Me and my story

di imissyourgingerhairs
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Capitolo 1
 
 
 
 
Erano solo le 11:00 di mattina e già mi ero annoiata. Stavo stipata in quella classe claustrofobica da ormai tre ore, non ne potevo quasi più. Eravamo 24 alunni rinchiusi in una classe che ne poteva contenere la metà circa e i professori si lamentavano anche del fatto che facessimo baccano. Non ne potevo più. Sentii un leggero colpetto alla testa e mi girai verso la ragazza che mi stava seduta dietro e la guardai male.
<> disse la mia amica. Alzai gli occhi al cielo e le sorrisi <>. Lei mi sorrise e mi indicò la prof, sapevo ormai cosa volesse dire quel gesto, riunione straordinaria in bagno. Alzai la mano con fare annoiato interrompendo la lezione.
<> disse cordialmente la professoressa di letteratura. Sorrisi.
<>lasciai la frase in sospeso e la professoressa annuì. Ci alzammo e mi ritrovai la mia amica vicino. Federica è la mia unica amica lì dentro, è alta 1.80 cm, ha i capelli biondo cenere che tiene sempre lisci con una frangia spostata di lato, gli occhi contornati da una buona quantità di eyeliner. Mi sorrise e ci dirigemmo al bagno con un passo lento e annoiato. La scuola era una struttura che cadeva a pezzi, spesso qualche pezzo di intonaco cadeva addosso a qualche studente.
<> le dissi sbadigliando e appoggiandomi al muro vicino al termosifone, lei mi si mise davanti e mi fissò.
<> disse con tono alterato. Io la guardai e ricordai che eravamo a metà ottobre e a breve si sarebbe occupato a scuola, come ogni anno. Uscimmo dal bagno camminando lentamente e io iniziai a pensare a cosa avrei potuto fare durante il week-end. Stavo per parlare quando Federica mi prese per il braccio spostandomi, io la guardai e sentii uno spostamento d’aria e mi girai a guardare chi fosse passato.
<> urlo alla zazzera rossiccia che correva dalla parte opposta alla mia. Lo sentii ridere e sussurrai uno ‘’stronzo’’. Rientrammo in classe e cercammo di seguire la lezione, presi appunti tutto il tempo e a tutte le lezioni, sono come dire, la classica secchiona nerd. Uscimmo dalla scuola alle 14:10 e ci dirigemmo a prendere il treno come tutti i giorni scherzando e ridendo.
Appena arrivai a casa collassai sul letto e chiusi gli occhi addormentandomi.
 
 
 
 
 
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