Come per i racconti precedenti vi invito caldamente ad ascoltare la canzone che mi ha dato l'ispirazione. Si
tratta della canzone che rappresenterá la Norvegia all'Eurovision Song Contest 2015, é una ballad che mi ha
colpito da quando l'ho ascoltata alla selezione nazionale norvegese (il norsk melodi grand prix). ora vi lascio al
racconto e spero vi piaccia
A monster like me
Una stanza buia. Niente finestre ne mobili, solo le quattro mura e due persone appoggiate alle pareti. Si sente
solo il rumore dei respiri irregolari causati da un pianto trattenuto. La lontananza fra i due é di appena un
paio di metri, ma in questo momento sembra di milioni di anni luce. I due si conoscono benissimo: hanno
abitato nella stessa casa, hanno condiviso una camera e dormito nello stesso letto. La loro storia d'amore era
tutto per loro, era veramente il senso della loro vita, era sinceramente il sentimento che muoveva il loro
mondo, era realmente l'unica fonte di forza per i due ragazzi. Si conoscevano fin da piccini, giocavano insieme
nel parco davanti a casa loro, si aiutavano con i compiti piú difficili, uscivano con la stessa compagnia di amici,
frequentavano la stessa universitá e alla fine quasi per gioco si erano dichiarati l'uno all'altra.
Probabilmente se qualcuno gli avesse chiesto il momento piú bello della loro vita, entrambi avrebbero
risposto raccontando della loro prima notte d'amore. Non avevano certo aspettato le loro nozze, anzi l'idea di
sposarsi era una lontano pensiero, ma dopo una serata passata a guardare film romantici, una vita passata
l'una accanto all'altro i due avevano pochi segreti. Per entrambi fu la prima volta, per entrambi fu l'apice della
relazione, l'apoteosi dell'amore che provavano, il culmine della loro intera vita. Uniti sia fisicamente che
sentimentalmente, due metá della stessa anima, due parti di un unico essere, questo é ció che sentirono e che
volevano sentire per il resto della vita. Arrivati a godere fino in fondo dei due corpi, il loro piacere non cessó, i
due non avevano intenzione di perdere quel momento di intimitá e si fecero quelle che comunemente
vengono chiamate "coccole post-sesso" ma che per loro era un momento integrante dell'atto. Lo consirderavano
come un secondo orgasmo, dopo quello passionale cercavano quello affettivo. Si toccavano, si accarezzavano ,
si abbracciavano, si baciavano, sentivano l'uno il cuore dell'altra e poi facevano passare sguardi di puro
sentimento sul corpo dell'altro. Lui giocava con i fluenti capelli color rame di lei e lei stretta fra le braccia di
lui lasciava leggeri baci sul petto che si muoveva a ritmo accelerato.
La vita loro vita era la favola d'amore che tutti vorremo avere, la gente li vedeva cosí affiatati e non faceva
altro che pensare a quanto fossero perfetti insieme, i giovani che passavano sognavano di avere un futuro
come il loro, gli anziani rimpiangevano di non essersi goduti cosí tanto l'amore.
Tutti si chiedevano perché i due non si sposassero, gli amici insistevano perché facessero il grande passo, il
loro amore non poteva che migliorare con il matrimonio. Fu una amica della donna, ormai convinta che
dovesse fare la rossa il primo passo, a metterle la pulce nell'orecchio. Se lui non voleva decidersi a chiederle di
sposarla, lo avrebbe fatto lei. Cosí un giorno di autunno, disse all'amato di sedersi con lei vicino al camino, lui
si sedette senza immaginare cosa sarebbe successo. Dopo un discorso sul sentimento che provava per l'uomo,
fece la fatidica domanda porgendo una fede all'amato, gli occhi di lei erano illuminati di speranza ma lui non
poté che spegnere quella luce. Spiegó alla sua amata che il sentimento che provava per lei era tutto ció che
contava nella sua vita e che tutto il suo mondo girava intorno a lei. Peró come in ogni storia d'amore reale
c'era un MA, questo MA dipendeva dal fatto che nella sua giovinezza aveva fatto degli errori e doveva ancora
pagare per quegli errori. inizialmente pensava di costituirsi alle forze dell'ordine il giorno stesso del misfatto,
ma proprio quel giorno si erano dichiarati e che non avrebbe mai perso nemmeno un secondo del suo tempo
in prigione lontano da lei. Se si fossero sposati, il suo nome completo sarebbe finito direttamente su registri
governativi che lo avrebbero rintracciato. Il suo intento non era quello di scappare dalla giustizia, non era
questo il punto, il fatto é che non poteva né voleva perdersi anche solo dei secondi di vita che avrebbe potuto
trascorrere con lei.
La donna si trovava di colpo a non sapere con chi aveva condiviso buona parte della sua vita, non sapeva piú
con chi aveva fatto le prime esperienze né con chi si sarebbe voluta sposare. L'unico pilastro, l'unico faro,
l'unica isola sicura nella sua vita tempestosa, erano tutte bugie, solo bugie o veritá mai rivelate.
Decise di trasferirsi in un'altra parte della cittá, prendendo con sé quel poco che le serviva, voleva una pausa
dallo sconosciuto che aveva amato per anni.
Dopo appena un giorno le arrivó un messaggio al cellulare, diceva poche parole "Mi vado a costituire, ti amo
ma hai bisogno di un principe e non di un mostro." Non sapeva bene come rispondere, ma decise di seguire il
suo cuore e correre fino alla stazione di polizia, arrivare lá con il fiatone per scoprire che il proprio amato é in
cella in isolamento. Non poteva lasciar buttare all'aria anni interi di passioni provate, cosí impulsivamente
confessó di essere una complice del criminale, la polizia la rinchiuse nella buia cella in cui si trovava la sua
anima gemella.
É cosí che ora si trovano in una piccola cella buia, lui si é accorto che lei sta trattenendo le sue emozioni cosí la
abbraccia cingendole la vita, stringendola a sé, per darle conforto.
Forse questa non é piú la vitá da favola che tutti invidiavano, ma almeno i due sono insieme ed é questo, solo
questo, che conta
*A Monster Like Me,Mørland & Debrah Scarlett* https://www.youtube.com/watch?v=U1td70yaoS8 |