Legami di sangue

di Regina Acqua
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Ciao! Riprendo dopo tanto a scrivere,evviva!
.....che ne pensate dei lama? Non so che scrivervi qui...quindi....spazio alla storia!
Ptrotaginisti?I fratellastri Arthur e Peter!
Cosa gli accumuna?  Bhe sopracciglia a parte...


Non due non siamo e non saremo mai fratelli!-
La porta della camera di Arthur sbatté con violenza ,allontanando il piccolo Peter e lasciandolo solo nel corridoio con una mano  ancora a mezza’aria.
Nell’altra stringeva alcuni tasselli del puzzle che stava facendo da solo in salotto,e quello era un gioco complicato,una figura difficilissima ,un gigantesco veliero che solcava le cristalline acque spronato dal vento,con i gabbiani e gli schizzi più alti che affiancavano le vele.
Peter non faceva mai dei giochi difficili e se qualche volta ci provava si faceva sempre aiutare:la sua mamma era molto brava,e anche il suo nuovo fidanzato non se la cavava male. Loro si divertivano molto assieme e veder la sua mamma felice riempiva il piccolo cuoricino di Peter di gioia…tuttavia  il nuovo amico di mamma  aveva già alle spalle un matrimonio con due figli,più grandi di lui.
Peter non li  conosceva bene i  ma il grande gli aveva appena sbattuto la porta sul naso,da vero  antipatico
Artur aveva vent’anni e frequentava  una rinnovata università di Londra,suo padre, l’attuale patrigno di Peter, gli aveva proposto di trasferirsi da loro,per  diminuire la tratta scuola-casa che il giovane ogni giorno si sorbiva.   Inizialmente ad Arthur due ore di treno giornaliere erano sembrate una sciocchezza ma con il continuare delle settimane si era ricreduto e nonostante non provasse simpatia per il padre ,ingoiando tutto il suo orgoglio,accettò l’invito. Dalla sua bella città di provincia il giovane impacchettò  alcuni vestiti e i principali libri di testo per stabilirsi nella caotica  Londra ,lontano dalla cara madre e del suo gioviale fratellino Alfred ; a nessuno quella sistemazione andava a genio. Avere un estraneo in casa ,come può essere  il figlio del precedente matrimonio del marito non piaceva nemmeno alla  gioiosa , sempre allegra mamma di Peter e Arthur trovava quella donna troppo infantile.
Alfred aveva declassato suo fratello maggiore a semplice conoscente e la madre aveva visto nella sua partenza un proprio fallimento.
L’unico che trovava un po’ di positività in tutta quella matassa di relazioni era proprio il piccolo Peter che accolse con estrema gioia (probabilmente troppa)il nuovo arrivato,un fratello più grande gli avrebbe rallegrato i pomeriggi,giocando con lui e l’avrebbe potuto portare al parco ,tempo inglese permettendo ovvio. L ’avrebbe accompagnato al negozio di modellini che gli piaceva tanto e sarebbero andati assieme in edicola a comprare le figurine.
Tuttavia ad Arthur l’idea di avere un altro fratello piccolo non andava a genio e non voleva nemmeno sostituire il suo adorato Alfred con qualcuno,quindi tutti i tentativi di Peter erano vani ed irritanti. Anzi Arthur prese proprio ad odiare quegli inviti al parco e quei giochi così ogni qualvolta che Peter correva speranzoso verso la sua porta lui la chiudeva sbattendola,cercando di fargli capire quel’ antipatia necessaria fra fratellastri che il piccolo non sembrava avvertire.
Tsk che moccioso- commentò’ tristemente  Arthur fissando il legno della sua porta…
Forse poteva provare ad andare d’accordo con il piccolo Peter….forse
-Arthur fratellone! Guardiamo assieme un cartone?
E le prime note di una canzone si  diffusero per le stanze dell’appartamento
“Tutto qui é un bel paesino,
ogni dì qui non cambia mai.
É così che la gente vive:
con semplicità...
Bonjour! 
Bonjour… . Bonjour?? Bonjour! Quel maledetto bambino lo stava istigando a vedere un film francesizzato?Seriamente?
-STAI LONTANO DA ME MOCCIOSO ! Urlò disgustato e furioso il maggiore….
 


 




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