Love Turns to Ashes

di xX__Eli_Sev__Xx
(/viewuser.php?uid=145454)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Love Turns To Ashes

XIV
Nuova direzione
 
 Entro in biblioteca camminando spedita. Spalanco la porta con tanta forza da far sobbalzare Maryse, che solleva la testa dalla scrivania e mi rivolge uno sguardo di rimprovero al quale nemmeno faccio caso.
 - Eleanor! - esclama.
 - Come hai potuto? - chiedo avanzando verso di lei.
 - Di cosa stai parlando? - domanda.
 - Di Jace! - dico - Come hai potuto cacciarlo? Questa è casa sua. Tu non hai il diritto di… -  protesto, ma lei mi interrompe.
 - Ho dovuto. -  replica.
 - Dovuto? -  chiedo di rimando  - Hai cacciato tuo figlio perché lo ritieni un traditore e adesso lui è nella Città Silente, prigioniero in una cella come un criminale! -
 Lei scatta in piedi.  - Che altro potevo fare? -  chiede  - Ho fatto ciò che l’Inquisitrice mi ha ordinato. -  spiega.
 Le sue parole sembrano non avere senso. Jace è suo figlio. O almeno, lo considera tale. Allora perché non gli crede? Perché lo ha accusato di essere in combutta con Valentine? Che cosa le passa per la testa?
 - Tu sei la direttrice dell’Istituto, ora. -  affermo  - Avresti dovuto spiegarle che Jace… -
 - Ho difeso il difendibile. -  mi dice e io le rivolgo uno sguardo carico d’odio  - Jace è un sospettato. -  aggiunge con un tono che non ammette repliche.
 Io scuoto il capo.
 - Mi dispiace, Eleanor. -  sussurra abbassando lo sguardo  - Anche io voglio bene a Jace. Dopo che l’avranno interrogato con la Spada ne sapremo di più. -
 La spada? Vogliono interrogarlo con la spada? Sarà una tortura. Alla fine annuisco, consapevole che discutere è inutile e, senza salutare, esco.
 Come accidenti hanno fatto a mettere Maryse a capo dell’Istituto? Voglio bene a Alec e Isabelle, ma non posso credere che dopo essere stati esiliati in quanto traditori, lei e Robert possano ricoprire una carica così importante. 
 
 Il giorno seguente veniamo a sapere che i Fratelli Silente sono stati uccisi da Valentine.
Riuscito a penetrare nella Città Silente, ha rubato la Spada dell’Anima e se n’è andato lasciandosi dietro i cadaveri dei poveri Fratelli Silenti che erano stati colti di sorpresa, troppo per riuscire a reagire o tentare di fermarlo.
 Tutto ciò deve avere a che fare con le misteriose morti avvenute poco tempo fa. Sono stati trovati uccisi una Fata e uno Stregone e so che non è niente di buono. Soprattutto perché adesso Valentine ha due dei tre Strumenti Mortali.
 
 Busso alla porta dell’appartamento di Magnus, seguita da Tom e da Henry.
 Lo Stregone ci apre la porta e ci rivolge un sorriso.
 - Ciao, Magnus. -
 - Ciao, Ellie. -  dice e mi scocca un bacio sulla guancia  - Ragazzi. -  li saluta.
 Loro sollevano un mano e lui si fa da parte per farci entrare. Sul divano c’è Alec. Adesso tutti sanno, a parte Robert e Maryse, che ha una relazione con Magnus. Mi ritengo complice in questa cosa, soprattutto perché sono stata io a farglielo conoscere.
 - Ciao, Alec. -  lo saluto e lui mi sorride.
 - Siete qui per vedere Jace? -  mi chiede lo Stregone.
 Annuiamo e lui ci indica una delle porte.
 - Grazie. -  rispondo.
 Quando entriamo troviamo Jace sdraiato sul letto intento ad osservare il soffitto.
 - Ciao, Jace. -  lo salutiamo in coro e lui si mette a sedere.
 - Salve a voi. -  dice sorridendo.
 Henry si siede sulla scrivania in legno lasciando penzolare le gambe.  - Come va la tua prigionia, criminale? -  domanda scherzoso.
 L’altro ride.  - Sono confinato qui con Magnus Bane, vedi un po’ tu. -
 - Non puoi uscire da questa stanza? -  domanda Tom.
 Lui scuote il capo  - Certo che posso. -
 - Allora perché te ne stai rinchiuso qui dentro? -  intervengo io.
 - Be’, assistere allo scambio di effusioni tra il mio parabatai e Magnus non è la mia massima aspirazione. -
 Io rido.  - Mi sembra giusto. -
 Tutti ridono e poi il silenzio cala sulla stanza.
 - Novità dall’Istituto? -  chiede Jace, rompendo il silenzio.
 - Nessuna. -  risponde Henry scendendo dalla scrivania e avvicinandosi alla finestra.
 - Fantastico. -  si lascia sfuggire e torna a sdraiarsi.
 - Vedrai che tutto si risolverà. -  aggiungo e lui annuisce.
 Dopo un’ora, io, Tom e Henry usciamo salutando Jace, Alec e il padrone di casa.
 
ANGOLO DEL MOSTRICIATTOLO CHE SCRIVE
Ciao a tutti! Mi scuso per il ritardo e per essermi fatta attendere, ma con l’università non si è più padroni del proprio tempo!
Comunque eccomi qua con il nuovo capitolo, anche se ovviamente è di passaggio, quindi molto breve e rapido.
Spero comunque che vi piaccia! :)
A Lunedì con il prossimo, Eli
 
 
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3075372