PDT
Per
una delle Mosche Bianche per eccellenza,
per
una delle scrittrici della mia fic preferita in assoluto,
perché
il mio regalo fa pena, ma sono contenta di avertelo fatto.
Per
te, Recchan.
Goditi
questo giorno
PRIMA
DELLA TEMPESTA
[Sasu/Saku]
Sembrava che andasse
tutto bene
Sembrava che ci fosse
un lieto fine
Sembrava di poter
finalmente respirare
Ma a quanto pare sono
destinata a soffrire.
Ma a quanto pare, il
mio destino è questo.
4 Aprile
Concentrazione
Le mani esperte di
Sakura toccano il corpo del ragazzo steso davanti a lei, facendo
pressione sopra al petto, dove il cuore sta subendo una
velocizzazione dei battiti fin troppo pericolosa; quei battiti che,
d'improvviso, subiscono un calo vertiginoso, Tenten caccia un urlo
pazzesco e continua a gemere e domandare, con gli occhi pieni di
lacrime che non smettono di scendere a fiumi.
“Ma...ce la farà?
Ma come? Ma...adesso? Perché? Perché batte così?
Sakura? Sakura?” l'urlo che pone alla fine dell'ennesimo discorso
ansioso fa prendere un colpo alla rosa, ma non deve stare a sentirla,
non deve agitarsi non...
Pensa a qualcosa, cazzo.
Quegli occhi...
Gli occhi neri, quegli
occhi neri assetati di vendetta,
quel sorriso così
amaro,
quelle ultime parole.
“Grazie, Sakura” e
poi via, come il vento, senza farsi più vedere.
Quegli occhi neri, che
tanto ha amato...
Ha amato?
O ama?
Improvvisamente
il chakra sembra fare effetto, i battiti dello Hyuga si regolarizzano
eliminando ogni possibile pericolo di morte
“Tenten,
è tutto a posto, tranquilla. Adesso lascialo riposare, è
sotto sedativi. Starà benissimo da domani, ma Tsunade verrà
a visitarlo comunque e non ci saranno più problemi”
Gratitudine
negli occhi della castana. E ancora lacrime, sempre di più.
“Sakura?”
un sospiro, flebile, un nome sussurrato talmente piano da faticare a
sentirlo “Grazie.”. Sorride, di rimando, l'altra, e alza gli
occhi verso il cielo “Tenten, prego.” In fondo la capisce, cosa
avrebbe fatto lei se si fosse trattato di...
Di?
Lo
zucchero alle macchinette del caffè da sui nervi, ce n'è
sempre troppo, o troppo poco. Sakura gira nervosa il cucchiaino nel
bicchiere, Ino la raggiunge canticchiando
“Hei
Fronte spaziosa! Hai dormito stanotte? Hai delle occhiaie assurde!”
Sempre la solita Ino.
“Si
Ino- pig, ho dormito, ma ho anche operato Neji Hyuga che stava per
morire di attacco cardiaco...sai com'è...”
“Che è
successo?” Domanda la bionda un pochino ansiosa, adesso
“Niente,
l'ho salvato alla fine, ma sono stanca, è stato un casino
concentrarmi, hai sentito quelle urla? Tenten.”
“Non è
solo la stanchezza, vero? C'è qualcos'altro?”
“C'è
che stiamo per combattere un guerra,Ino”
E non è neanche
solo quello...
Esce
dall'ospedale con il sorriso spento di chi è deluso per
qualcosa, con gli occhi fissi sulle scarpe
E' tornato, si alleerà
con noi, per questa guerra, è tornato ma non si fa vedere, è
tornato ma non viene a dire niente...
Cerca,
invano, di ricordarsi le parole della sua canzone preferita, ma sul
momento non si ricorda neanche di quale canzone si tratta!
Sente
dei passi dietro di lei, ma non ci fa caso, troppo concentrata sul
distrarsi.
E poi la
voce, quella voce
“Che
succede? Non saluti neanche più, Sakura?”
E' un
secondo. E non è ciò che aveva sempre immaginato, ha
tutte le parole amare che voleva dirgli da sempre sulla punta della
lingua, ha un discorso pronto su quanto sia stata male per lui e su
quando adesso stia bene senza, ma vederlo lì davanti a lei, le
provoca un sollievo inaspettato, e tutte le parole le muoiono in gola
mentre le lacrime che da troppo tratteneva si muovono sulla guancia.
