Horitsuba Festival 01
Disclaimer: tutti i personaggi di Tsubasa Chronicle, XXXHolic e delle altre opere
citate appartengono alle © CLAMP.
Sono tornataaaaaaa!!!! Come al solito due paroline prima di lasciarvi alla storia. Vista il mio
recente ritorno di fiamma per tutto ciò che riguarda le Clamp e in paricolare il KuroFay non
potrevo non scrivere qualcosa di assurdo in merito. Dal titolo direi che è più che chiaro che
mi sono lanciata sull'Horitsuba universe così che la mia testolina potesse incasinare anche
quello. Amo i crossover clampeschi! Originariamente doveva essere una serie di one-shot
slegate con protagoniste le varie coppie di personaggi, ma alla fine è venuta fuori una storia
con come filo conduttore unico il festival scolastico e la coppia Kuro e Fay. Spero che
possa essere di vostro gradimento! Il primo capitolo è da considerarsi una sorta di
introduzione, la trama vera e propria parte dal prossimo. Buona lettura!
YUKI-CHAN
p.s. Ho scoperto di recente che il secondo cd drama tratta proprio di un festival scolastico
dell'Horitsuba, ma non ho avuto la possibilità di leggere la trama quindi se la mia storiella lo
ricorderà in qualche modo mi scuso in anticipo per il plagio non intenzionale.
HORITSUBA FESTIVAL
di
Yuki Delleran
01
***
First Day at Horitsuba
(Kurogane)
Per essere il primo giorno in un nuovo posto di lavoro, quello era iniziato decisamente male.
Innanzi tutto, per qualche arcano motivo, la sua sveglia non aveva suonato costringendolo ad
una corsa assurda per non arrivare in ritardo e Kurogane odiava essere in ritardo.
Arrivato alla stazione aveva scoperto che il suo treno era stato soppresso a causa di un
guasto tecnico e che i passeggeri venivano dirottati su una linea alternativa che non
conosceva. Una volta salito aveva trovato posto solamente alle spalle di un tizio assurdo che
non aveva smesso un attimo di chiacchierare con il suo vicino. Sembrava eccitato per
qualcosa e parlava a macchinetta, intervallando a volte con un risolino o un’esclamazione.
Kurogane avrebbe potuto giurare di averlo visto anche battere le mani. In quel momento
aveva compatito dal profondo del cuore il compagno di viaggio di quell’idiota, poi aveva
smesso di pensarci. Dopotutto aveva ben altri crucci per la testa. Quello sarebbe stato il suo
primo giorno di lavoro in un nuovo istituto e visto che quel trasferimento era stato deciso dal
suo precedente direttore, non prometteva niente di buono. L’enorme complesso scolastico
dove aveva lavorato finora prendeva il nome di Istituto Clamp ed era gestito da una delle
famiglie economicamente più potenti del Paese, gli Imonoyama. Kurogane, da semplice
insegnante quale era, non aveva avuto l’occasione di incontrarli tutti, ma chi non li
conosceva? Hajime, il primogenito, era il direttore generale dell’Imonoyama Corporation,
un’azienda di dimensioni spropositate con una quantità infinita di diramazioni. Se lo
immaginava come un tipo tutto d’un pezzo. Il secondogenito, Tsuzuku, era una creatura
bizzarra: nonostante si dicesse che fosse lui il vero cervello dell’azienda, era diventato
famoso sotto pseudonimo come scrittore di romanzi erotici per ragazze e alla villa di famiglia
preferiva un modesto appartamento in affitto in condivisione con un poliziotto di dubbia
fama. Il terzogenito, Owaru, era ancora più strano: abitava su un’isola-fortezza privata da
dove gestiva il ramo militare dell’azienda di famiglia ed era conosciuto per la sua passione
per i war games. Un guerrafondaio insomma. Della quartogenita, Shuko, si sapeva poco,
tranne che assomigliava a una perfetta bambolina giapponese, ma era l’ultimo nato la spina
nel fianco di Kurogane: lui, Nokoru Imonoyama, direttore del celeberrimo Istituto Clamp.
Quell’orribile essere che si nascondeva dietro una frangia bionda e un sorriso d’angelo, era
l’artefice di tutte le sue sciagure. Era stato lui a promuovere lo scambio culturale con un
distaccamento dell’istituto recentemente inaugurato, l’Horitsuba Gakuen. Così lui, povero
insegnante di educazione fisica, insieme ad altri professori, alcuni studenti ed un sedicente
medico, si era trovato sradicato dalla sua scuola e costretto a scarpinarsi mezza città per
andare a insegnare in un liceo di pazzi. Perché solo di quello poteva trattarsi, aveva deciso
Kurogane dopo il primo colloquio con la preside Yuko Ichihara. Doveva essere un’amica di
Nokoru perché era bizzarra come se non più di lui, con la mania dell’occultismo e un senso
dell’umorismo che metteva i brividi. Bhè, comunque ormai il danno era fatto e almeno per un
anno avrebbe fatto parte dell’organico dell’Horitsuba Gakuen. Tanto valeva mettersi il cuore
in pace. Stava scendendo dal predellino del treno, sempre tentando di ignorare il pazzoide
esagitato davanti a lui, quando si sentì chiamare.
«Suwa-sensei! »
Kurogane si voltò e si trovò davanti un altro dei suoi incubi lavorativi: Seishiro Sakurazuka.
