Disclaimer: i personaggi citati
non appartengono a me, ma ai legittimi proprietari. Questa fic non ha scopo di
lucro, ma l’autrice si diverte così, compatitela.
Note: è una scemenza assurda, ma
sono stata costretta a scriverla. Prendetevela con la sfiga che ho nelle
scommesse (e nemmeno ricordo su cosa fosse ^^”).
Ne approfitto per augurare a
tutte le ShikaTema Fans che passassero di qui un felice Natale e delle
buonissime Feste ^^
A Vale.
Perché ogni promessa è debito.
E perché odio rovinare le sorprese XD (il bello è che prima spiffero
tutto, poi mi ricordo che doveva essere una sorpresa e io non so tenere i
segreti XD quindi parte l’opera di convincimento sul fatto che io non ti ho
detto nulla e ti sei sognata tutto. La cosa interessante è che tu ci credi
pure, dubitando di te stessa, e mi dai retta… Finché crederai che io sia una
persona seria a me va benissimo XD).
Ti voglio bene, auguri ^^
Hunger – This
is not a date!
"Beh, se dovesse arrivare la fine
del mondo, mi faresti un favore?
Baciami un attimo prima della
fine!"
- Mars -
“Questo pollo è delizioso.”
“Per forza, è il mio pollo.”
“Su, quante storie! Sei noioso
con tutte queste lamentele! Però è veramente buono… Ora lo ordino anche io.
Cameriere, un altro!”
“Non ti è bastata la porzione di
prima di… quella roba?”
“La verdura fa bene a noi ninja.
Ma che ne vuoi sapere, tu…”
“E infatti dopo devi saziarti con
il mio piatto, ehi! Giù le mani!”
“Soltanto un altro po’, dai, che
ti costa?”
“Non ci provare nemmeno.”
“E dai!”
“Ehm, signori, è vostro questo
ordine?” s’intromise il cameriere, visibilmente perplesso.
I due ragazzi lo fissarono per un
attimo, mettendo a tacere l’ennesima litigata della giornata.
“Oh, sì, è mio, grazie” sorrise
Temari.
“Desidera qualcos’altro, signorina?”
chiese il cameriere, vagamente incantato dalla biondina di fronte a sé.
“Uhm, ci penserò, in caso ti
chiamo, ok?”
“Ai suoi ordini” flirtò quello,
allontanandosi.
Shikamaru lo guardò andare via,
imperscrutabile, poi riposizionò lo sguardo sulla ragazza davanti a sé. “Ma
vuoi ancora mangiare?”
“Tanto paghi tu” ammise Temari
contenta, addentando il primo bocconcino di pollo.
“Io cosa? Stai scherzando spero!”
si allarmò.
“Sì, sto scherzando. Con la
miseria che guadagni a malapena riuscirai a pagare il tuo conto…”
“Ehi! Un po’ di rispetto no, eh?”
“Ho detto solo la verità, le
missioni da Jounin vengono pagate molto di più di quelle da semplice Chuunin, prenditela con
l’Hokage se ti vuoi lamentare” gli sorrise, in un modo così terrificante che
non ammetteva repliche.
Shikamaru sbuffò, iniziando a
bere per recuperare tempo e schiarirsi le idee. Come se fosse facile… Si guardò
intorno, tanto per occupare la mente.
L’interno del locale era semplice
e familiare, il resto dei tavoli era occupato da quella che a occhio e croce si
poteva definire una serie interminabile di coppiette, ora che ci faceva caso.
Ottima scelta, doveva proprio complimentarsi con se stesso, tra tutti i
ristoranti di Konoha doveva beccare proprio quello più problematico! Certo, era
anche il più vicino a casa e la scelta era stata fatta inconsapevolmente e in
base alla pigrizia. Solo che…
“Io devo ancora capire come sono
finito in questa storia… Perché ti devo fare da balia?”
“Perché non sai resistermi?”
chiese fintamente ingenua, mentre l’altro arrossiva.
“Questo non è vero!” chiarì lui,
un po’ sopra le righe e iniziando a giocare con le bacchette.
“E dai, volevi lasciarmi tutta
sola per una volta che vengo a Konoha? Sai che noia…” spiegò, finendo il
piatto.
