Quel che resta del giorno

di Myntha
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-Annie

Conchiglie rotte

1#- Scogli abbandonati

Allo specchio non ti rivedi più. Ti sembra tutto così vuoto, tutto così spento, che non vale più la pena fare niente. Passi le giornate sulla spiaggia, sotto il sole cocente che ti impregna sulla pelle la salsedine. Guardi il tuo riflesso nell’acqua cercando di capire quel che ti sfugge, un pesciolino che velocemente guizza via lasciandoti stordita, imbambolata nel groviglio dei tuoi pensieri.

Gli altri non ti capiscono, ti osservano lontani, con pietà. Ripensando alla ragazza allegra che una volta viveva nel tuo corpo e risplendeva attraverso due occhi verde mare, ma che adesso sono scuri come scogli.

 

 

2#- Nodi intrecciati

 

Quando Finnick si siede sulla battigia accanto a te la mente non cerca più di raggiungere un pensiero sfuggente. E la confusione che di solito vi presiede lascia il posto ad una inaspettata tranquillità, ricordandoti il mare che si calma dopo la burrasca.

- Il metodo migliore per non pensare è fare nodi – afferma lui convinto.

Ti sfiora le mani e guida passo per passo ogni tuo movimento, sorridendo quando lo guardi confusa, chiedendogli in un muto silenzio il perché di tutto questo. Poi lui ferma il nodo facendolo passare attraverso il foro di una conchiglia e te lo porge, baciandoti la mano.

- Per ricordarti di me durante il Tour della Vittoria.-

 

 

3#- Ricordi di carta

 

Riposi la foto al suo posto, sopra al camino, accanto a quella del matrimonio. L’immagine di voi due sulla spiaggia, uno accanto all’altro, ti ha riportato a quel pomeriggio di tanti anni fa. Avresti voluto rimanere lì. È per questo che invidi le foto, loro non cambiano mai, sono per sempre. Per sempre. Come ti aveva promesso Finnick. Dopo che hai saputo quello che era successo hai delirato per giorni, non avevi una crisi così forte dagli ultimi Hunger Games. Hai anche desiderato di raggiungerlo, ma non potevi.

Dovevi essere forte perché in quel momento c’era qualcuno che aveva più bisogno di te.

 

 

4#- Il dolceamaro del lieto fine

 

Guardi il piccolo giocare e ti sorprendi di come sia passato in fretta il tempo. Ormai ha quattro anni, ed è la copia in miniatura di Finnick, Katniss te lo dice sempre, ogni volta che le spedisci le foto.

Certe volte è incredibile quanto i figli possano ricordare i genitori. Ha persino il suo sorriso e la sua allegria, da grande sarà un rubacuori come il padre. C’è solo una cosa che ha preso da te, gli occhi. Verde mare come quelli di un tempo, che ritornavano ogni volta che c’era Finnick con te, ma che ora sono più simili a delle conchiglie rotte.

 

 





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