Wuthering Heights. L'inizio della vita.(Prologo)

di AmyHeathcliff
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[...]Questo è il prologo de "Wuthering Heights. La storia continua." In poche parole,viene qui raccontato il ritorno di Heathcliff secondo la mia storia. Oltre all'arrivo del protagonista,accade un'altro fatto che nel libro non c'è,ma morivo dalla voglia di raccontarlo. Invece che di Edgar,Cathy resta incinta di Heathcliff,mentre è sposata con il signor Linton. Ma non ci vuole molto,a convincerla a gettare letteralmente la fede.[...] Le giornate trascorrevano monotone, alla Grange. La mattina ci si svegliava,si faceva colazione,si parlava,qualche volta si rideva e poi si parlava di nuovo. Di cose piuttosto noise. Cathy passava il suo tempo con Isabella e Nelly,leggendo oppure disegnando paesaggi,come la sua amata brughiera. Spesso ripensava alla sua casa,alla sua stanza,e a quella di Heathcliff. E immediatamente,il suo pensiero si posava su quest'ultimo.Mille volte si era chiesta dove fosse andato,e altre mille si era ripetuta di non torturarsi con quelle domande. Ma come poteva,se l'uomo che amava era sparito nel nulla? Quell'agonia finì,quando Nelly,dopo aver ritirato il bucato,rientrò in casa più bianca degli stracci che aveva con sé. "Un uomo da Gimmerton vuole vederla,signorina" aveva detto a Catherine. Istintivamente,il signor Linton si era alzato con la moglie per accompagnarla,ma dato che lo sguardo di Nelly era agitato e forse anche impaziente,la ragazza gli fece segno di rimanere al suo posto. Mai aveva provato gioia più grande di quando aveva visto Heathcliff davanti all'entrata della Grange. Il suo cuore,per un attimo,si era fermato,e fu come se si fosse dimenticata di respirare. Per due minuti buoni,non dissero nulla. Si limitarono a gettarsi l'uno tra le braccia dell'altro,in silenzio,inspirando i reciproci profumi. Quando si staccarono,quasi la terra tremò sotto i loro piedi. "Sei come sempre". Cathy sentì uno strano formicolio alla punta del naso,seguito poi dall'inumidirsi degli occhi. "più bello del sole" "Tu sei meravigliosa. Incantevole. Bellissima." Heathcliff serrò la mascella. Non avrebbe mai voluto dire le parole che stava per pronunciare. "Ma non sei più mia." Mai aveva provato un senso di vuoto più grande,mai si era sentito in quel modo,come se gli avessero strappato un pezzo di sé stesso a mani nude. Mai,mai prima di quel momento,prima di pronunciare quelle parole. "Io sono sempre stata tua." Cathy parlò con il tono di chi non ammetteva repliche. "E sono tua anche adesso" Quello che diceva era vero. Non era mai stata proprietà di qualcuno che non fosse Heathcliff. Lui,solo lui,aveva il diritto di dire che Cathy era sua. Sua,e di nessun altro. Di nessun Edgar. Heathcliff le si avvicinò,lentamente. "Eri mia anche quando ti sei legata a quell'essere disgustoso?" Chiese. Anche i suoi occhi si bagnarono,come foglie con la rugiada mattutina. Poche volte la ragazza aveva visto le lacrime farsi strada nella durezza di quegli occhi. E ogni volta,era un colpo all'anima. Cathy si avvicinò a sua volta,impaziente di sfiorarlo,di toccarlo e sentire la sua pelle contro la propria. "Potrebbero esistere milioni di Edgar. Milioni. Ma nessuno di loro potrà mai dichiararmi sua,anche con un anello al dito. Mai." Tornarono di nuovo abbracciati,quasi increduli di essersi rivisti.




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