“E proprio me dovevi disturbare
con la scusa di facciamo un giro?”
“E’ te che conosco meglio” alzò
le spalle. “Dovresti sentirti onorato di uscire con me…”
“Non stiamo uscendo insieme! Sei tu che mi hai costretto!”
“E tu hai accettato. Se non vuoi
vederlo come un appuntamento fai pure, ma è una sottigliezza” concluse, posando
le bacchette nel piatto. “Ah, ora sì che sono piena!”
Shikamaru sbuffò ancora – ma
quante volte lo aveva fatto quel giorno? – per poi ripetersi, di nuovo, che una
così si sarebbe presa gioco di un bamboccio come lui per tutta la vita.
Quel pomeriggio era stato un
inferno, Temari aveva deciso di prenderlo in giro dall’inizio alla fine del
loro appuntamento – no, quello non
era un appuntamento! – e con tutta quella fatica mentale non era strano che gli
dolesse la testa. Di sicuro quella ragazza era capace di scatenare la fine del
mondo, ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
Ma perché proprio lui? Glielo
dicevano tutti che era troppo debole e con le donne ci voleva un polso di
ferro, che lui, ovviamente, non aveva, visto come si era ridotto.
Uscirono dal locale, dopo che
Temari ebbe salutato – un po’ troppo
– sorridente il cameriere di prima, che ricambiò estasiato.
E adesso che c’entrava il mal di
pancia? Shikamaru preferì ignorarlo. Forse aveva mangiato poco, visto che quella non faceva che rubargli il cibo
dal piatto…
Fuori dal locale, la sera era
fresca e la strada frequentata. La calma prima della tempesta? Per quel che lo
riguardava, Shikamaru voleva soltanto andarsene a dormire il prima possibile e-
“Facciamo una passeggiata?”
propose Temari.
Appunto.
“E’ tutto il giorno che giriamo,
ma non sei stanca?” chiese, sperando che cogliesse il senso sottile delle sue
parole.
“Domani ritorno a Suna, che ti
costa accompagnarmi? Poi non mi vedi più” lo convinse, sorridendogli. E lui non
poté che capitolare.
E la fame a quanto pareva
ricominciava a farsi sentire.
Si avviarono lentamente lungo la
strada, camminando non troppo vicini, in silenzio.
Shikamaru si sentiva sempre sul
filo del rasoio quando era in sua compagnia, non sapeva mai se quello che
avrebbe fatto o detto avesse potuto scatenare l’apocalisse. Quella ragazza di
sicuro era particolare, e lui, dopo anni, ancora non aveva capito come doveva
rivolgersi a lei.
Beh, perlomeno la vedeva poco,
almeno tutto questo stress psicologico non era quotidiano, o sarebbe stato già
morto e sepolto da tempo.
“Ho capito che non vuoi stare
qui, ma già che ci sei potresti anche dire qualcosa, sai?” Temari lo risvegliò
dai suoi pensieri, riportandolo con i piedi per terra.
“Eh?”
“Fai sempre così quando esci con
qualcuna?” chiese divertita.
“Cosa? Con chi dovrei uscire?” si
allarmò, preso alla sprovvista.
Temari si limitò ad alzare un
sopracciglio, scettica. “Secondo te?”
“Questo non è un appuntamento!” chiarì ancora, imbarazzato.
“Certo, certo…” ridacchiò.
“Mi hai costretto!” si difese,
arrossendo.
“Già” confermò lei, abbassando lo
sguardo.
E ora? Si arrendeva così?
Ah, non l’avrebbe mai capita. E
oltre alla fame ci si metteva anche il mal di testa adesso… Ora sì che
Shikamaru si sentiva uno schifo. “Ehm, vuoi mangiare qualcosa?” provò allora,
senza sapere nemmeno lui da dove avesse formulato quel pensiero, e perché.
“Ho appena mangiato.”
“Giusto…”
E ancora silenzio.
“Vuoi… Ehm, vuoi qualcosa?”
riprovò, poco convinto. C’era qualcosa che doveva aggiustare, non sapeva bene
cosa, ma doveva almeno provarci. Non sapeva nemmeno come c’era finito in quella
situazione - a supplicare una ragazza - ma una volta dentro doveva solo trovare
la via d’uscita.
