Titolo: nelle grinfie del peggior
nemico.
Fandom: Kuroshitsuji
Pairing: SebaWill
Rating: Giallo
Genere: Shounen-ai
Nelle grinfie del peggior
nemico
Per un demone non
esisteva nulla di più delizioso di un’anima umana,
soprattutto se quest’ultima avesse raggiunto quella deliziosa
maturazione, che si otteneva solo con il concludersi quel patto che li
aveva legati grazie a quel marchio impresso sul loro corpo.
Sebastian aveva sempre amato il sapore degli umani, era qualcosa di
sublime, che il suo palato non poteva fare a meno di adorare e
desiderare sempre di più, ma era certo che nessuna sarebbe
stata paragonabile a quella che aveva appena finito di divorare,
sentiva ancora la sua gustosità nella propria bocca. Era
certo che nessun altro spirito sarebbe stato paragonabile a una tale
bontà.
Per anni l’aveva desiderata e bramata e finalmente quel
giorno il suo scopo era giunto a termine e l’animo di Ciel
era diventato suo.
Poteva dire addio al mondo umano, lasciare quegli esseri tanto deboli
che pur di ottenere qualcosa erano capaci di barattare le proprie
essenze a esseri come lui rinunciando alla beatitudine, come aveva
fatto quel ragazzino che per vendicarsi gli si era venduto.
Qualcosa però non stava andando come previsto, per tempo
aveva atteso quell’istante e ora che era finalmente giunto,
provava una sensazione inaspettata. Una sua parte, talmente minuscola
di cui non aveva mai saputo l’esistenza fino a quel giorno,
desiderava rimanere in quel luogo per badare a quei ragazzi che senza
di lui sarebbero stati persi.
Non poteva credere che lui, un demone, si fosse legato a quegli
effimeri uomini, a quegli esseri che vivevano un’esistenza
troppo breve che era estremamente facile spezzare, bastava solo un
soffio di vento per spegnerli per l’eternità. Lui
si era affezionato a esseri tanto deboli e fragili e la cosa in qualche
modo lo faceva divertire, come se tutto quello fosse stata una di
quelle battute pensate solo per far sbellicare le risate di chi le
udiva. Ed egli stesso rideva, trovando quella situazione davvero
esilarante, come mai prima di allora era successo.
«Cosa ci trovi di così divertente?» Era
domanda piena di disprezzo e sdegno, come se avesse appena compiuto un
atto ignobile e immorale. Nessuno avrebbe potuto capire la sua natura,
nemmeno uno shinigami come quello che si trovava dietro di lui.
Immaginava che uno di loro sarebbe venuto, pronto a tutto pur di
fermarlo, ma non aveva la minima idea che fra tutti loro sarebbe venuto
proprio William, ma era arrivato tardi, l’anima di Ciel era
già nelle sue mani e non avrebbe potuto sottrargliela.
«Soddisfatto adesso?» Con quella domanda
l’altro non mascherò il disprezzo che provava
verso un essere tanto sporco e marcio.
Si voltò non potendo fare a meno d’incrociare le
sue iridi rosse a quelle verdi nascoste sotto quel paio di occhiali.
«Come potrei non esserlo?» Con un balzo si
avvicinò al punto esatto, dove lo shinigami era fermo,
impietrito, davanti a quello che gli era sicuramente sembrato un
orrore, mentre per qualcun altro era stato solamente la
normalità di una vita oscura e malevola.
Lo odiava, lo detestava più di qualsiasi altra cosa al mondo
e glielo dimostrava con quello sguardo fulminante, con cui sperava di
poter annientare quel dannato demone che sembrò ricambiare
quell’occhiata lanciandogli la stesse espressione.
«Voi demoni mi fate schifo!» Non era in grado di
mascherare il disgusto che provava, davvero quegli esseri gli facevano
venire la nausea, oltre a nutrire per loro un profondo e immenso odio.
Se avesse potuto, li avrebbe eliminati tutti con le proprie mani.
Desiderava salvare l’anima di quel povero ragazzino caduto
nelle grinfie di un essere malefico, se solo fosse stato dotato del
potere di tornare indietro nel tempo, avrebbe sicuramente assolto quel
giovane umano, impedendo all’altro di commettere un gesto
così disumano, qualcosa di talmente oscuro con cui aveva
sporcato un corpo candido e innocente.
Rimasero lì, a fissarsi, per quei minuti che sembravano
interminabili, quelle iridi dai colori tanto contrastanti,
così diversi, due tonalità che assieme non
sarebbero mai potute stare bene, grazie a quelle si lanciavano
un’ostilità totale, un odio che sentivano crescere
fin dentro le loro viscere e che fuoriusciva fuori dai loro bulbi
scontrandosi in una battaglia invisibile che nessuno a parte loro
avrebbe potuto percepire.
Si guaivano, fissi, senza distogliere le oro espressioni
l’una addossa all’altra, si scrutavano, come se
avessero tutta l’intenzione di schiacciarsi a vicenda con il
disprezzo reciproco che provavano per le razze opposte alle proprie,
un’avversione totale che crescente s’impadroniva
sempre di più dei loro spiriti.
Un sorriso malevolo si dipinse sul volto del demone, o così
sembrava allo Shinigami, in quel ghigno di Sebastian c’era
qualcosa di strano che in quel momento William non riuscì a
spiegarsi. Era un qualche strano sorriso minaccioso che andava ben
oltre la comune ostilità.
“Che intenzione ha?” si chiese il mietitore
osservando l’altro avvicinarsi al proprio viso.
Era paralizzato, bloccato da qualcosa che nemmeno lui riusciva a
comprendere, eppure quel sogghigno non auspicava nulla di buono, ma non
aveva la forza di scansarsi cadendo nelle grinfie del suo peggior
nemico che poggiò le sue labbra sulle proprie.
Com’era potuto accadere una cosa del genere?
Com’era possibile che si fosse fatto baciare da un tipo
simile? Era inammissibile, non avrebbe mai potuto accettare che le
labbra di quel demone si fossero appoggiate sulle proprie, gli sembrava
una cosa così assurda, era certo che quello fosse solamente
un incubo dal quale avrebbe voluto svegliarsi, o in fondo era quello
che sperava. Rimase impietrito, paralizzato, scioccato, non reagiva,
senza nemmeno avere la forza di attaccare quell’essere.
Il demone poggiò una mano sulla spalla di William, ridendo
con gusto e sussurrando al suo orecchio un «Ci
vediamo» per poi tornare alla villa Phantomive, dove quel
gruppo di ragazzi lo aspettavano attendendo il ritorno di quel
maggiordomo che ben presto sarebbe sparito dalle proprie vite.
NOTE
Quando
l’ispirazione arriva, bisogna coglierla al volo.
L’ha storia sì, è stata butta
giù alle 03:00 di notte, in un momento d’insonnia,
in cui penso alle storie da scrivere e in quell’istante la
storia era lì nella testa e l’unica cosa che
potevo fare era scriverla sul cellulare.
Ho passato tutta la giornata a correggerla e riscriverla,
perché buttate giù troppo superficialmente e nel
contesto stonavano di brutto.
Non sono troppo convita del finale, lo ammetto mi fa piuttosto schifo,
ma mi sono stancata di riscrivere la fan fiction.
Spero non siano troppo OOC
Il font usato per il titolo
https://elisadevelon.deviantart.com/art/Kuroshitsuji-Font-Kurayami-284428090
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