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2° Capitolo-Martedì: Appuntamento…con sorpresa
“Accidenti, come piove.” Disse Sakura, correndo a perdifiato verso la sua classe.
“Buongiorno professor Kakashi. Mi scusi per il ritardo.”
“Non importa, anch’io sono arrivato adesso. Su accomodati.”
Una volta entrata in classe, la
rosa si mise seduta vicino ad Ino, e tirò fuori dalla sua borsa
la Smemo, l’astuccio e il libro di Italiano.
“Già alle prese con i libri?”
“La cultura è una
cosa che cresce con la civiltà umana, e quindi va studiata con
rigore ogni giorno, tutti i giorni, perché c’è
sempre qualche cosa da imparare.”
“Sì, bla bla bla
bla, sempre le solite cose. Goditela un pochettino la vita, mica ti
chiedo di uscire tutti i giorni, almeno andare al cinema, a cena
fuori…”
“Con questo tempaccio? Neanche morta.”
“Almeno giurami, che non ti metterai sui libri anche stasera, ti prego.”
Sakura si girò verso di lei, e dopo averle sorriso disse:
“Sì, anche oggi maratona di studio.”
“Che pizzaaaaaa…ufff.”
Quanto era brava a dire le bugie eh?
Infatti il giorno prima la ragazza si era messa d’accordo con Sasuke, per uscire insieme.
Tempo permettendo, ovvio.
Naturalmente Sakura per conquistare il ragazzo, doveva essere il più carina possibile, e soprattutto presentabile.
Finite le lezioni, si
precipitò a casa sua completamente zuppa fradicia, e dopo
essersi fatta una bella doccia rinfrescante, si mise davanti allo
specchio.
“(Devo tirare fuori la
gnocca che è in me.) Allora vediamo…questo? No. Mi fa
troppo grassa. Questo? No. Mi fa troppo magra. Questo? Mmh, no. Mi
fa…mi fa…schifo.”
Cominciò a rovistare
nell’armadio in cerca di qualcosa da mettersi, ma gli unici
abbigliamenti che Sakura aveva, erano da secchiona.
“Uffaaaaaaaaaaaaa non so che fare.”
“Tutto bene tesoro? Ti sento lamentare dal piano di sotto!”
“Ehm si si tutto a posto. Tranquilla mamma.” Disse abbozzando un sorriso.
“Ok. A proposito, con chi esci oggi?”
“E tu cosa ne sai?”
“Non credo che tu abbia
tirato fuori tutti i tuoi vestiti, solo per fare una sfilata di moda.
Di solito indossi sempre le stesse cose.”
“Ah ah ah…non ti posso proprio nascondere niente, eh?”
“allora? Chi è? È un ragazzo?”
A sentire la parola ragazzo, Sakura divenne completamente rossa in viso.
“Beccata eh?”
“Ehm…”
“Ho capito. E’ la prima volta che esci con un ragazzo, e non sai come presentarti. Dico bene?”
“(Ma come cavolo fa?
Cioè, o ha una palla di vetro nel cervello, che riesce a
prevedere tutto oppure…Ma che penso. Le sa, semplicemente
perché queste cose le ha passate anche lei.)”
Senza obbiettare, Sakura si mise
seduta di fronte allo specchio come per dire ‘pensaci tu’,
e la mamma afferrò al volo il concetto.
“Allora, innanzitutto via tutti questi trucchi, che non servono a niente.”
“E allora che mi metto?”
“Aspetta, per prima cosa
purifichiamo il viso. Con una spugna bagnata lo lucidiamo per
bene…ecco…così. Poi passiamo un po’ di crema
sotto gli occhi per le occhiaie…e massaggiamo ben, in modo
così da rilassare la pelle.”
“…”
“Adesso viene il bello. Un
piccolo tocco di lucidalabbra rosa, giusto per dare forma e lucentezza
alle labbra. Poi un po’ di fondo tinta per nascondere le
imperfezioni…giusto poco. Le ciglia le lasciamo così come
sono, non hanno bisogno di ritocchi. E per finire, un po’ di
profumo sul collo e dietro le orecchie. Perfetto, guardati.”
“(Non ci posso credere.
Sono…magnifica. E il tutto senza trucchi pesanti. Eh si, la
mamma è una vera maga del make-up.)” Pensò la
ragazza, sorridendo.
“Ai primi appuntamenti
bisogna sempre presentarsi con naturalezza, quindi è bene non
esagerare con il trucco.”
“E per i vestiti?”
“Avevo pensato anche a questo. Tieni, indossalo.”
Dopo qualche minuto, la rosa si presentò in cucina, dove la madre si era ritirata per lavare i piatti.
“Mamma. Come sto?”
“Sei splendida tesoro.”
E in effetti aveva ragione. Stava davvero bene.
Aveva indosso una maglietta
rossa che gli lasciava scoperte le spalle, mentre sulle braccia,
c’erano delle maniche separate che gli lasciavano nude le dita
delle mani.
Sotto una minigonna non tanto mini e delle calze nere semi-trasparenti.
PEEEEE PEEEEE
“Mh? Sbaglio o è il tuo amico?”
“Sì, è lui.”
“…”
“Ok io vado mamma. Grazie ancora.”
“Di niente. Mi raccomando divertitevi.”
“Tranquilla, ci divertiremo di sicuro. Ciao ciao.” Disse prendendo la borsetta e uscendo fuori.
Senza che Sakura se ne rendesse conto, aveva anche smesso di piovere, e un bel sole splendeva alto nel cielo.
“Ciao Sasuke”
“Mh? Chi sei?”
