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"Avrei voluto poterla salvare"
- Clarke
"A Maya penso io."
Clarke
sobbalzò per lo spavento. Con i capelli intrecciati alla
buona, sporca di terra dalla testa ai piedi, le mani sanguinanti e
piene di calli, stringeva forte una vanga che aveva trovato
nell'edificio, mentre scavava una buca profonda nei dintorni di Mount
Weather. Erano giorni che scavava, e non aveva ancora finito. A volte
pensava che non avrebbe mai finito e che avrebbe continuato a scavare
tombe per l'eternità.
"Sei solo?" chiese,
guardando con le lacrime agli occhi Jasper che
torreggiava su di lei. Non lo aveva sentito avvicinarsi. Il ragazzo era
irriconoscibile. Sembrava ancor più magro del solito, ma non
fu
questo a colpire Clarke. Il suo sguardo era spezzato, pieno di rabbia e
di dolore.
"Sì",
rispose. "Gli altri arriveranno tra qualche giorno per
bruciare i corpi, ma io..." non finì la frase, e distolse lo
sguardo dalla ragazza. Strinse forte lo zaino che aveva in spalla, poi
si avviò verso l'entrata del luogo che più di
tutti gli
aveva causato sofferenza.
"L'ho spostata", gli
gridò dietro Clarke, con tutto il fiato che
aveva in gola, e non era molto. "Dormitori", disse solo. Aveva spostato
Maya e i bambini nei dormitori. Ognuno in un letto. Era stata la prima
cosa che aveva fatto, e la più difficile. Ma sentiva di
doverlo
fare, e una parte di lei era morta con loro in quel momento. Sentiva
anche di non poter semplicemente bruciare i corpi di coloro che aveva
ucciso. Sarebbe stato troppo semplice, troppo veloce.
Continuò a
scavare.
Qualche minuto dopo,
Jasper riemerse con un'altra vanga e si diresse
tra gli alberi, lontano da lei, ma ancora a portata di vista e di voce,
e cominciò a scavare la tomba per la ragazza che aveva amato.
Continuarono a scavare
in silenzio, ma quando Jasper sparì di
nuovo, per tornare con il corpo di Maya tra le braccia, Clarke si
fermò. Non lo interruppe, nè si
avvicinò.
Osservò solo la delicatezza dei gesti di Jasper, le lacrime
silenziose che gli rigavano il viso, la personificazione dell'amore e
della disperazione. Incoraggiata dalla temporanea assenza di rabbia,
quando la buca fu riempita e un fiore deposto sul mucchio, la ragazza
si avvicinò. Lui era inginocchiato, una mano sul viso, una
sulla
terra.
"Avrei voluto poterla
salvare", gli disse con voce rotta. Jasper non
disse nulla, nè la guardò, così Clarke
continuò il suo discorso. "So che non mi credi, so che pensi
che
sia morta inutilmente, e so che non mi perdonerai mai per questo, e che
per te... io, Bellamy e Monty saremo per sempre i suoi assassini. Ma
nessuno di noi avrebbe voluto questo. Abbiamo provato..." ma qui
scoppiò in un singhiozzo, e non riuscì a
continuare, e
sentendosi in colpa perchè stava contaminando il dolore di
Jasper con il proprio, si allontanò alla svelta, dirigendosi
imperterrita verso la buca lasciata a metà, saltandoci
dentro, e
continuando quel lavoro che l'avrebbe tenuta occupata ancora per molti
giorni.
Un'ora dopo, Jasper si
alzò silenziosamente, recuperò le
sue cose, e fece per avviarsi lungo il sentiero da cui era venuto, ma
passando davanti a Clarke si fermò. Lei si
asciugò il
sudore dalla fronte e alzò il viso su di lui. Si osservarono
per
qualche secondo.
"Non
tornerò con te", disse Clarke a Jasper.
Lui la
guardò duramente. "Non avevo intenzione di chiedertelo."
E questo ferì Clarke più di quanto ella avrebbe
potuto
immaginare. "Ma voglio sapere il perchè."
"Perchè non
lo merito."
Jasper rimase in
silenzio, guardando verso il bosco, riflettendo. "Non
dirò di averti vista. Dirò che quando sono
arrivato avevi
già finito ed eri sparita. Li convincerò a
rimandare il
momento in cui verranno qui a fare razzia. Ma farai meglio a sbrigarti."
Com'era cambiato,
Jasper. Il ragazzo di fronte a lei non aveva nulla in
comune con quello che era atterrato sulla Terra con lei e gli altri
Cento. Solo per l'aspetto lo si poteva riconoscere, e anche
quest'ultimo non era rimasto immutato.
"Grazie", gli disse,
ma non ricevette risposta.
Poi lui le
voltò le spalle, si incamminò, e sparì
alla vista.
"Fa' che ci
rincontreremo..", sussurrò Clarke tra sè, e lo
sperava davvero.
-
Angolo autrice: Il finale di stagione di questa serie mi
ha sconvolto così tanto che ho cominciato a scrivere fanfic
su fanfic. Dovevano essere tutte One shot, ma alla fine le ho
riadattate e le ho trasformate nei capitoli di una Long. E'
già tutto pronto, ma pubblicherò i vari capitoli
a distanza di qualche giorno l'uno dall'altro. Ovviamente è
tutto ambientato dopo il finale della seconda stagione. Spero di non
essere andata OOC. I titoli sono sempre citazioni di un personaggio dal capitolo. Alla prossima!
Y**
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