Haunted
For this one last time
let me fall into your arms.
Riesci a
guardare?
«Il consiglio del Clan ci aspetta, Costia. Dobbiamo
andare». La tua voce non suona convincente nemmeno alle tue
stesse orecchie; le mani sono ancora intrecciate ai suoi capelli,
restie a lasciar svanire quel profumo dalla pelle.
«Sei così noiosa». La sua voce, invece,
vibra di una melodia tanto spensierata da sembrarti irresistibile. Con
i polpastrelli ti disegna traiettorie leggere sulle gote che, al suo
tocco, s’imporporano appena. «Solo per quest'ultima
volta, Lexa, non farti pregare!», insiste, accompagnando
quelle lamentele provocatorie con un delicato bacio sulle labbra.
Fingi di sbuffare, ma sprofondi tra le sue braccia - e non sai che
quella è davvero
l'ultima volta.
[108 parole]
***
Riesci a
guardare?
«Yu gonplei
ste odon». (*)
Non osi abbassare lo sguardo sulle palpebre che sai essere chiuse,
né sulle labbra sigillate dal sangue; il volto di Costia
è contratto in un’espressione sofferente, tatuato
da più cicatrici di quante ne vorresti vedere.
«Prepariamoci al contrattacco». Sei un comandante
– combatti.
Aspetti che Indra e Nyko lascino la tenda e ti avvicini al suo capo
mozzato, immobile al centro del tavolo. «Addio», le
sussurri sulla fronte; sei un’amante – muori.
La tua anima è ancora lì sotto –
infestata dallo spettro della sua assenza – ma le uniche
braccia in cui speri di precipitare, per quest'ultima volta,
sono quelle della morte.
[110 parole]
For this
one last time
let
me fall into your arms.
{One Last Time; H.I.M.}
Davvero
riesci a guardare
negli occhi di Clarke
e giurarle
che l'amore è
debolezza?
***
Note
dell’Autrice:
(*):
La
tua battaglia è finita
in Trigedasleng.
Questa
storia partecipa al Drabble
e Flash-fic Contest: For this one last time indetto
da Stareem sul Forum di EFP.
Questa
storia è stata costruita grazie alla citazione presente
nella double drabble – all’inizio della prima e
alla fine della seconda, in maniera volutamente speculare e opposta
– che è tratta dalla canzone “One
Last Time”
degli H. I. M.
Nella
prima parte, la citazione ha un senso più tradizionale;
ritrae due amanti che si abbandonano l’una nelle braccia
dell’altra, ignare però che quella
costituirà la loro ultima unione. Nella seconda parte,
ambientata dopo la morte di Costia, Lexa si ritrova a desiderare la
morte per ricongiungersi a colei che amava; è poco
più di un pensiero che le attraversa la mente,
perché la Lexa che conosciamo non sceglierebbe mai
volontariamente la morte, in quanto troppo ligia ai doveri del Clan e
fedele al suo
popolo.
Prima
di ogni drabble ricorre la frase “riesci
a guardare?”;
è Lexa stessa – al momento del dialogo con Clarke,
in seguito alla morte di Finn – a fare riferimento
all’amore che l’ha unita a Costia e le due drabbles
non sono altro che i ricordi, indicibilmente dolorosi, che quella
conversazione le suscita. La frase che viene ripetuta si spiega poi
alla fine, dove ho voluto concepire “l’amore
è debolezza”
di Lexa quasi fosse incrinato da una punta di malinconia e
tentennamento che, però, viene subito dissipata dalla
consueta maschera di algida
fierezza.
Altra
piccola nota sulla storia: come Lexa stessa racconta, Costia
è stata torturata e decapitata dalla Nazione del Ghiaccio
per ottenere informazioni sulla Comandante del Popolo delle Foreste.
Tuttavia, al momento dell’attacco a Mount Weather, si dice
anche che Lexa chiede l’aiuto della Nazione del Ghiaccio,
nonostante quanto accaduto in passato. Ho semplicemente ipotizzato che,
nei primi tempi, l’assassinio di Costia non sia rimasto
impunito e che Lexa abbia quindi guidato una rappresaglia contro la
Nazione del Ghiaccio; in seguito, però, i due popoli si
sarebbero alleati e avrebbero messo da parte queste divergenze. O,
almeno, questa è la mia interpretazione degli eventi
xD
E
con questa storia senza pretese, debutto nel fandom: yuppi! Alla
prossima,
Ayumu
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