Ancora una volta,
le tue labbra di velluto
baceranno l'arida terra,
Madre in morìa.
Ancora una volta,
artigli di fuoco
lambiranno prepotenti
il tuo corpo marcio, sfinito.
Giaciglio di spine
abbraccerà desideri
ardenti celati dalla gelida
morsa della notte bugiarda.
E tu, ragazzo,
con quale decenza
lasceresti mai sfiorire
questa splendida rosa?
|