Sasuke
si avvicina, in un secondo, quegli occhi neri puntati nei suoi, si
avvicina e le cinge i fianchi con le braccia, si muove svelto e con
le labbra va a cercare la bocca della ragazza di fronte a lui.
“Sasuke,io...”
Sakura fa resistenza, insicura, ha paura della sofferenza, e non
vuole ricadere in depressione per colpa sua, singhiozza, un attimo
presa dallo sconforto, e si divincola dalla presa salda del ragazzo
“Niente
da fare, Haruno, io sono più forte di te.”
E a quel
punto Sasuke la trascina in casa sua, e Sakura smette di porsi tanti
interrogativi, lasciando che il desiderio si impossessi di lei.
5
aprile
Passeggia
per Konoha, gli occhi socchiusi sotto pesanti occhiali da sole, le
gambe tese, le braccia che sembrano troppo pesanti, e il battito del
cuore agitato.
Naruto
Uzumaki è davanti a lei, una mano davanti, l'altra dietro la
schiena, un sorriso teso sul volto
“Hei
Sakura-chan! Ciao!”
“Oh,
Naruto! Come va?”
“Bene,
ho saputo che è tornato”
“Già...l'ho...hem...saputo
anche io.”
Naruto
ride, d'improvviso, il sorriso si distende
“Oh,
si, l'avrete scoperto stanotte!”
Sakura
lo guarda sconvolta, credeva che sarebbe stato un gran problema anche
solo dirgli di averci parlato, con Sasuke.
A Naruto
sfugge una rosa dal braccio che ha dietro le spalle, è una
rosa rossa, simbolo di passione.
L'amica
si sente inizialmente male, pensando che potrebbe averle prese per
lei, ma poi capisce, capisce dal modo in cui si comporta l'altro, e
vede lei che arriva trafelata, con quella luce negli occhi che non le
vedeva da tanto, tutti i tasselli del puzzle sono a posto, anche il
biondo la nota arrivare,ed appena la vede, dopo averle fatto cenno
con la mano, saluta la compagna di team.
“Allora,
alla prossima, Sakura-chan!”
“Alla
prossima, Naruto-Kun!” sorride lei, allegra d'improvviso
“Ah,
Naruto?”
“Si?”
“Questa
ti è caduta, ormai che le hai comprate non le perdere tutte
per strada.”
Ridono
tutti e due, in pace con loro stessi e, finalmente, a loro agio.
“Hinata
sarà contentissima. Ma evita di arrivare tardi. E' lì
che ti aspetta.”
L'Uzumaki
corre via ad una velocità impossibile, e all'Haruno scappa una
risata, felice come non mai che anche lui abbia trovato l'amore, che
almeno lui abbia smesso di soffrire.
Appena
sventata la minaccia Naruto-Storia con Sasuke- ecco che se ne
presenta un altra.
Questa
minaccia si chiama Ino Yamanaka.
L'ultima
volta che l'ha vista è stata la mattinata precedente, quella
di Neji Hyuga, per intenderci.
Quando
ancora non era successo niente.
Le
lenti scure degli occhiali da sole le oscurano il paesaggio, e svelta
se li passa fra i capelli, mentre, respirando più forte del
solito, va incontro all'amica bionda.
“Ciao,
Pig!”
“Heilà!
Fronte!”
I
loro soprannomi idioti, abbreviati, ancora più idioti.
E
c'è un silenzio. Un silenzio di attesa. Si guardano negli
occhi e il tempo passa.
3,5,7
minuti, e poi è Ino a cedere.
“Sakura,
cazzo, sei la mia migliore amica...cosa credi? Che non lo sappia? Che
non abbia capito?, lui è tornato, tu non l'hai mai
dimenticato, non sei riuscita a voltare pagina, che devo dirti, mi
dispiace per te... spero che voi due siate felici”
Un
brivido percorre la schiena della rosa, mentre guarda negli occhi
l'altra.
E'
sincera.
“E
tu...Tu l'hai voltata pagina?”
