A te, M., amica mia amatissima.
Sto bevendo acqua nel deserto.
Cammino silente su morbide dune;
il passo è stanco ma la mente si libra in volo.
Ti raggiunge per abbracciarti lieta,
ti prende per mano,
ti porta in alto,
ti completa.
Mi disseto di una sorgente pura
che, inarrestabile, mi inebria e mi consola.
Sto bevendo acqua nel deserto.
Mi sento ricca di beni senza nome
che ristoro portano
a chi mi soffre accanto,
a chi sta pregando,
a chi sta pensando con anima innocente.
Sto bevendo acqua nel deserto.
Nulla più mi serve.
Nulla più mi manca.
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