Il destino e le sue carte

di Vivian Gerardi
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Angolo autore:
Prima di leggere la mia ----- ho bisogno di chiedervi un favore...
Vai su 'Aggiungi personaggi ' e voti ' KiddxNojiko ' mancano ancora un po di voti, ma sarai anche tu a contribuire alla diffusione di questa bellissima coppia.
Grazie a tutti voi.
Inoltre ognuno di noi vorrebbe un posto tranquillo dove poter parlare, dove poter confidarsi o esprimere le proprie idee.
Fortunatamente, esiste e si chiama 'onepiece-fanfiction&images' e non è un semplice forum.
È una famiglia, creata come rifugio per gli amanti di one piece, di qualsiasi credo.
Perché non importa se shippi le het o lo yaoi siamo aperti a ogni teoria, a ogni personaggio e a ogni coppia.
Iscriviti e presentati. Ascoltiamo tutti, nel forun convicono LuNami, ZoNani, ZoSan, ZoRobin e molto altro ancora.
Ci vogliamo bene perché grazie a questo manga ci siamo conosciuti.
Grazie a One Piece abbiamo conosciuto l'amicizia, l'amore, la rabbia e il dolore.
Allora cosa aspetti?!
Vieni a visitare questa strana famiglia e fanne parte.
Scoprirai un nuovo mondo.


Era in quel bar sola, incazzata e sola.
Quell'idiota di sua sorella le aveva dato buca.
*Zoro si è perso, scusami*
Le aveva mandato il messaggio mezz'ora prima che si dovevano incontrare ma lei era già li.
*La prossima volta invece di far zozzerie indicagli la strada* le aveva risposto mentre assaporava il suo Daiquiri.
Finì il drink, pagò e se ne andò, quando si scontrò un una massa di muscoli.
"Stai attento, imbecille!"
Ed era scappata via.
Sapeva fin troppo bene che non era il caso di insultare un uomo, ubriaco e pieno di sé.
Era successo ad Arlong Park quando aveva insultato insieme a Nami il loro viscido capo.
Quella sera però ad aiutarla c'era Zoro e i suoi amici Rufy, Sanji e Usopp.
Quindi si infilò velocemente il cappotto e uscì dal locale.
"Ragazzina? Incoscente ragazzina?"
Di certo non parlava con lei, lei era una donna, una donna tosta.
Velocizzò i passi per esser tranquilla, ma i tacchi non l'aiutavano per niente.
Quando un mano le prese il braccio e lei di risposta tirò un pugno alla figura estranea.
"Ma che cazzo? Sei idiota?"
Lo guardò attentamente, non poteva crederci.
"Prima mi vieni addosso, mi dai dell'imbecille e mi tiri un pugno?"
Eustass Kidd era stato suo compagno di superiori ma poi si erano persi di vista, era stato il miglior sesso della sua vita.
L'avevano fatto ovunque.
Persino nel corridoio della palestra durante l'assemblea d'istituto.
Nessuno provava a contraddirlo, nessuno apparte lei.
"Ora vado, ci vediamo da te più tardi."
Non era una domanda era chiaro.
"Mi sculaccerai?"
Sorrise maliziosa.
"Ovviamente."
Si salutarono i due coi boati degli amici di lui.




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