“Cosa?” chiese lei, atona.
“Non lo so, tu cosa vuoi?”
“Senti, lascia perdere, è un
disastro” chiarì la ragazza, aumentando il passo.
“Ah, ho trovato! Possiamo andare
in albergo, ti aiuto con le cose da sistemare per la tua partenza, che ne
dici?” propose, sperando che lei capisse quanto gli costasse rinunciare alla
sua pigrizia solo per aiutarla.
Ma lei non capì. Almeno fu questo
che Shikamaru pensò.
Temari si fermò di colpo,
voltandosi a guardarlo con uno sguardo da “ora patirai una morte lenta e
dolorosissima”.
“Tu vuoi aiutarmi a preparare le mie
cose per andare via?” sibilò piano.
“C-che ho detto di male?”
domandò, leggermente impaurito. Ma guarda te se gli doveva capitare pure
questa…
“Che hai detto di male?” urlò
lei, e il ragazzo fu sicuro che l’avesse sentita anche Gaara nel palazzo del
Kazekage, a tre giorni di viaggio di distanza. Di sicuro i volti curiosi delle
persone lungo la strada, ora stranamente interessati alla loro discussione, non
aiutavano a capirci qualcosa.
“Non c’è bisogno di urlare, ci
sento benissimo…” le fece notare, sbuffando.
“Bene, si vede che io e te non la
vediamo nello stesso modo” iniziò lei, incrociando le braccia al petto.
“Ma cosa?”
“Tutto questo intendo!” spiegò,
indicando con un gesto prima lui e poi se stessa.
“Io non ti capisco per niente…”
sbadigliò.
Temari trattenne a stento un
urlo, stringendo i pugni. “Tu! Tu mi
farai invecchiare prima del previsto!”
“Continuo a non capire che ho
fatto.”
“Tu. Non. Capisci. Mai. Niente.”
Sibilò in preda alla collera.
“Ehi! Calmati, su. Non vuoi che
ti aiuti a preparare le cose per la tua partenza, beh, non fa niente, bastava
dirmelo! Ora è meglio se vai a dormire, così domani farai un buon viaggio” le
augurò, cercando di tranquillizzarla. Cosa che ovviamente non gli riuscì.
Ma Temari perse decisamente le
forze. Su argomenti del genere non era abituata a combattere, o forse non ne
era semplicemente capace. “No. Non capisci proprio. O forse sono io che non
capisco di non avere speranze” sussurrò appena, incupendosi. “Torno in albergo,
ci vediamo” lo salutò, incamminandosi lungo la strada.
Shikamaru si stupì non poco di
quella reazione poco consona. Che fine aveva fatto la bomba pronta ad
esplodere?
“Temari, quella non è la
direzione giusta” la richiamò, ridacchiando.
La ragazza si fermò di colpo,
facendo dietrofront e marciando spedita nella direzione opposta, con i pugni
stretti e le labbra serrate, superandolo velocemente.
“Ehi, che hai?” le domandò,
muovendo un passo per seguirla.
“E lasciami in pace!” gli urlò
contro, facendolo indietreggiare.
E ora?
“Temari” provò a richiamarla,
seguendola, dietro di qualche passo. “Ti fermi?”
“No!”
“Ma come no?! Dai, ti chiedo
scusa, ok?”
“Tu non sai neanche che hai
fatto!”
“Tecnicamente no, ma le scuse non
bastano?”
“No!”
La situazione stava diventando
ridicola, lui che seguiva una ragazza non accadeva nemmeno nei suoi peggiori
incubi. Per non parlare della scenetta comica a cui la gente stava assistendo.
Era ora di darci un taglio. Un uomo come lui non avrebbe mai accettato i
risolini delle persone intorno a loro, che si stavano beatamente godendo la
scena.
“Temari, fermati” allungò il
passo, avvolgendole il polso con una mano.
“Non mi toccare e lasciami!”
provò a divincolarsi lei. Ma da quando era così forte? Non era una semplice
ragazza? Le ragazze non erano esseri indifesi e tranquilli? No, neanche nei
suoi sogni più belli.
“Non ti lascio finché non ti
calmi.”