Era lui il sedicente medico che era stato trasferito con lui e da quel giorno si sarebbe
occupato dell’infermeria dell’Horitsuba. Per il mestiere che faceva, risultava piuttosto
inquietante con quel sorrisino perenne stampato in faccia. Non si capiva mai cosa gli
passasse per la testa e piuttosto che uno che salvava vite aveva l’aria di un sicario. In quel
momento Kurogane si rese conto di essere circondato da persone dalla dubbia reputazione
e rabbrividì inconsciamente. Quel pazzo di Nokoru Imonoyama assumeva chiunque!
Seishiro gli si avvicinò ignorando la sua espressone di diffidenza e lo salutò con il solito
sorriso.
«Buongiorno, Suwa-sensei! Pronto per la nuova avventura? »
Kurogane grugnì qualcosa di incomprensibile e lo precedette sul marciapiede: se avesse
dovuto esprimere davvero quello che pensava, avrebbe potuto essere molto offensivo.
Raggiunto il cancello del grande edificio scolastico, lo varcarono insieme a una folla di
studenti in uniforme. Certo, non era l’immenso Istituto Clamp, che sembrava una città nella
città, ma era comunque un complesso grande e ben strutturato. Kurogane lanciò un’occhiata
alla palestra che sarebbe stata il suo “regno”. Sembrava ben attrezzata. Seguendo Seishiro
che, chissà come, era già pratico del posto, raggiunse la sala professori del primo
piano.
«Sei già stato qui? Conosci bene i corridoi. » gli fece notare Kurogane.
«Diciamo che questa scuola la frequenta un mio… conoscente. » rispose Seishiro con quello
che assomigliava troppo a un ghigno sadico.
Kurogane aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia e stava per chiedere a Seishiro
cosa significava quell’espressione, quando la porta si spalancò di colpo facendogli fare un
salto indietro e prima che di riuscire a capire cosa stesse succedendo si trovò scaraventato
sul pavimento, con il gomito di qualcuno nello stomaco e le gambe arrotolate in quello che
sembrava un camice bianco. Quando si azzardò a riaprire gli occhi, ne incrociò due
azzurrissimi che lo fissavano più o meno dall’altezza del suo torace. Rimase immobile per un
istante senza sapere come reagire, ma un attimo dopo una voce proveniente dall’interno
spezzò l’equilibrio.
«Fay! Hai di nuovo travolto qualcuno! »
La voce spazientita apparteneva a un giovane biondo completamente identico a quello che
se ne stava appollaiato sul suo stomaco. Irritato, alzò lo sguardo su Seishiro, ma il medico
sorrideva imperturbabile.
«Buongiorno Flourite-sensei e… Flourite-sensei. Energici come sempre, eh? »
Il giovane in piedi sospirò.
«Buongiorno a te, Seishiro-san. Vi chiedo scusa ma Fay è così eccitato all’idea dell’arrivo
dei nuovi colleghi che non c’è verso di farlo stare tranquillo. »
In quel momento Kurogane lo riconobbe: era il pazzoide del treno che non era stato un
attimo zitto per tutta la strada. L’antipatia istintiva che era scattata non poteva che
riconfermarsi centuplicata.
«Ma no, niente di male. » stava rispondendo intanto Seishiro. «Comunque in un modo o
nell’altro dovevate fare conoscenza. »
«Ma quale “niente di male”! » tuonò Kurogane seccato. «E tu, idiota, cosa aspetti a levarti
di dosso?! »
«Hyuuuu, che tipo rude! Devi essere Kurotan-sensei! » cinguettò il tipo sulla sua
pancia.
«CHI È KUROTAN?! »
Sbraitando, Kurogane era balzato in piedi buttando a terra l’altro che si rialzò senza battere
ciglio, spolverandosi solo il camice bianco.
Seishiro ridacchiò.
«Vedo che andate già d’accordo. Lasciate che vi presenti. Suwa-sensei, loro sono Fay
Flourite, insegnate di chimica e responsabile della tua classe, e Yuui Flourite di economia
domestica. Lui è Kurogane Suwa, il vostro nuovo collega di educazione fisica. »
«Wow! Seishiro-san è così informato su tutto! » esclamò il tipo chiamato Fay.
Ma faceva apposta o era così svampito sul serio? Com’era possibile che un tipo del genere
fosse responsabile di classe?
«Fay, non avevi lezione? Devi presentare Suwa-sensei alla sua classe. » disse pacatamente
Yuui.
«Yuui-chan ha sempre ragione! Andiamo, Kuromyu-sensei! »
«CHI SAREBBE KUROMYU?! » urlò di nuovo Kurogane.
Perché il suo destino era di essere circondato da pazzi?, pensava mentre quella caricatura di
insegnante lo trascinava lungo il corridoio.
«E lasciami la mano! Cosa sono queste confidenze?! »
Sarebbe stato un anno molto lungo…
CONTINUA...
NOTICINA DI YUKI:
Rieccomi... Allora, cosa ve ne pare? Povero Kuro, finito in una scuola di pazzi! Un premio a
chi si ricorda di tutti i fratelli Imonoyama! ^_^ Un piccolo appunto: lo so che Istituto e
Gakuen sono sinonimi, ma "Istituto Clamp" mi suona più familiare quindi il termine Gakuen
l'ho associato solo all'Horitsuba, per non essere ripetitiva e fare un po' di distinzione.
Ok, alla prossima e fatemi sapere i vostri pareri!
Bacioni e auguri (di Natale in ritardo e di buon anno in anticipo)! ^_^
YUKI-CHAN
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(«Cosa dici, Yuui-chan? Cosa ti fa pensare che ci sia un problema? »
Fay non smise di sorridere e Yuui decise che a volte suo fratello era davvero troppo
strano.) |