Ginevra Weasley camminava con tranquillità per le vie di
Diagon Alley.
A momenti non si ricordava più neanche i nomi delle vie dove
aveva passato la sua adolescenza.
Aveva 19 anni e una vita che nessuno avrebbe mai voluto.
Era cambiata la piccola Ginny, ormai nessuno la chiamava più
con quel nomignolo.
Tutti pensavano che dopo Hogwarts avrebbe intrapreso la
strada per diventare guaritrice, o come seconda scelta sarebbe diventata Auror.
Ebbene, Ginevra Weasley non era nessuno di questi.
A dir la verità non era nessuno.
Non aveva un lavoro, nonostante fosse uscita con il massimo
dei voti in tutti i M.A.G.O., ma non perché nessuno gliel’offriva, ma perché
era lei che non voleva lavorare.
Aveva deciso che voleva godersi la vita.
Passava tutte le sere a Nocturne Alley, era di casa ormai.
Lì l’attendevano degli amici, tutti come lei: ragazzi
giovani, vitali, solari e divertenti, senza voglia di tirar fuori le bacchette
e filare a combattere i Mangiamorte.
Bevevano, andavano in giro per le vie tutta la notte e
tornavano a casa stanchi e soddisfatti.
Vi chiederete cosa può aver scatenato questo cambiamento
nella timida Ginny Weasley.
Nessuno lo sapeva. Forse nemmeno lei, ma si era stancata di
essere considerata la timida ragazzina che seguiva come un cagnolino docile
Harry Potter e i suoi amici.
Aveva deciso di prendere la sua strada.
Giorno dopo giorno si era isolata sempre più dal trio e
dalle sue compagne di stanza.
Giorno dopo giorno aveva preso a confidarsi con un VERO
diario.
Aveva iniziato a prendere le sue scelte, senza che nessuno
la ostacolasse.
Non passava più le giornate con nessuno, tenendosi tutto
dentro.
Finita la scuola non era più tornata alla Tana.
Si era presa un piccolo appartamento sopra i negozi a Diagon
Alley e aveva preso a frequentare i bar del quartiere vicino…
Non sentiva più Ron, Fred, George…
Nessuno di loro l’avevano chiamata.
Forse per quello aveva deciso che gliel’avrebbe fatta
pagare.
Non si sarebbe vendicata, no, quello no, ma avrebbe vissuto
una vita tutta sua, lontana dai doveri di una Weasley.
“Che ci fate voi li a rompervi il culo, mentre io sono qui a
bere Whiskey?”
Si sarebbe divertita come una matta, avrebbe passato anni e
anni a ridere e ridere, senza pensare a tutti quei pazzi ancora convinti di
poter vincere la guerra contro Voldemort.
Voldemort.
Non aveva più paura a pronunciare quel nome.
Era inutile passare i giorni nel terrore, quando lui avrebbe
potuto scovarti in un batter d’occhio.
Questa era la sua filosofia.
Perché passare il tempo a combattere e nascondersi quando la
vita era così preziosa da essere vissuta?
Perché sprecare istanti preziosi?
Se Voldemort li avrebbe scovati e uccisi, almeno non avrebbe
avuto rimpianti per non aver vissuto appieno la sua vita!
Così viveva Ginevra Weasley, alla giornata.
Dop Hogwarts aveva preso a curare molto di più il suo
aspetto.
I lunghi capelli rossi erano lucenti e morbidi, gli occhi
verdi rilucevano come non facevan da tempo, le lentiggini erano quasi sparite e
il suo corpo si era notevolmente
sviluppato.
Se prima portava gonne lunghe e maglioni coprenti per
timidezza, ora indossava jeans attillati o minigonne per vanità.
Aveva imparato a piacersi la piccola Ginny.
“Se non piaci a te stessa allora non piacerai mai a nessuno”
le aveva detto la sua migliore amica Hilary il primo giorno che l’aveva
conosciuta in un pub.
Così eccola qui a camminare per le vie di Diagon Alley con
dei semplici jeans e un leggero maglioncino di cotone rosa.
Era primavera, ma il clima dell’Inghilterra era stranamente
caldo quell’anno.
Per colpa dei futuri attacchi dei Mangiamorte.
Voldemort aveva il potere di modificare il tempo, così si
diceva in giro.
Che assurdità!
Possibile che per i maghi di oggi, qualsiasi cosa anormale
debba essere giustificata da una magia di Voldemort?
Neanche passata per l’anticamera del cervello l’idea che
forse il clima quell’anno è più caldo e stop?
Proprio no.
Una vecchietta con un bastone le si parò davanti, aspettando
che la lasciasse passare per non fare eccessiva fatica.
Ginevra si spostò di lato.
Frequentava brutti posti, ma lei e i suoi amici non erano
ancora diventati maleducati!
Aveva fretta.
Quella mattina le era arrivata una lettera di sua madre.
L’unica dopo due anni.
Sapete cosa le chiedeva?
Dove si trovava e come andava il suo lavoro!
Capito?
I suoi genitori erano convinti che lei ora si trovasse al
S.Mungo a lavorare!
Non le aveva chiesto niente, ma per loro era scontato che
tutto fosse così.
In due anni non le avevano parlato solo per il fatto che la
credevano una guaritrice che lavorave sodo!
Entrò in un negozio e comprò una piuma e una carta da
lettera. Pagò e uscì salutando.
Ripercorse al contrario le vie della città fino a che si
trovò di fronte al suo condominio.
All’interno del suo appartamento, si sedette immediatamente
al tavolo e iniziò a scrivere la sua letterina.
Cari Signorì Weasley,
credo abbiate sbagliato indirizzo… qui non si trova
nessuna Ginny Weasley, ne tantomeno una Guaritrice.
Io mi chiamo Ginevra e non ho un lavoro, impossibile confondersi
con vostra figlia.
Non credo quindi possa interessarvi il modo in cui io
passi le mie giornate!
Felice di esservi stata di aiuto.
Ginevra Weasley.
Tutto il rancore per la sua famiglia venne fuori come un
fiume.
Piegò la lettera e la diede al gufo della sua vecchia
famiglia, dicendogli di consegnarlo alla Tana.
Si appoggiò stancamente alla sedia e decise di andare a
farsi una bella doccia calda.
Quella sera sarebbero passati Hilary e Sean a prenderla per
portarla al solito bar.
Sorrise pensando a due dei suoi amici.
Dei maghi squattrinati come lei.
Li conosceva da due anni e poteva definirli delle persone
fantastiche.
Hilary era solare e simpatica, era lei la mente del gruppo e
tutte le nuove proposte uscivano sempre dal suo cervellino.
Sean era il suo ragazzo e insieme erano una coppia coi
fiocchi…se Hilary pensava, Sean attuava!
Riusciva sempre a far divertire la gente.
Sorrise di nuovo.
Era felice…
Si, un po malinconica a volte, ma felice.
Si diresse in camera e prese la biancheria per cambiarsi…
La giornata era ancora tutta da vivere!
Dovete assolutamente dirmi se continuare o no… questo può
essere definito solo un capitolo introduttivo…
Per chi ama la storia “I Veri Malandrini” vi avverto che
ieri è stato messo on-line l’11 capitolo!
Ringrazio tutti coloro che volessero lasciare una
recensione!!