“Non mi calmo finché non mi
lasci.”
Quello era tecnicamente un punto morto, e Shikamaru stava cominciando a
perdere la pazienza. E se la stava perdendo lui, voleva dire che quel
pomeriggio all’insegna di compere e gelati non era stato così rilassante come
doveva essere un appuntamento. Ah, già, quello non era un appuntamento.
“Ora basta!”
E poi non seppe bene cosa avesse
pensato o cosa avesse mosso, ma si ritrovò Temari stretta contro il petto,
dalle sue stesse braccia che ora la stringevano con sicura dolcezza, e lei che
lentamente perdeva la forza di muoversi, aggrappandosi dolcemente alla sua
vita.
Sembrava finalmente calmata ora,
non aveva nemmeno la forza di parlare o, e non seppe mai quanti Dei
ringraziare, di guardarlo negli occhi.
E ora?
Non sapeva come c’era arrivato in
quella situazione e non sapeva nemmeno come uscirne! Prima non ci aveva
pensato, ma adesso la mente aveva ripreso a funzionare come si doveva, e la
realtà gli appariva in modo completamente diverso. A cominciare da quel peso
che sentiva sul petto – o nel petto?
Già l’aveva fatta infuriare
abbastanza, ma chi gli diceva che anche ora non poteva commettere qualche altro
– inspiegabile – errore e incorrere nella sua ira?
Dato che la voce non gli usciva,
forse era meglio concentrarsi sui movimenti. Sì, ma cosa doveva fare? Era senza
ombra di dubbio abbracciato a lei, quindi? Doveva stringere di più le braccia?
Rilasciarle lentamente? O rimanere com’era? E lei si sarebbe accorta dei suoi
muscoli in tensione?
E perché Temari non lo sgridava,
non urlava o non rideva di lui?
Era lì, contro di lui, sembrava
quasi addormentata. E quei capelli che gli sbattevano sul viso gli davano pure
fastidio, ma evitava di muoversi per peggiorare ulteriormente la situazione.
Sentiva qualcosa agitarsi dentro
di sé, molto probabilmente era la paura della fine del mondo, che sicuramente
stava per avvicinarsi. Eh, sì, perché non puoi prenderti certe libertà con
Sabaku no Temari e sperare che lei faccia finta di nulla.
E ora l’aspettava, l’apocalisse, chiedendosi
sotto quale forma sarebbe giunta. Una sfuriata? Un pugno dritto contro il naso?
Un kunai nascosto chissà dove sotto quel kimono corto – non ci pensare, non ci pensare! – lanciatogli contro?
Ok. Era il momento di risolvere
la questione.
Chiuse gli occhi, anche per
evitare le occhiate curiose dei passanti, e pensò a tutte le possibili
soluzioni per uscire da quel problema. Tutte quante…
E alla fine la trovò, chiara e
splendente, la sua via di fuga!
“Temari, dammi uno schiaffo.”
“Eh?” mugugnò l’altra contro la
sua spalla.
“Uno schiaffo. Poi fingiti
arrabbiata e corri via, io ti seguo subito. Così almeno evitiamo di catturare
ancora di più l’attenzione…” spiegò pragmatico.
Lei si scostò appena, guardandolo
negli occhi, decisamente sicuri. Quindi aveva davvero pensato a una cosa del
genere?
“Tu sei matto” evidenziò.
“Ma no, è l’unica soluzione,
fidati” continuò, fissandola. E ancora la fame che si faceva sentire nel suo
stomaco, e la fine del mondo che si avvicinava, se lo sentiva…
Ma Temari rise, scuotendo la
testa, e Shikamaru non ricordò mai di aver sentito un suono più bello di
quello, quantomeno non un suono che lo riempiva
così. Poi lei si alzò leggermente sulle punte, andando a sfiorare le labbra di
lui.
Beh, questo il suo cervello da genio
non l’aveva pensata, e mai avrebbe immaginato che sarebbe accaduto. A dirla
tutta, forse, un pochino ci aveva sperato, ogni tanto, di nascosto, facendo
finta che fosse stato tutto un sogno. Però non credeva che sarebbe stato così
bello.
