Non si può tornare indietro.

di WaywardSon
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iliya Ciao a tutti! Ho deciso che contemporaneamente alla fic "The diary of an angel without wings" di iniziare anche questa nuova storia, basata sempre su Supernatural!
So che questo piccolo capitolo è molto breve ma non voglio dire tutto così in fretta così l'ho reso più come una specie di introduzione.
Spero che un po' vi intrighi e lasciatemi le vostre impressioni qui giù! Alla prossima.


Era lì ferma sotto la pioggia davanti al suo condominio. Non c'era nessuno ad aspettarla ma aveva quella solita ansia che si aveva quando si ritornava da scuola dopo aver ricevuto un brutto voto.
Aveva cambiato identità da poco e si era adattata a quella vita frenetica di New Olreans: alla musica jazz che risuonava in tutti i vicoletti della città, agli odori di cibo fritto e l'architettura creola francese molto caratteristica.
Era una di quei milioni di abitanti che abitavano la città ma si sentiva sempre come se fosse sola. I suoi trascorsi l'avevano abituata alla solitudine e non le pesava nemmeno più ma il pensiero di lasciare quella città la bruciava costantemente, ma non poteva tornare indietro. Non avrebbe potuto più.
Il suo nome era Iliya Zmiya ma si faceva chiamare Kimberly per uniformarsi meglio alla sua nuova vita Americana. Aveva deciso che era  meglio ricominciare da 0, per farlo ovviamente doveva cancellare tutto e iniziare a scrivere di nuovo la sua storia.
Aprì con le chiavi il cancello e salì le scale fino al terzo piano, introdusse le chiavi nella porta e le girò finchè la porta di legno non si aprì.
Era uno di quei semplici appartamenti da quattro soldi con la carta da parete gialla  e giusto quelle poche stanze necessarie per vivere.
Si sfilò il giubbino di jeans e lo buttò sul vecchio divano, desiderosa di farsi un bagno caldo corse subito ad aprire il rubinetto della vasca e mentre aspettava che l'acqua arrivasse quasi all'orlo si poggiò sul water.
Controllava il telefono quasi in maniera compulsiva come se aspettasse che gli arrivasse un messaggio da un momento all'altro.
Invece no, silenzio totale.

In realtà aveva passato tempo su quella terra più di chiunque altro essere umano in circolazione ma se rimaneva lì a pensare a tutto quello che era successo le veniva una voglia irrefrenabile di piangere.
Mentre era nella vasca a rimurginare sui suoi pensieri Iliya sentì la vibrazione del suo cellulare e lo controllò.
Sam Winchester la stava chiamando.





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