Un
sospiro, un sorriso, le guance arrossate.
Ino
che arrossisce?
Uno
sguardo, dietro di lei. Le iridi azzurre contro quelle scure del
ragazzo, l'ombra di un sorriso malizioso e la faccia, ormai, più
rossa che rosa.
Un
sospiro, un sorriso, l'arrossire.
Sakura
si volta a guardarlo.
Shikamaru.
7
aprile
Si
guarda intorno, disgustata.
Tse! Coppiette. Solo
coppiette.
Il
giorno prima dell'inizio della guerra, l'ultimo giorno di pace
Se avesse un ragazzo,
anche lei lo passerebbe così!
Naruto
sta parlando con Hinata, e le carezza le guance facendola arrossire,
Ino è seduta su Shikamaru, hanno gli occhi lucidi tutti e due,
e la bocca molto occupata; Tenten è attaccata a Neji e
singhiozza senza ritegno.
Sakura
sospira, insoddisfatta.
Sente
una presenza dietro le spalle
“Posso?”
domanda Sasuke, sedendosi accanto a lei. “Certo” risponde,
flebile.
E non
fanno più niente, non si muovono, non si parlano, stanno
semplicemente seduti accanto, a contatto l'uno con l'altra.
E Sakura
si sente decisamente meglio.
Il
ragazzo lancia un occhiata dietro se e sorride felice, entusiasta
“Che
c'è?” domanda la voce dolce di Hinata
“Niente,
Hina-chan. È solo che...guarda”
Naruto
indica Sasuke e Sakura, seduti accanto
“Sono
solo seduti accanto” obbietta la ragazza
“Hina,
stiamo parlando di Sasuke Uchiha...non fa mai niente di esplicito,
sedersi accanto è una dichiarazione” Hinata ha le lacrime a
fior di pelle, Naruto le sorride, incerto,
“Lo
so, sta iniziare una guerra, ma adesso io sono felice. Tutti abbiamo
ciò che vogliamo, e ci batteremo per mantenerlo.” abbraccia
la fidanzata mentre un nodo alla gola gli fa luccicare gli occhi
“Adesso anche loro sono
felici”
Eh già, proprio
una bella favola questa,
dove tutti vivono
felici e contenti,
in quel momento io
sorridevo felice,
adesso vorrei solo
gridare.
10
aprile
“Cazzo”
è un imprecazione forte, quella di Sakura, mentre cerca di
curare un Kiba che perde sangue da varie ferite.
“Sakura,
sopravviverò?” domanda, sforzando la voce
“Certo.”
Il
chakra è quasi finito, ma esce abilmente dalle mani di Sakura,
e Kiba inizia a muoversi, lentamente.
“Grazie”
“Niente,
ora devi andare all'ospedale, però”
E quello
che succede dopo è una scena al rallentatore, Naruto e Sasuke
che lottano, quel kunai maledetto che parte dall'avversario, Sasuke
per terra con le lacrime dal dolore, e lei che corre verso di lui.
“Non
curarmi, Sakura, io...non farlo.” respira ansimante ma sembra
convinto, e di solito non si può fare niente contro la volontà
del paziente, di solito.
“Sasuke”
le mani di lei sopra il corpo di lui, e la concentrazione sul viso
della ragazza, sa che ha quasi finito le forze, ma non importa, un
kunai la colpisce ad un braccio, storce la bocca dal dolore, ma non
si cura, e continua a medicare l'Uchiha. “Vaffanculo” e la ferita
del ragazzo smette di sanguinare.
La prima volta, ce l'ho
messa tutta.
Basta la forza di
volontà, mi dicevo.
Basta quella, e
l'amore.
Purtroppo non è
così,
e, a mie spese, l'ho
capito anche io.
13
aprile
“Nessuna perdita,
quindi” conclude frettolosa l'hokage, dopo che ha convocato il suo
ninja medico più importante nella sala
“No, c'è
qualche ferito...”
Gli occhi di
Tsunade si spostano sul braccio destro dell'allieva, completamente
coperto di fasciature
“Qualche
ferito...magari in tutte le guerre ci fosse qualche ferito! Ci
aspettavamo di peggio”
“Ma la guerra non
è finita”
“Si” l'hokage
guarda la rosa negli occhi, poi riprende il discorso “Ma si sono
arresi” lancia sulla scrivania un foglio con la firma dei dirigenti
del paese avversario.