Era più rilassante che guardare
le nuvole, meno stancante di stare disteso all’ombra e più soffice e dolce di
rimanere sdraiato su un prato. Più gratificante di una partita vinta a shoji
con suo padre e molto, molto meglio di come Ino lo descriveva. Un bacio.
Erano solo labbra che si
sfioravano, ma il calore che gli permeava il corpo era più intenso dei Jutsu di
fuoco del suo maestro, e poi c’era quella scarica elettrica al cervello, che
gli impediva di pensare – tanto che non avrebbe saputo dire nemmeno se c’era ancora
qualcuno su quella strada, sempre se erano ancora su una strada – e quel
groviglio di emozioni non tanto chiare all’altezza dello stomaco, che non
facevano che aumentare il senso smodato di fame che si ritrovava. Sì, perché
quel buco allo stomaco non sapeva proprio come chiamarlo, altrimenti… E poi
c’era il respiro affaticato, che nemmeno gli allenamenti congiunti con il Team
9 arrivavano a stancarlo così. Ma era un’apnea stranamente non fastidiosa, ci
sarebbe rimasto volentieri ancora per un po’, solo per raccogliere informazioni
e capire la situazione, sia chiaro!
Era qualcosa di inaspettato (ma
lui non odiava essere preso in contropiede?), ma stranamente gli impediva di
pensare, e la cosa non lo disturbava poi più di tanto, anzi. Lo rendeva
completo, ed era piacevole, anche se forse stava stringendo troppo le palpebre
e le sue labbra erano eccessivamente impacciate. Ma era semplicemente
bellissimo.
Riaprì gli occhi – ma quando li
aveva chiusi? – quando si accorse che la ragazza si stava lentamente spostando.
Temari sorrise, sciogliendosi
dalle sue braccia. “Un’altra soluzione c’era. E meno violenta della tua”
sussurrò. “Ora è meglio che vada in albergo, ci vediamo” si ricompose,
voltandosi e iniziando a camminare piano, ancora un po’ stordita. Non quanto
Shikamaru, che ritrovò la parola solo dopo che lei aveva già percorso dieci
passi.
“Ah, Temari?” la richiamò, mentre
lei si fermava, incuriosita. “Ti va un gelato? Te lo offro io, anche se dirai
che con la mia misera paga potrò a malapena comprarti mezzo cono…” propose
scherzando, vagamente imbarazzato.
Lei sorrise. “D’accordo, a patto
che io possa offrirlo a te, non voglio stare in debito con un uomo” lo prese in
giro, mentre iniziavano a camminare vicini.
Il dopo fine del mondo non era affatto male, in fondo.
“Nah, lascia stare. Non ho più
fame.”
Fine
Note: cosa ho da dire a mia
discolpa? Credo niente… Non è chissà cosa, è un po’ scema come shot. Tra
l’altro, il mio primo bacio ShikaTema *O* Sì, è comico, credo di saper fare di
meglio XD Ma io e le scene romantiche non andiamo molto d’accordo (detto così
sembro la scema del villaggio XD).
La citazione all’inizio è tratta
dal manga Mars, il mio preferito. Vale mi aveva detto che la citazione le
piaceva, ed eccola qui. Eh, il contesto era molto più bello, poetico e
romantico, io come al solito devo rovinare tutto XD (sensei, prima o poi ti
converto alla bellezza di quel manga, appena mi ricordo di prestartelo ^^”).
Credo sia tutto. A presto ^^ (sì,
è una minaccia).
Ps. Il titolo vuol dire
"Fame" (inteso sia in senso letterale che figurato), e "questo non
è un appuntamento!", come ripete Shika (basta crederci, caro...), ed è
tutto opera di Lely, grazie mille tesoro X3
Eh, ma quando una è un genio... ^^
Pps. Ho ricordato la scommessa!! *O* Ho sbagliato il secondo nome di Oscar François de Jarjayes ç___ç non so come ho potuto, dato che è uno dei miei manga preferiti e uno dei miei personaggi preferiti ç___ç eppure, tant'è. Ero convinta che fosse Françoise, al femminile. Stupido maschilista Generale Jarjayes -___- mi hai fatto perdere!!!
