelli chiari.
“Da quando fai attenzione
a cosa ti fa male e cosa no? No, perché sei hai deciso di diventare
salutista la bottiglia di Chianti che ha portato Francie dall’Italia la bevo da
solo.” Sussurrò, iniziando a farle il solletico, mentre le grida aumentavano di
intensità.”
“Non sono...salu...salutista!” Tentò
di lamentarsi Martha, rigirandosi tra le sue braccia. “Ma... ma mi piace farti
sentire in colpa...oh, piantala!”
“Va bene, va bene, vado, hai vinto. A quegli occhi non ci so
resistere.”
“Lo so.” Replicò lei, soddisfatta, stampandogli un bacio
sulla guancia e rannicchiandosi di nuovo sotto le coperte con uno sbadiglio di
tutto rispetto. “Ti amo!”
“Sì, sì, certo, quando ti conviene!”
Dieci minuti dopo, le urla del bambino si erano calmate del
tutto e la casa era talmente silenziosa che a Martha non sembrava vera.
E infatti....
“Martha, dov’è il biberon?” Giunse dalla cucina l’immancabile
voce intrisa di panico.
La donna sospirò, scuotendo il capo.
“Nella credenza, dietro alla confezione di tè di Ceylon.”
Silenzio.
“Dove?”
“Arrivo...”