Just the touch of a hand

di M4RT1
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Oh me I fall in love with you every single day

And I just wanna tell you I am
["Thinking out loud" - Ed Sheeran]

L’oscurità intorno. Una coperta calda. La testa piegata in modo strano.

Newt aprì gli occhi, stanco.

― Alby? ― sussurrò, la voce che risuonava forte nel silenzio del Casale.

― Sì, Newt? ― rispose l’altro. Mosse un braccio fino a farlo riemergere dalla coperta. Era alla sinistra dell’amico, la maglia sottile che lasciava trasparire il calore della sua pelle.

― Io ti piaccio?

Se ci fosse stata più luce, probabilmente Alby avrebbe visto la pelle pallida dell’amico tingersi di rosa scuro. Avrebbe visto le sue mano torturare un lembo della coperta. Lo avrebbe visto abbassare lo sguardo e toccarsi i capelli. E, forse, avrebbe capito il senso di quella domanda.

― Certo che mi piaci, Pive ― rispose invece, cercando di riconoscere il profilo dell’altro nell’oscurità. ― Sei il mio migliore amico!

― Già ― sospirò Newt. Sorrise timidamente, cercando la mano dell’altro. Quando la trovò, strinse forte. C’era stato un periodo in cui i suoi muscoli erano più sviluppati e la sua mano riusciva a racchiudere completamente quella del Capo, ma da quando aveva smesso di fare il Velocista era tornato lo scricciolo di prima.

Il silenzio era rotto solo dal russare di un paio di Radurai, in giardino. Il vecchio divano su cui loro dormivano, invece, era al secondo piano del Casale – un sofà vecchio e polveroso che non usava mai nessuno. A Newt, però, piaceva. Gli piaceva accoccolarsi lì, una coperta addosso e i biscotti rubati a mensa; gli piaceva quando Alby, finiti i suoi interminabili doveri da Capo, lo raggiungeva e prendeva posto accanto a lui, le gambe divaricate e la testa sui palmi delle mani.
 
― Newt?
― Sì?

Silenzio.

― Dimmi, Alby.
― Io ti piaccio?

Silenzio, di nuovo.

― Credo di sì, Alby.
― Bene così. Buonanotte.
― Buonanotte, Alby.





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