Addormentarsi

di solomonty
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Addormentarsi

 
Esce dalla doccia, si asciuga e indossa la Fruit bianca e i pantaloni blu, lunghi e leggeri, a vita bassa, con quel laccetto sexy che a sua moglie piace tantissimo.
La trova rannicchiata sotto le lenzuola che lo guarda, quando si corica accanto a lei.
Gli è subito addosso e si abbracciano.
“Ma?” È sorpreso toccandole la schiena. Svelto scende con la mano; lei piega il ginocchio e tira su la gamba in modo che lui arrivi a toccarle la caviglia. “Sei tutta nuda!” soffia ammaliato.
“So che preferisci addormentarti così” gli dice a voce bassa.
Con la fronte le spinge il mento in su; “non voglio dormire subito.” Le bacia le labbra e le sente stendersi in un sorriso.
“Dormire è sopravvalutato” gli conferma.
“Facciamo barba barba?” chiede speranzoso.
Marty trova divertente quello strofinarsi le guance e lei va pazza per la sua barba, ne è completamente rapita.
Quel loro modo è sempre preludio di baci; quelli che gli dà lei.
È come un pasto: prima lo assaggia e poi lo mangia.
Quando fa così, Martin le lascia fare tutto quello che vuole.
Con il cuore che gli batte in gola aspetta tre, quattro baci; aspetta lei, ogni suo respiro, ogni suo sguardo; vuole sentirla conquistata e vuole esserne sedotto.
Lo guarda con un misto d’innocenza e malizia; lentamente si muove, gli passa le dita sulla schiena e poi, finalmente, sposta una mano. Gli accarezza il collo e infila le dita tra i capelli. E questa cosa fa impazzire lui!
I ciuffi biondi si attorcigliano alle dita lunghe e sottili.
Lei gli accarezza la cute e con la bocca all’orecchio gli sussurra parole private.
Baci, carezze, sguardi e ancora baci. Marty è elettrizzato: cominciano i giochi! Affannato ride e si toglie la Fruit.  
“Bravo, zucchero” gli dice convinta, a voce alta.
Con un movimento svelto e leggero scioglie il laccetto e gli sfila i pantaloni; poi si sdraia su di lui. “Sei mio!” afferma Emily Deeks e dice la verità.
 
Le tende alle finestre si muovono leggere e fanno tintinnare le conchiglie appese; il sole sta entrando nella stanza piano piano, quasi di nascosto.
Discreto e muto testimone il lenzuolo è scomposto e li copre a malapena.
Si sono addormentati sfiniti e abbracciati.
 

 



Amo davvero Martin Deeks e grazie a "Emily", posso farlo vivere nel mondo che doveva essere suo.
Una buona e bella notte, Martin!
Monty

 

Disclaimer: Martin A. Marty Deeks non l’ho inventato io.
 

 




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