“Si sono arresi?”
“Non eravamo
troppo forti per loro, noi siamo troppo uniti per loro;
combattere gli farebbe perdere molti uomini mentre da noi c'è
chi si sacrifica per il bene degli altri...”
La ragazza cerca di
intrecciare le braccia sul petto ma poi si ricorda di avere un
braccio rotto e ingessato.
“Sakura, hai
fatto un lavoro eccelso, meglio di ciò che avrei fatto io”
Il rossore si
diffonde sul viso dell'Haruno.
“Non esageri,
Tsunade-sama”
Il cuore della rosa
batte, l'Hokaghe la fissa negli occhi, poi guarda il documento di
fronte a sé, e sorride .
“Non sto
esagerando”
Non mi è
sembrato strano, davvero.
Credevo che avessimo
vinto.
Sono ingenua,lo so.
17 aprile
La stanza è
fredda e inospitale, il ragazzo è steso su un letto bianco e
azzurro, apre gli occhi quando sente la porta cigolare, e si tira su
fino a mettersi a sedere.
“Sta' fermo,
Sasuke, hai una gamba rotta e molte ferite”
“Buongiorno
Haruno”
Non sorride, ma lui
non sorride mai, lei lo sa bene.
“Quanto tempo è
passato?”
“Una settimana”
Sette giorni,
sette, lunghissimi giorni, sette notti in cui lei si è seduta
al suo fianco, sette mattine in cui l'ha visto dormire, sette
pomeriggi in cui ha sentito i suoi lamenti, sette sere che lo ha
visto rigirarsi in quel letto così poco familiare.
“Sakura, dovresti
smetterla”
“Di fare cosa?”
“Di passare le
giornate qui, non sono poi tanto interessante”
lui cerca di andare
avanti col discorso, lei lo frena scoppiando in una fragorosa risata
“Uchiha, sta' un
po' zitto, almeno questo lo posso decidere io, no? Almeno in questo,
posso dirlo, io sono più forte di te.”
Quegli ultimi ricordi.
Che fanno male.
Quegli ultimi ricordi.
Che vorrei cancellare.
19
aprile
E' di
nuovo lì, ad osservare Sasuke, che cerca, senza risultati, di
poggiare quel piede per terra.
Rock
Lee, che ha finito la voce ed ha un gran mal di gola, scrive su una
lavagnetta tutto quello che pensa mentre Gai lo stritola in un
abbraccio “giovine”, Ino e Tenten stanno sghignazzando senza
ritegno e i loro ragazzi le guardano di traverso, Hinata balbetta in
stato confusionale mentre Naruto e Kiba giocano a tiro alla fune con
la cintura Jiraya, troppo preso dalla scollatura dell'Hokaghe per
accorgersi che sta perdendo i pantaloni.
Che ci
fanno tutti Lì, non lo sa, ma l'atmosfera è così
allegra, che Sakura si butta in un dibattito acceso contro un
Kakashi esterrefatto su quale sia l'insegnamento profondo di
Icha-icha paradise.
Chiaramente
non c'è, è per questo che si diverte, a vedere la
faccia interrogativa del sensei e a sentire una risata soffocata
dell'Uchiha.
E proprio quando tutto
sembra andare per il meglio...
Prima della
tempesta, c'è sempre calma.
E poi è
un film in bianco e nero, dove lei piange, urla e grida, ma stavolta
non riesce a fare proprio niente, vede quel pugnale (si, un pugnale)
che arriva dalla finestra, un attacco quando nessuno se lo aspettava,
spacca il vetro e si conficca pesantemente sul petto del ragazzo che
le è affianco.
Urla,
urla, urla, urla Sakura presa dalla paura, urla e cerca di curare la
ferita, urla con tutta la forza che ha.
“Non
ce la fai nemmeno tu, questa volta, vero?” mormora lui, con un filo
di voce
“Non
lo dire neanche per scherzo, capito? Non ti arrendere!” e lei urla
di nuovo, combattendo una salvezza impossibile, lui ghigna, per
quanto il dolore glielo permette e poi sussurra di nuovo
“Sakura?...grazie”
Di nuovo solo un grazie.
