Love Turns To Ashes
XIV
Nuova direzione
Entro in biblioteca camminando spedita. Spalanco la porta con tanta forza da far sobbalzare Maryse, che solleva la testa dalla scrivania e mi rivolge uno sguardo di rimprovero al quale nemmeno faccio caso.
- Eleanor! - esclama.
- Come hai potuto? - chiedo avanzando verso di lei.
- Di cosa stai parlando? - domanda.
- Di Jace! - dico - Come hai potuto cacciarlo? Questa è casa sua. Tu non hai il diritto di… - protesto, ma lei mi interrompe.
- Ho dovuto. - replica.
- Dovuto? - chiedo di rimando - Hai cacciato tuo figlio perché lo ritieni un traditore e adesso lui è nella Città Silente, prigioniero in una cella come un criminale! -
Lei scatta in piedi. - Che altro potevo fare? - chiede - Ho fatto ciò che l’Inquisitrice mi ha ordinato. - spiega.
Le sue parole sembrano non avere senso. Jace è suo figlio. O almeno, lo considera tale. Allora perché non gli crede? Perché lo ha accusato di essere in combutta con Valentine? Che cosa le passa per la testa?
- Tu sei la direttrice dell’Istituto, ora. - affermo - Avresti dovuto spiegarle che Jace… -
- Ho difeso il difendibile. - mi dice e io le rivolgo uno sguardo carico d’odio - Jace è un sospettato. - aggiunge con un tono che non ammette repliche.
Io scuoto il capo.
- Mi dispiace, Eleanor. - sussurra abbassando lo sguardo - Anche io voglio bene a Jace. Dopo che l’avranno interrogato con la Spada ne sapremo di più. -
La spada? Vogliono interrogarlo con la spada? Sarà una tortura. Alla fine annuisco, consapevole che discutere è inutile e, senza salutare, esco.
Come accidenti hanno fatto a mettere Maryse a capo dell’Istituto? Voglio bene a Alec e Isabelle, ma non posso credere che dopo essere stati esiliati in quanto traditori, lei e Robert possano ricoprire una carica così importante.
Il giorno seguente veniamo a sapere che i Fratelli Silente sono stati uccisi da Valentine.
Riuscito a penetrare nella Città Silente, ha rubato la Spada dell’Anima e se n’è andato lasciandosi dietro i cadaveri dei poveri Fratelli Silenti che erano stati colti di sorpresa, troppo per riuscire a reagire o tentare di fermarlo.
Tutto ciò deve avere a che fare con le misteriose morti avvenute poco tempo fa. Sono stati trovati uccisi una Fata e uno Stregone e so che non è niente di buono. Soprattutto perché adesso Valentine ha due dei tre Strumenti Mortali.
Busso alla porta dell’appartamento di Magnus, seguita da Tom e da Henry.
Lo Stregone ci apre la porta e ci rivolge un sorriso.
- Ciao, Magnus. -
- Ciao, Ellie. - dice e mi scocca un bacio sulla guancia - Ragazzi. - li saluta.
Loro sollevano un mano e lui si fa da parte per farci entrare. Sul divano c’è Alec. Adesso tutti sanno, a parte Robert e Maryse, che ha una relazione con Magnus. Mi ritengo complice in questa cosa, soprattutto perché sono stata io a farglielo conoscere.
- Ciao, Alec. - lo saluto e lui mi sorride.
- Siete qui per vedere Jace? - mi chiede lo Stregone.
Annuiamo e lui ci indica una delle porte.
- Grazie. - rispondo.
Quando entriamo troviamo Jace sdraiato sul letto intento ad osservare il soffitto.
- Ciao, Jace. - lo salutiamo in coro e lui si mette a sedere.
- Salve a voi. - dice sorridendo.
Henry si siede sulla scrivania in legno lasciando penzolare le gambe. - Come va la tua prigionia, criminale? - domanda scherzoso.
L’altro ride. - Sono confinato qui con Magnus Bane, vedi un po’ tu. -
- Non puoi uscire da questa stanza? - domanda Tom.
Lui scuote il capo - Certo che posso. -
- Allora perché te ne stai rinchiuso qui dentro? - intervengo io.
- Be’, assistere allo scambio di effusioni tra il mio parabatai e Magnus non è la mia massima aspirazione. -
Io rido. - Mi sembra giusto. -
Tutti ridono e poi il silenzio cala sulla stanza.
- Novità dall’Istituto? - chiede Jace, rompendo il silenzio.
- Nessuna. - risponde Henry scendendo dalla scrivania e avvicinandosi alla finestra.
- Fantastico. - si lascia sfuggire e torna a sdraiarsi.
- Vedrai che tutto si risolverà. - aggiungo e lui annuisce.
Dopo un’ora, io, Tom e Henry usciamo salutando Jace, Alec e il padrone di casa.
ANGOLO DEL MOSTRICIATTOLO CHE SCRIVE
Ciao a tutti! Mi scuso per il ritardo e per essermi fatta attendere, ma con l’università non si è più padroni del proprio tempo!
Comunque eccomi qua con il nuovo capitolo, anche se ovviamente è di passaggio, quindi molto breve e rapido.
Spero comunque che vi piaccia! :)
A Lunedì con il prossimo, Eli
|