1.
L'intruso
"Beccato"
pensò Shikamaru " E adesso vediamo chi sei"
L'
intruso sembrò essersi accorto di essere stato catturato dal
Nara perchè esso cominciò ad avvertire un po' di
resistenza. "La tecnica del controllo dell' ombra è
riuscita" disse ad alta voce "Ora fatti vedere!"
Cominciò
ad avvicinarsi quando sentì un rumore. Un ronzio.
Si
girò appena in tempo per vedere uno sciame grigiastro che si
avventava su di lui. Sciolse la tecnica e schivò il colpo.
"Insetti... Possibile che..." si girò verso la zona dove
doveva essere l'intruso.
"Shino
sei tu?"
Un
paio di ore prima...
Era
mattino inoltrato a Konoha. Shikamaru aprì gli okki
pigramente.
Che
ora era? Si girò verso la sveglia. Le 10. Perfetto era in
anticipo.
Lo
sfiorò il pensiero di chiudere gli occhi e riaddormentarsi,
ma resistette. Oggi aveva un impegno. Erano mesi ormai che ogni giorno
durante l' allenamento qualcuno li spiava.
Lui
sembrava essere l' unico finora ad averlo notato.
Non
sapeva né chi fosse né cosa volesse, e finora era
stato molto abile nel non farsi scoprire.
Ma
un giorno fece un errore. Evidentemente distratto non si era accorto
del kunai che Choji aveva lanciato e fu allora che si accorse di lui.
Quel movimento lo aveva tradito. Decise di chiedere istruzioni a un
superiore. La vecchia Tsunade gli consigliò di essere
prudente: poteva non essere una semplice spia, ma a questo avrebbe
risposto l' interrogatorio. Lui doveva semplicemente catturarlo senza
coinvolgere gli altri, in fondo era il chunin del gruppo. Si
alzò dal letto. Era ora di chiudere la questione.
Prese
i primi vestiti che trovò, si legò i capelli e
prese il coprifronte con tutto l' equipaggiamento che pensava sarebbe
stato sufficiente per affrontare la situazione.
Uscì e si diresse tranquillamente verso il campo. Oggi gli
altri nn sarebbero venuti. Aveva chiesto se potevano prendersi un
giorno di riposo.
Ino aveva acclamato subito l'idea di Shikamaru come anche l' amico
rotondo. Asuma aveva accettato a fatica: non gli andava di sospendere
gli allenamenti, ma visto che per una volta era Shikamaru a chiederlo
accettò.
Oggi sarebbero stati soli. Ma questo lui non lo sapeva.
Inoltre non avrebbe avuto sospetti, infatti se l' avesse visto arrivare
prima avrebbe dato per scontato che gli altri dovevano ancora venire,
non sospettando la trappola.
Mentre pensava questo, si accorse di essere già arrivato ai
bordi del bosco.
Prese il solito sentiero con la solita flemma dirigendosi verso lo
spiazzo per l' allenamento. Appena arrivato si sdraiò sotto
un albero. Cominciò a concentrarsi.
Doveva individuare la sua posizione. Difficile. Era silenzioso e
immobile lì da qualche parte... Doveva trovarlo... Tutto a
un tratto sentì un suono.
Poteva essere pure immobile e silenzioso quanto gli pare, ma
cè una cosa che non aveva calcolato.
Al vento non si sfugge. Cercò di individuare meglio la sua
posizione ma da lì gli era impossibile. Quindi si
alzò in piedi e si diresse verso un tronco nello spiazzo per
sedersi.
L'intruso sapeva che avrebbe guardato le nuvole. Doveva sfruttare quel
secondo di tempo nella quale si aspettava avrebbe alzato la
testa per individuarlo. Alzò la testa, e cominciò
a scrutare la zona dove aveva udito rumori. Fu allora che vide un ombra
perfettamente appostata su di un albero e protetta dall'
oscurità degli alberi più grandi. Territorio
ideale per la cattura tramite il controllo dell' ombra.
Ma adesso si creava un nuovo problema... Come fare a utilizzare la
tecnica?
Per individuarlo si era dovuto esporre, ma se tornasse al punto di
inizio avrebbe di sicuro capito le sue intenzioni. O forse no?
Decise di tentare. Si alzò ancora una volta e si diresse
verso l' albero di prima.
Nessun rumore, nessun movimento sospetto. "Cosa gli salta in mente?
Dovrebbe aver capito il perchè mi sono spostato..."
pensò " In questo caso ci sn 3 opzioni... O ha capito tutto
e non ha intenzione di andarsene... O lo stò
sopravvalutando... Oppure nel peggiore dei casi è venuto qui
proprio per me..." rabbrividì al pensiero di uno scontro
diretto uno contro uno.
Ricordava ancora con estrema rabbia la battaglia contro Tayuya...
Non poteva non pensare che se nn fosse stato per Temari probabilmente
ci avrebbe lasciato la pelle.
Riaprì gli occhi. Doveva catturarlo. E così
iniziò. "Kagemane no jutstu" pensò il ragazzo
mentre l' ombra di chakra serpeggiava verso l' albero in questione. L'
ombra si estese su tutto l' albero per cercare la posizione esatta del
nemico, che trovò subito.
"Beccato". Pensò sorridendo.
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