Capitan Harlock-L'arpa

di Fujikofran
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Le mie note sono il frutto del parto dei miei sentimenti, quelli che provo per la vita alla quale sono attaccata. Non è un attaccamento egoistico, ma un prolungamento della mia devozione per te, Harlock, e per tutti coloro che viaggiano sulla nostra nave, che è il vostro strumento di viaggio, che è la mia casa, da qualche tempo.

Suona, arpa, che spremi il mio cuore,
Suona arpa, che diffonde il mio amore.

Nei giorni bui ogni nota è il tocco di un barlume immediato, ma potente, che soffia tra le corde toccate dalle mie dita, deboli fuori e forti dentro, mentre immagino di sfiorare te, Harlock, solo per dirti “grazie” per tutto quello che ogni giorno tu fai per me, per noi, per non far finire tutto, per non far iniziare ciò che non vorremmo iniziasse.

Suona arpa, che allontani la paura, 
Suona arpa, perché la vita è dura.

Quando il calice del tuo bicchiere è vuoto, sono pronta a riempirtelo, così come vorrei smettere di frenarmi dal colmare la tua solitudine, quando per te i miei gesti sono immensi, mentre per me sembrano poca cosa. Io ti ringrazio, per quello che sei, per il tuo occhio nel quale si riflette la mia essenza e il desiderio di non lasciarti mai.

Suona arpa, il cui suono è gentile,
Suona arpa, in un giorno d’aprile.




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