Josephine

di Fen Jupiterspider
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Josephine


Prologo
 


La moquette rosso scuro arde sotto le mie dita bollenti.
Non mi era mai stato così difficile formulare un discorso; le parole infine erano uscite da sole, incontrollate. Lancio un'occhiata alla mia destra, aspetto una reazione, un espressione...
Lui ha lo sguardo basso, le mani tra i folti capelli bruni.
La biblioteca è silenziosa, non ci sono suoni nell'aria, solo l'insistente ripetersi dei nostri respiri irregolari; mi assorda.
Deve dire qualcosa, deve! Almeno un verso, una sillaba, il silenzio è insopportabile. Mi rendo conto che la situazione va oltre ciò che posso sostenere; mi alzo e mi dirigo verso la porta. Non ho intenzione di voltarmi e verificare l'espressione sul suo viso, non lo farò.
In un istante mi trovo nel corridoio dell'università; si sente l'eco dei passi frenetici di qualche studente non lontano da lì.
Chiudo gli occhi. So cosa sta per accadere, è un po' come se lo avessi già vissuto, sperimentato. Mi fa paura.
Riapro la porta della biblioteca dirigendo istintivamente lo sguardo verso la mia postazione di poco prima. Non c'è nessuno sul pavimento.
Inizio a guardarmi intorno ma la stanza sembra deserta. Ad un certo punto noto il dettaglio che mi rende più chiara la situazione.
Mi avvicino lentamente alla finestra; è aperta.
Il vento fa improvvisamente volare via dei fogli che erano impilati su una scrivania e svolazzare una tenda; anche lui sembra essersi appena reso conto di quanto accaduto.
Do un'ultima occhiata intorno alla stanza vuota.
Capisco.




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