Sky Island and clouds
Titolo:
Sky Island and clouds
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 568 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Roronoa
Zoro, Black-Leg Sanji
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità
sparse, What if?
Colourful Red: #09.
Tramonto
Tabella/Prompt: Cibo
› 01. Pasticcini
500
prompt per una
challenge: Prompt
n.406 › Fasciatura
100% prompt to write about them: Prompt n.92
› Vittoria
Slice of life challenge:
Prompt n.15 › Dolci
The season challenge: Primavera
› Cielo
ONE
PIECE ©
1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Un
momento di calma prima della partenza era quello che ci voleva, secondo
Sanji.
Pur essendo fasciato come una mummia da
capo a piedi - e ancora
malediceva quell'idiota di Eneru e i suoi dannatissimi fulmini -, il
cuoco aveva trovato particolarmente bello il restare a contemplare
ancora un po' quell'isola nel cielo, adesso che potevano godersela
senza preoccuparsi di possibili punizioni divine o inflazioni inventate
di sana pianta. Avevano faticato non poco per battere quel tipo e i
suoi scagnozzi: Skypea aveva quasi rischiato di sparire dalla faccia
della terra - o forse dalla faccia del cielo? -, loro per poco non
erano stati ridotti a tanti piratucoli carbonizzati e tutta la
popolazione celeste non era sprofondata verso il mare sottostante,
dunque un attimo di pace potevano anche prenderselo, accidenti. Non che
non fosse a sua volta desideroso di riprendere il viaggio e di
imbarcarsi verso la prossima avventura, ma avevano decisamente bisogno
di riprendere le forze.
Forse era stato a quel pensiero che,
contro ogni previsione,
Sanji si era seduto su una nuvola e si era messo a guardare di sotto,
per quanto non si vedesse assolutamente nulla ad un palmo dal naso.
Aveva persino preso una sigaretta e se l'era portata alle labbra senza
accenderla, grattandosi di tanto in tanto il petto completamente
nascosto dai bendaggi, che tiravano esageratamente. Accidenti, adesso
sì che capiva perché quello scemo di Zoro
cercasse
continuamente di tirarseli via.
«Che ci fai qui da solo,
cuoco?» gli venne chiesto
proprio da quest'ultimo, che l'aveva trovato grazie a chissà
quale miracolo. Nonostante tutto, però, Sanji sorrise,
scrollando semplicemente le spalle.
«Riflettevo»,
rispose tranquillo. «Chissà che ore sono
laggiù, eh?»
«Forse è il
tramonto», la buttò
lì Zoro, facendo spallucce prima di agitare distrattamente
una
mano dinanzi a sé, indicando un punto indefinito nel cielo.
«Lì tende al rosato, vedi? Quindi sarà
il
tramonto».
Sanji ridacchiò.
«Non ti facevo così esperto di cielo,
marimo».
«A furia di stare
quassù ho trovato un
passatempo», ironizzò in risposta lui,
adocchiandolo
appena con un mezzo sorriso. «Anche perché mi sta
venendo
fame, cuoco. Ma di cibo vero e consistente».
«Pensavo che i pasticcini di
Skypea ti piacessero»,
lo prese in giro, guadagnandoci unicamente uno sbuffo da parte dello
spadaccino, che si lasciò cadere sdraiato all'indietro.
«Non dire idiozie, ricciolo.
Persino le castagne sanno di nuvola».
«Appena torneremo a casa
preparerò a tutti voi un
pranzo coi fiocchi. Rufy sarà sicuramente
contento»,
asserì. «E potrei fare anche dei dolci per la mia
Nami-san», soggiunse
sognante, facendo sì che dalle labbra del Vice Capitano
scappasse una risata ilare.
«Prepara anche delle
caldarroste ed è affare
fatto», lo prese in giro, e Sanji, dopo aver sollevato un
sopracciglio, gli picchiettò un fianco con un piede.
«Sia chiaro, marimo... se lo
farò sarà solo
perché me lo chiederanno anche Nami-san e
Robin-chan»,
volle dirgli, per quanto fosse certo che, volente o nolente, quello
scemo sarebbe stato capace di farglielo fare comunque, magari
mettendosi in combutta con Rufy. Quei due avevano metodi di persuasione
davvero efficaci, quando ci si mettevano. «Non posso dire di
no a
due belle donne».
A quel dire Zoro ghignò,
osservandolo da quella posizione
prima di fargli cenno di avvicinarsi, rilassandosi solo quando, una
volta fatto, il cuoco si sdraiò accanto a lui, con lo
sguardo
puntato sulla restante porzione di cielo che si estendeva sopra di loro.
Senza aggiungere altro, Sanji decise di
godersi quel momento,
certo che sarebbe stato uno dei pochi che avrebbe potuto permettersi.
_Note inconcludenti dell'autrice
Come
si può vedere, si è tornati un bel po' indietro
riguardo
alle saghe. Qui addirittura si parla di Skypiea, quando di recente mi
sono concentrata solo e unicamente sui personaggi dopo i due anni;
però, visto che la saga di Dressrosa sta durante davvero
troppo
tempo e il brodo è talmente allungato che ormai sa di acqua,
ecco che si fa un bel tuffo nel passato ricordando la battaglia contro
Eneru.
Questa sarà l'ultima shot prima di Pasqua,
giacché poi
partirò per Roma e passerò lì un bel
paio di
giorni - probabile che torni per il sedici, ma devo ancora decidere -,
in particolar modo per presenziare al Romics nei panni del Colonnello
Mustang. Insomma, come al solito *lol*
Direi di chiuderla qui, adesso. Commenti e critiche, ovviamente, son
sempre accetti
A presto! ♥
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