Sul ponte

di Fujikofran
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Come una stella cadente sei passato nella mia vita. O, forse, eri tu quella stella cadente, grazie alla quale ho espresso il desiderio di essere felice insieme a te, che, quando hai varcato la soglia della mia casa, hai in un attimo trasformato la mia vita in una esplosione di gioia. Averti davanti ai miei occhi ogni volta che lo volessi era il dono più bello che potessi avere, fino a quel momento. Niente mi rendeva felice come te, come in un bellissimo sogno, il più bello dei sogni. 
Che però, col passare dei giorni, si è trasformato nel peggiore degli incubi, perchè tu non eri più quello di prima, perchè qualcosa non stava andando bene, perchè tu non stavi bene. E allora quell'incubo era sempre più forte ed io affannata, stanca e febbricitante cercavo di svegliarmi, ma non ci riuscivo. Poi mi sono destata, ma tu non c'eri più, la mia casa era vuota senza di te, piangevo ogni giorno, soffrivo, domandandomi se mai avessi vissuto davvero tutto questo. Poi ho guardato la tua cuccina, la lettiera, il tuo trasportino, le ciotole, i giochini e allora ho realizzato che non avevo sognato, ma avevo sul serio visto la stella cadente, che eri tu. Ora ho espresso un altro desiderio: che tu possa davvero riposare in pace, sul famoso Ponte dell'Arcobaleno, dove vanno tutti gli animali, spinti dall'amore di chi li ha amati tanto
Ispirata alla tua storia, mio piccolo Yul (6/08/2014-25/03/2015)
 




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