Crollerai a casa

di fwrgjiwrjnfre
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Piangere.
Voleva solo piangere. Smettere di fingere. Fingere d'essere forte. Intoccabile. Indifferente. Per una volta, una dannatissima volta, desiderava mostrarsi per quel che era realmente: una bambina troppo insicura per un mondo fatto di cattiveria; una bambina che, seppur di puro non aveva niente, troppo innocente per quell'Atomo Opaco Del Male.
Voleva sbarazzarsi di tutto ciò che la circondava: padri sgarbati, madri incontentabili, fratelli fastidiosi, amiche traditrici, mondi crudeli; perchè nonostante le ripetessero continuamente che la vita fosse preziosa, stupenda in ogni suo aspetto, lei desiderava non averla ricevuta.
Desiderava non esistere, ma per quanto pregasse, ancora non sapeva chi, di far cessare la sua esistenza, questi non la ascoltava,restava sordo alle sue richieste. Sembrava quasi uno squallido gioco infantile, quel "Vuoi questo? Non te lo do!". Non potè trattenere quel pensiero.
Aprì gli occhi, si guardò allo specchio, il trucco non era sbavato e gli occhi, leggermente lucidi di un pianto non consumato, le conferivano un espressione dolce, delicata, debole. Inspirò fortemente, le parve quasi di inghiottire tutta l'aria della stanza, e uscì dal bagno mentre nella mente risuonava un eco lontano, le cui parole erano però ben comprensibili:"Sorridi. Sii convincente. Crollerai a casa".




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