Di nuovo uno stupido
grazie.
Di nuovo un bellissimo
grazie.
Di nuovo urla, di nuovo
lacrime.
Di nuovo sofferenza.
24
aprile
Nero,
troppo nero.
Le
lacrime le offuscano la vista, quindi guardarsi allo specchio non ha
troppo senso.
La sua
immagine, in ogni caso, è nera, completamente nera.
Si
dirige con passo lungo e calibrato verso quella chiesa, gli occhi
velati dalle lacrime, il fazzoletto già bagnato.
L'abbraccio
di Ino la fa sciogliere, piangono tutte e due, e Ino le resta accanto
ogni momento, minuto, secondo.
“Pig?”
mormora la rosa, sottovoce, con il tono impastato dai singhiozzi
“Dimmi.”
“Sono
incinta”
Non sai quanto pesa il
mondo,
fino a che non ti cade
addosso.
27
aprile
Batte
forte il bicchiere sul bancone e il cameriere non esita a versarle
un'altra vodka, piange battendo i pugni sulle ginocchia e urlando di
dolore all'ultimo ricordo che ha del padre del figlio che porta in
grembo, dell'unico uomo che ha amato davvero.
Singhiozza
disperata, mentre la vodka brucia nello stomaco.
Tenten
irrompe nel bar, prende l'amica per le spalle e la porta fuori,dove
tutti i suoi amici l'aspettano, schierati; Naruto se la carica sulle
spalle e la fa salire su una macchina diretta a casa sua
“Grazie
a tutti”
“Sakura...ti
prego, metticela tutta per continuare a vivere. Non pensare al
suicidio, ok?”
Tenta di
guardarli negli occhi ma le sfugge l'ennesima lacrima, mentre pensa
alla lettera d'addio già pronta sul suo comodino
“Ok”
Deve farcela.
Ed alla fine, si tira
avanti.
Non importa come, ma si
tira avanti.
Un
bambino dai capelli di un rosso incredibile tendente al rosa corre
per un piccolo giardino che si affaccia su una strada di Konoha poco
trafficata
“Mamma?”
“Sì?”
“Papà
era un eroe?”
Una
signora molto giovane, poco più che ventenne, si aggiusta i
ciuffi ribelli in una crocchia appuntita sul cranio, e sospira.
“Non
so definire il tuo papà, aveva un sogno e l'ha portato a
termine, era lo scopo della sua vita, e ce l'ha fatta, conta così
tanto che fosse un sogno sbagliato?”
Svelta
si distende gli occhiali scuri sugli occhi, per nascondere quei
maledetti che sono di nuovo lucidi.
“Mamma...”
“Tesoro,
Promettimi che non lo vendicherai mai, promettimelo, la vendetta non
serve. Proteggi le persone che ti sono care, lotta per l'amore, ma
lascia in pace la vendetta. Me lo prometti?”
“Sì”
Il
bambino si siede sulle gambe di sua madre, e poi la fissa negli occhi
“Guarda
cosa so fare” quando gli occhi gli diventano rossi, Sakura lo
stringe in un abbraccio avvolgente, con gli occhi chiusi, ed il
piccolo sente che una lacrima dolce gli solletica la guancia.
Io
non mi sento in dovere di dare alcuna spiegazione; non sono diventata
blu, sono rosa, rosa, rosa, ma mi è venuta, e l'ho scritta.
Per
te, Recchan, con tanti auguri di buon compleannoXD
Volevo
scrivere una ShikaIno, non lo nascondo, ma alla fine non mi è
venuto niente, ed avevo pronta 'sta roba qua... ti chiedo scusa per
la mediocrità del mio regalo ma non mi veniva di meglio ç____ç
Un
grazie particolare a Haine che mi sostiene sempre, e che è la
mia beta di fiducia, ormaiXD
Grazie
infinite anche a Rancia che ha letto e corretto una fic su una coppia
che non ama. Grazie di cuore.
Grazie.
E grazie a tutti coloro che commenteranno. Sappiate che vi voglio
beneH XD
Ok
ok, smetto di dire cazzate.
Ancora
auguri Recchan!!!
=Francy=
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