Tales of fire and light .

di raffychan
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Nuova storiella come sempre sulla mia coppia preferita. Non è lunghissima però boh, avevo voglia di scriverla e così eccola qui. Ispirata alla puntata del “Il tempio di sabbia”, uno degli episodi che più amo. Come sempre qualsiasi commento o critica sono ben accetti. Buona lettura!

 


La promessa.
 

Lo scoppiettio del fuoco. Il cielo pieno di stelle. Un deserto di croci.
Si era svegliata di soprassalto, spaventata dalle urla di quella principessa che rimembrava il sogno appena passato. Un mostro con due lunghe antenne aveva detto, quella principessa ne aveva di fantasia anche mentre dormiva.
Ormai il sonno era passato quindi si permise una passeggiata al chiaro di luna, giusto per schiarirsi le idee.
L’aria fredda della sera la colpi violentemente, mentre si fermava ad osservare il panorama intorno a sé.
Lo spettacolo che quel deserto di notte le offriva era davvero affascinante. Si portò le mani lungo le braccia per darsi un po’ di calore. Faceva dannatamente freddo!
Pensò se non era il caso di tornare in tenda e rimettersi sotto le coperte. Fu il suono di quello scoppietto e il dolce profumo di qualcosa di infinitamente invitante che le fece cambiare idea, spostando lo sguardo davanti a sé.
Lui era li, seduto davanti al fuoco. I lunghi capelli che gli ricadevano come un manto dorato lungo tutto il corpo. La voce di lei, sorpresa nel ritrovarselo sveglio, ruppe il silenzio.
Lui non si era accorto della sua presenza fino a quando non la vide avvicinarsi, mettendo subito in chiaro a chi appartenesse quella fumante e squisita patata appena cotta.
Lei si sedette accanto a lui un po’ irritata ma, al tempo stesso, anche in totale imbarazzo mentre lo osservava: i suoi lineamenti, i suoi occhi, quel lungo ciuffo biondo.
Dannazione, perché le parole di quella curiosa vecchietta ora le ritornavano in mente? Possibile che nessuno si facesse gli affari proprio?
Non solo i loro amici, adesso ci si metteva pure quella strana vecchietta con le sue domande.
“Per caso siete fidanzati?”
Le aveva chiesto.
No che non lo erano!
Loro erano amici, si.
Compagni di viaggio insomma.
Dove stava scritto che dovevano per forza essere una coppia?
Certo, funzionavano bene insieme.
In tutti i loro combattimenti si erano sempre ritrovati a combattere vicino, spalla a spalla, riuscendo ad intendersi con un solo sguardo.
E poi…dopotutto…non stavano male insieme.
Chissà magari, potevano sul serio definirsi una coppia, no?
Ormai erano parecchi mesi che viaggiano, girando il mondo in lungo e in largo, stando sempre insieme.
Nessuno dei due sentiva il bisogno di tornare alla propria casa, anche perché lei più lontano ci rimaneva meglio era, ma si poteva dire lo stesso per lui?
Che era di nobili origini l’aveva capito ormai, mica era scema.
Una spada come quella di certo non poteva appartenere ad una famiglia di falegnami.
Quindi chissà, magari qualcuno lo stava aspettando, QUALCUNA magari.
Qualcuna dai lunghi capelli d’ebano e grandi occhi, con le forme giuste e…
E adesso perché si arrabbiava?
Insomma, cosa  importava a lei ?
Però chiedere non costava nulla, no?
Magari una passo alla volta, magari prima di chiedergli questo voleva sentire altro.
Voleva sapere se lui ci pensava a tornare a casa sua, dove ad aspettarlo c’era…
Oh insomma, cosa era tutta quella paura?
Che ci voleva a chiedergli: fino a quando hai intenzione di seguirmi? 
Di starmi accanto?
Ecco, gliel’aveva chiesto, ovviamente lasciando perdere l’ultima parte del discorso che si era preparata.
Sentiva le guance talmente rosse che per un attimo si sentii infinitamente stupida per averglielo chiesto. No ma non era per quello, era il fuoco che giocava brutti scherzi sulla sua pelle.
Quindi, questa risposta?
“Magari per tutta la vita!”
Ed ecco che le sue guance scoppiarono definitivamente, mentre gli chiedeva.
“Dici davvero?”
Lui la guardò, lei sorrise.
Quelle parole non le avrebbe dimenticate mai.
Quelle parole che avevano il dolce suono di una promessa.
 
 
 
 
 




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