Lely-chan, sei un genio, lo sappiamo tutti XD
Risposte ai commenti:
Lely: nu, non taroccare le scommesse XD basta fare richieste e io come una scema esaudisco (nei limiti dei miei pair, ovviamente XD). Son contenta che i personaggi ti siano piaciuti ^^ (ma io avevo pensato che loro due stessero a cena, non a pranzo, non si capisce ^^” … Oh, vabbe’, anche il pranzo ci sta bene XD), e sì, Shika è un tantino tonto, forse ho calcato un po’ ^^” Dici che avrebbe fatto Vale se fosse stata al posto di Tem? *ci pensa seriamente su* sarebbe morta sciolta tra le sue braccia ^^ né schiaffo né bacio XD è un caso da studiare ormai. Un bacione, grazie mille del commento e dell’aiuto ^^
LadyBlackangel: uh, ma grazie *-* in effetti mi sono resa conto che ormai le mosche nere sono quasi estinte ^^” oh, beh, cercherò di dar man forte al fandom. Sono felicissima che la fic ti sia piaciuta, grazie mille del commento!
Valy: eh eh, mi ero fregata da sola dicendoti che aggiornavo, e solo dopo ho pensato che doveva essere una sorpresa ^^” beh, ma quando una è un genio… no words XD Un bacio ShikaTema te lo dovevo, so quanto ti piacciono le scene romantiche (sì, ok, questa non è molto romantica, pazienza, ormai conosci i miei spirits vari XD). Ehm, sulla minaccia non dico niente *fugge* ora devo proprio andare XD ciao ^^ e basta scommesse XD
Hinakura_thebest: ciao ^^ dici che il test sul QI è sbagliato? XD e chi lo sa XD in amore non ci si capisce più niente, tanto più che Shika non mi sembra così esperto ^^ Meno male che c’è il “genio” Temari a risolvere la situation XD Grazie mille del commento ^^
Gloria7: ma grazie *-* che gentile che sei, a me basta dare anche solo una piccola emozione al lettore, anche con fic così poco serie XD Grazie mille!
Bambi88: "un giorno fatti spiegare da Sara la nostra teoria su come funziona un cervello maschile”… Perché, funziona? ^^” Ma meglio sorvolare XD Comunque, sì, il regalino di Natale ci voleva (ma non pensavo di essere l’unica ^^” mannaggia), non è granché come fic, ma non potevo scrivere una angst per Natale, no? *in realtà non la sa scrivere per niente, ma è il genio di scemenze del genere* Sono contenta che ti sia piaciuta *-* grazie mille, ciao ^^
Rosicrucian: ohi XD hai ragione, ogni tanto ci vuole una fic che spezzi il genere che uno segue e scrive maggiormente, per questo leggerò con piacere le tue fic angst, appena le pubblichi XD Questa mia era un po’ scemotta, e sì, Shikamaru fa la figura dello stupido, ma mica può essere sempre un genio ù__ù per non parlare del fatto che, purtroppo, ho incontrato troppa gente comportarsi così. E non leggere le prossime che ne ho in mente una diabetica da morire XD Un bacione, ciao!
SHERAZARD: ciao ^^ sono contenta che la fic ti sia piaciuta, sì, Shika ha rischiato grosso, meno male che Temari ha taaaanta pazienza XD Grazie del commento!
Lily_90: oh, meno male, tu mi capisci (purtroppo, aggiungerei XD), i ragazzi sono creature strane, loro semplicemente non pensano XD Anche io trovo Shika adorabile, non sa cosa fare, non sa cosa prova, ed è assolutamente convinto che non sia nulla (basta crederci, tesoro ^^). Ehi, è vero! La gente che guarda è sicuramente mosca nera XD non ci avevo pensato! Anche io sarei stata a guardare (*-*). Grazie di tutto, ciao ^^
Rinalamisteriosa: ciao ^^ innanzitutto grazie per aver recensito anche se non è la tua coppia preferita. Poi, sono contenta che ti sia piaciuta, Shika è scemo, ma è un adorabile scemo ^^ (no, non voglio uno così nemmeno se me lo regali XD). Non è intensa come fanfic, ma son contenta che ha fatto sorridere, in fondo era Natale ^^ Grazie mille, e per quello che stai aspettando… Sto facendo ricerche XD Ho avuto un’idea malata XD A presto.