L'INIZIO DEI GIOCHI
Ormai era il giorno dell'inizio degli hunger games. I giorni di
addestramento erano finiti. Mikasa aveva dimostrato di saper utilizzare
qualsiasi arma da taglio, specialmente la spada, prendendo un punteggio
di 12. Il che la rendeva una minaccia per tutti gli altri tributi. Eren
invece non aveva fatto chissà quale dimostrazione.
Utilizzava armi da fuoco, ma non aveva una grande capacità.
Si prese un 7 perchè aveva dimostrato un impegno ed una
tenacia mai vista prima.
Mikasa ricordava i principali consigli di Rivaille:
1) Non andare al centro dell'arena, dove si trovava la cornucopia.
Lì si trovavano le migliori armi, ma bisogna accontentarsi
delle armi più scarse situate vicino alla partenza, per
evitare un bagno di sangue;
2)Allontanarsi ed andare alla ricerca di una fonte d'acqua,
perchè l'acqua è soppravvivenza;
3)Diffidare da ogni concorrente di un altro distretto, ma è
possibile stringere alleanze con quelli di cui sai di poterti fidare.
I concorrenti vennero messi in delle piattaforme. Non dovevano muoversi
da lì prima del suono del gong. Mikasa era vicina ad Eren e
osservava ciò che aveva davanti. Tutti i concorrenti erano
posti in modo da formare un grande cerchio intorno alla cornucopia.
Ciò che attirò l'attenzione di Mikasa fu una
sciabola argentata, posta a circa 20-30 metri dal suo punto di
partenza. Doveva rischiare ed andare a prenderla.
Noto che anche Eren era attratto da qualcosa, cercò di
notare dove il suo fratellastro posava gli occhi e vide un fucile a
colpo singolo, ma era situato in una postazione troppo rischiosa. Fece
un segno ad Eren come se gli dicesse di non fare nulla e di aspettare
lì, ma venne interrotta dal suono improvviso del gong.
Con i suoi pronti riflessi scattò verso la sua amata
sciabola, ma vide che pure Oluo si avventava sul desiderato oggetto. A
pochi passi dalla sciabola Mikasa si scaglio contro Oluo, tirandogli un
calcio allo stomaco che lo fece cadere a terra. Presa l'arma
l'alzò per finire Oluo ma all'ultimo secondo si
misè in postazione di difesa per evitare una pugnalata da
parte di Petra. Data però la differenza di
abilità, Mikasa non ebbe problemi a deviare il coltello di
Petra e a trafiggerla nello stomaco. Storse il naso nel vedere di aver
subito sporcato l'arma di sangue. Ora avrebbe dovuto dirigersi da Oluo,
ma si ricordò di una cosa importante.
"EREN!!!"
Eren aveva raggiunto il fucile, ma era in mezzo ad un combattimento di
una decina di persone, di cui riuscì a distinguere solo i
tributi del 2° e 3° distretto. Lasciò
perdere il suo avversario per andare a salvare Eren da morte certa. Con
un disperato tentativo afferrò il fratellastro dal colletto
della sua giacca di pelle marrone, e subito scapparono verso un altro
luogo.
"Che cazzo avevi in mente di fare Eren? Avrebbero potuto ucciderti in
qualcunque istante!"
"Non capisco di cosa ti preoccupi, Mikasa. Me la stavo cavando e sono
riuscito a prendere questo bel fucile."
Eren mostro il suo fucile di un colore isto tra il nero ed il marrone.
Aveva l'impugnatura in oro massiccio, oro che non si sarebbe mai
trovato in nessuno dei 12 distretti.
Corserò verso una salita rocciosa per circa un quarto d'ora,
quando Mikasa notò che il fratellastro stava faticando. Non
era da lui. Se c'era una cosa in cui Eren era superiore, quella cosa
era la resistenza.
"Che ti succede? Stai ansimando come non ti ho mai visto fare." Mikasa
non avrebbe potuto negare di essere preoccupata.
"Sto bene. E..e solo che prima credo di aver beccato una coltellata."
Eren non riusciva più a tenersi in piedi e crollò
a terra.
"Merda, fammi vedere."
Mikasa tolse la giacca ad Eren e gli alzò la maglia. Aveva
una profonda ferita nel fianco sinistro.
"Ti avevo detto di non gettarti nella mischia, avresti potuto morire!"
Mikasa non aveva le conoscenze per curare quella ferita, quindi si
limito a strappare un pezzo della sua giacca e di avvolgerlo intorno
allo stomaco del fratellastro.
Si rifugiarono all'interno di una grotta vicino ad un piccolo canyon
roccioso. Mikasa avrebbe dovuto fare un intero turno di guardia quella
notte, viste le condizioni di Eren. Era notte fonda quando Mikasa,
mentre stava soffrendo sia il sonno che il freddo, senti uno sparo.
Rimase a riflettere qualche secondo per poi lasciare il compagno e
avvicinarsi con cautela al luogo di lotta. Ciò che vide fu
il corpo senza vita di Hitch, e davanti si presentavano i tributi del
distretto 2: Berthold ed Annie, ed un tributo del distretto 3: Reiner.
Berthold impugnava una spada non molto lunga, ma all'apparenza pesante.
Annie aveva un fucile identico a quello di Eren, e presuppose che
avesse sparato lei il colpo. Reiner invece aveva de guanti in metallo,
adatt per il combattimento corpo a corpo. Reiner era l'unico a potersi
permettere di usarli.
Mikasa era tentata di combatterli, ma sapeva che avrebbe potuto non
uscirne viva, e questo significava la morte di Eren.
Mentre tornava verso il rifugio, senti il suono delle trombe, che
annunciava che avrebbero proiettato le immagini dei tributi morti in
quel giorno.
Vide apparire tra le immagini: Thomas Wagner e Mina Carolina, entrambi
i tributi del 6° distretto; Petra Ral ed Oluo Bozado,
così anche l'ottavo distretto era fuori gioco; Hannah del
distretto 9, la sua vittima; Moblit dal distretto 10 ed infine Hitch
dal distretto 12. In tutto 7 morti. Restavano soltanto 15 persone da
uccidere.
Mentre Mikasa si avvicinò al rifugio gli balzò il
cuore in gola.
Armin Arlert stava entrando nella caverna!
Nota dell'autore
So che questa storia non è un granchè, ma vi
prego di lasciarmi una recensione. Ve ne sarei molto grato.
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