Storie di San Valentino piene d' amore (più o meno)

di cola23
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Ehilà! mi dispiace di aver fatto passare così tanto tempo dal ultimo aggiornamento, credevo di riuscire ad aggiornare con più frequenza.
Questa raccolta al inizio doveva arrivare a 30 capitoli ma essendo passato troppo tempo da San Valentino ritengo sia meglio chiuderla al 20 capitolo.
Avevo ancora molte idde ma le utilizzerò comunque per la prossima raccolta multiparing che inzierò appena conclusa quelle ancora in corso.
Ci ho davvero preso gusto,ma la prossima conterrà principalmente le mie coppie preferite e quelle che amo,spero comunque di rivedrvi anche li e di riuscire a farmeli amare anche solo un quarto di come li amo io.
Ora vi lascio alla lettura di una delle mie coppie (in tutti i sensi) preferite,la prima che ho amato,buona lettura:


# 28 Buon non San Valentino (AcexRufy)

 

Quando Ace passando sotto un albero si vide sbarrare improvvisamente la strada dalla testa di Rufy , sbucata fuori dal suddetto albero, ritrovandosela a pochi centimetri dalla sua, accompagnata dal suo nome urlato a squarciagola e un sorrisone a trentadue denti, rischiò seriamente di prendersi un leggero infarto, oltre a subire danni irreversibili al suo sistema auricolare .

Il suo primo istinto fù di cacciare un urlo isterico che avrebbe ucciso al istante la mascolinità di un uomo.

Fortunatamente si ricordò appena in tempo di essere un temibile e feroce pirata, impavido e virile, motivo per cui si limitò a urlargli contro un “che diavolo fai baka ! ” e a colpirlo con un pugno, piuttosto forte, che potesse eloquentemente spiegare quanto poco avesse gradito quel invasione del suo spazio vitale.

Tuttavia, con suo sommo disappunto, nonostante lo prese in pieno le sue azioni non sortirono l’effetto sperato.

Il deficiente non solo non smise di sorride, ma scansò facilmente il secondo colpo sempre ridendo come se nulla fosse, riuscendo persino a preservare l’incolumità della voluminosa torta, tenuta -non sapeva come in quella posizione- in bilico per tutto il tempo tranquillamente sul palmo di una mano, nonostante con i suoi 40 piani fosse grande il doppio di lui.

Lo vide scendere dal albero riacquistando la posizione eretta proprio davanti a lui, e sempre rivolgendogli un altro dei suo sorrisi tipicamente idiotici, assumendo un aria ancora più ebete del solito sporgendo il dolce in avanti esordì :

-Buon San Valentino Ace! -

Dopo qualche minuto di perplessità Ace si ritrovò semplicemente a sollevare un sopracciglio accigliato.

-Rufy ,…Oggi non è San Valentino-

-Ah…allora… buon compleanno! –

-Non è nemmeno il mio compleanno -.

-Oh…allora buon anniversario! –

-Anniversario di cosa?! -

-Ehm…buon onomastico? Halloween? Natale? –

-Non è nemmeno il mio onomastico, Ottobre e Dicembre sono passati da un pezzo e siamo a Marzo IMBECILLE! –

sbottò, ringhiando l’ultima parola.

Incrociò le bracci scoccandogli un occhiata truce come ultimo ammonimento.

Come sempre non aveva la minima idea di cosa passasse nella mente di Rufy, ma se osava dire solo un'altra stronzata l’avrebbe strangolato all’ istante .

Rufy deglutì iniziando a ridacchiare nervosamente, si grattò la nuca piegando leggermente la testa di lato piegandogli gli angoli della bocca in un sorrisetto nervoso, come faceva sempre quando si sentiva in imbarazzo. Poi, con lo stesso tono di un bambino che confessa una marachella alla madre esordi:

- Okey, confesso avevo fame e mi serviva una scusa per mangiarmi una torta -

La reazione del altro fù facilmente intuibile.

Ace sgranò gli occhi, cadendo al indietro completamente allibito. Il primo impulso fù di picchiarlo di santa ragione, finchè non avesse compreso quanto trovasse stupide le sue idee, ma quando vide i suoi occhioni da cucciolo indifeso, alla fine, prevalse il suo lato più dolce. Quello che stranamente veniva fuori solo quando era con il suo fratellino-maledetto, stupido, adorabile moccioso, lo stava proprio facendo rammollire! – così si limitò ad assecondarlo.

Festeggiando il giorno di non San Valentino. Mangiandosi (ovviamente) metà della torta.





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