“C-come chi sono? Sono Sakura?”
“Sakura? Sei proprio tu? M-ma sei irriconoscibile!”
“(Oddio. Sbaglio o ha appena balbettato? A quanto pare il metodo-mamma funziona. Grazie mamy.) Allora andiamo?”
“Eh? Ah sì, sì, certo. Su salta a bordo.” Disse porgendogli il suo casco.
“(E anche distratto. Ih ih ih, si preannuncia una giornata piena di sorprese.)”
Col suo Scooter, Sasuke portò la ragazza a fare il giro della città.
Era tutto splendido. La pioggia
aveva bagnato le foglie degli alberi che stavano sui marciapiedi,
mentre il sole con i suoi raggi le illuminava, rendendole lucenti come
cristallo.
I bambini giocavano nel parco tra le pozzanghere, mentre i genitori li rimproveravano continuamente.
Insomma, era una bella giornata.
Alla fine Sasuke parcheggiò il suo Scooter vicino ad un negozio di peluche.
“Eccoci qua…”
“Perché mi hai portato qui?”
“Non fare domande.”
“(Certo che è davvero freddo.)”
Comunque entrambi, entrarono dentro al negozio.
Era immenso, pieno di scaffali con tanto peluche di ogni tipo.
“(Io ne vado matta certo, ma non avrei mai pensato che anche a Sasuke piacessero.)”
Sakura rimase a fissare il ragazzo, mentre era intento a cercare un peluche in particolare.
Dopo averlo trovato, si diresse verso la cassa, ma ad un tratto si bloccò, forse attratto da qualcosa.
Infatti così era. Ritornò indietro, e prese un secondo peluche, sorridendo soddisfatto.
Dopo aver pagato, fece cenno alla rosa di uscire dal negozio, e Sakura, senza obbiettare, lo seguì.
“Eccolo qui. E’ perfetto.” disse mettendolo in bella mostra.
Era un cavalluccio marino azzurro.
“Che ne dici?”
“Davvero ti piacciono i peluche?”
“Guarda che non è per me. E’ per la fidanzata di mio fratello.”
“Ah capito.”
“Si infatti domani compie
gli anni, e mio fratello m’aveva chiesto di passare qui per
comprare questo in particolare. Sai, lei va matta per gli animali
marini.”
“E quell’altro? Per chi è?”
“Ah questo?” Disse prendendo in mano un pony di pezza rosa, con le ali bianche e gli occhi smeraldini.
“E’ per te.”
A sentire quelle parole, il cuore della ragazza si fermò di colpo.
“(Mi ha fatto un regalo? Non ci posso credere. Sono…allibita.) N-non dovevi, grazie.”
“Veramente te l’ho preso solo perché mi andava di farlo, non credere che tu per me conti qualcosa.”
“(Ecco…quando fa
così, è davvero un bastardo.) Aspetta un attimo, è
per questo che non sei venuto a scuola oggi?”
“Mh? te ne sei accorta?”
“(Ma va? Forse perché sono cotta di te, e mi sono preoccupata non vedendoti in classe?)”
“Comunque sono stato assente, perché dovevo fare una visita medica.”
“Che genere di visita?”
“Beh. Diciamo che…è una cosa di cui non voglio parlare.”
“(Non la vuole dire? Che
sia qualcosa di grave? Quando gioca a pallone è sempre in forma,
e anche durante la lezione è sempre pieno di energie. Che
cos’hai Sasuke? Dimmelo ti prego. Dimmelo.) Non ti preoccupare
Sasuke, a me puoi dirlo, sarò muta come un pesce.”
“…”
“Ti prego.”
“…E va bene” disse il moro prendendo un bel respiro profondo.
“Soffro della Sindrome Di Asperger.”
“Sindrome…di Asperger?”
“E’ complicata da
spiegare. Su Wikipedia è descritta in modo chiaro e semplice.
Quando torni a casa, se ti va, puoi darci un occhiata.”
“Ma…non è niente di grave spero. Dimmi che non è grave…”
“Che c’è? Ti preoccupi per me?”
“Ehm…”
Lo sguardo del moro, dopo essere
rimasto fisso sulla rosa, si posò sul suo orologio, facendogli
capire che era ora di andare.
“Accidenti, si è fatto tardi.” Disse, guardando l’orologio.
“(Come? Di già?)”
“Ti riaccompagno a casa” Disse, facendo salire Sakura sulla sua moto e riportandola a casa.
“Ti ringrazio, sono stata benissimo oggi.”
“Mh. Adesso però vedi di ripassare, che domani la prof Kurenai ti interroga.”
“No problem. Ciao.”
“Ciao.”
Dopo averlo salutato, la ragazza rientrò in casa.
“Fiuu. Sono tornata.”
“Allora? com’è andata tesoro?”
“Alla grande mamma, e tutto grazie a te. Ah guarda!”
“Mh?”
“Non è tenero? Mh mh mh.”
“E’ dolcissimo tesoro. Te l’ha fatto lui?”
“Si.”
“Sono davvero felice per te. Adesso però mangia, che altrimenti la carne si raffredda.”
“Ok.”
Finito di mangiare, si diresse
in camera sua, dove ripassò fino alle 23.00, per poi
abbandonarsi tra le braccia di Morfeo, sognando un'altra fantastica
giornata insieme al suo principe.
Scusate ma vado di fretta, ho aggiornato in ritardooooooooooo
ringrazio ILACHAN89YAMAPI e NAMINE1593 grazie mille ^_^
a mercoledì possimo ;^) see ya
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