challenges

di Dorobestiola
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Sale.
Naruko è sale, morbidezza. Le braccia intorno al suo collo, il sudore che scende in rivoli lungo le scapole e le guance ancora arrossate dall'allenamento, più questo calore nuovo. Stringe la presa sulla sua vita, sollevandolo appena da terra, e anche se non può vederlo sa (in modo nebuloso, distante) che sta muovendo le punte dei piedi come cercando terra.
Imaizumi non cede, tuttavia. Sebbene abbia già il respiro corto, sebbene il sellino che preme contro la schiena sia fastidioso, ha deciso di non perdere questa sfida.
E infatti è il rosso il primo a staccarsi, annaspando in cerca d'aria, e si allontana con un piccolo balzo tornando a posare i piedi a terra.
«Be- bella giocata» esala, e suona quasi stralunato, come se ancora l'ossigeno non raggiungesse i suoi polmoni. Il moro osserva il suo petto alzarsi e abbassarsi furiosamente, e sussulta quando la sua voce gli accarezza nuovamente le orecchie «testa calda.»
Imaizumi non replica.
E quando Naruko fa un passo avanti, coprendo la breve distanza che li separa, capisce che è infinitamente meglio giocare d'anticipo.




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