un voto alla mia vita

di Rystie_00
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UN VOTO ALLA MIA VITA

 

UNA SVOLTA ALLA QUOTIDIANITÀ

 

Se dovessi dare un voto alla mia vita, sarebbe un cinque.

Mia madre, mio padre, i miei due fratelli e "BloodSword". Un cinque. Un misero cinque.

Non ho un punto per degli amici, non ho un punto per una persona da amare, non ho un punto per me stesso.

L'unica cosa che adoro veramente è il mio gioco virtuale preferito. "BloodSword" è un videogame riguardante tematiche di guerra e strategia. Crei il tuo soldato e combatti per salvare la tua patria. In pratica fingi di essere ciò che non sei.

Oltre a giocare, ovviamente, puoi parlare con altri nerd o videochattare con loro. Io avrò visto in faccia i miei avversari sì o no una dozzina di volte.

Gli altri guerrieri che parlano con me mi giudicano un abile nemico e sono fiero di questo...

«Jack svegliati! È ora di andare a scuola, fratellino»

Mio fratello Matt è l'individuo più detestabile di tutto il cosmo. Alto, i capelli castani ricci, gli occhi grigi come i miei, fisico da fotomodello, amato da tutte le ragazze della scuola, giocatore nella squadra di rugby, ottimo studente e circondato da gente solare di tutti i tipi. Come se non bastasse, ha un gemello. Mark. Sono di un anno più grandi di me.

La cosa peggiore non è questa. La cosa peggiore è che sono esattamente uguali. Sia in aspetto che in carattere.

«Ora mi alzo. Aspettatemi di sotto » mormoro, iniziando a stiracchiarmi.

Metto i piedi a terra e incomincio a vestirmi con gli indumenti che avevo preparato la sera prima.

Scendo in sala da pranzo. Sono già tutti in tavola.

«Buongiorno» dice mia madre.

«Ciao»

Siedo al mio solito posto e mangio la solita colazione con la solita famiglia di sempre.

Mia madre e mio padre, Melanie e Carl Malgod, sono entrambi avvocati e, con il loro lavoro, guadagnano bene. A loro piace viziarci infatti.

«Jack, la vuoi sentire una battuta?» dice Mark.

«No, risparmiatela. Fai un favore a tutti» ribatto secco.

«Jack! Non rispondere in modo scortese!» mi rimprovera mamma.

Giro gli occhi al cielo e mi alzo per prendere la cartella e uscire di casa. Una nuova lunga e noiossissma giornata scolastica da affrontare.

Non ho amici, come ho detto prima. Nessuno con cui parlare. Ogni tanto si avvicinano Matt e Mark per sapere come sto. Rispondo sempre "Sto bene".

Le prime ore passano in fretta. Come al solito i miei coetanei mi evitano e passo l'intervallo da solo. Nelle ore successive mi concentro sul test di matematica. Abbiamo inziato da poco e almeno il primo compito deve andare bene. Sono sicuro delle risposte che ho saputo dare e me ne torno a casa  soddisfatto.

Dopo essermi chiuso la porta alle spalle saluto mia madre e butto distrattamente lo zaino sul pavimento. Poi sprofondo nel divano del salotto e accendo la televisione per sentire le notizie di cronaca della mia bellissima città: New York.

I miei fratelli tornano dopo di me, come al solito sono rimasti a parlare con i loro compagni di studio.

Arrivano e salutono la mamma con un bacio.

«Cosa ha preparato la nostra madre preferita per soddisfare la fame dei suoi poveri figlioletti?» domandano in coro.

Una cosa è certa... sanno come farmi irritare. Non sempre però lo fanno apposta.

«Carne. E ora venite tutti a tavola!»

Il pasto procede come sempre. Il loro allegro chiaccherare e io che rimango ad ascoltare in silenzio. La verità è che non mi intaressa parlare: preferisco ascoltare.

«Jack com'è andata a scuola?» chiede Matt.

«La solita routine... stai attento alla lezione, studia, impara, pausa e di nuovo studia e impara»

«Hai trovato qualche nuovo amico?»

«No, mamma. Non ho amici»

I loro occhi si guardano a vicenda, come a sostenersi. O a ricercare negli altri le parole giuste da dire.

Mi dispiace deluderli ogni volta, ma non posso farci niente.

Perdonatemi per questo.

«Vado di sopra a svolgere i miei obblighi da studente diligente» cerco di scherzare per spezzare quel lungo silenzio.

Mi richiudo in camera e piango un po'. Senza fare rumore. Come ogni giorno.

Apro i libri di scuola e mi esercito con la grammatica e alcune equazioni.

Dopo l'ora dei compiti mi rifugio nel mio mondo virtuale e sorrido un po'.

Scelgo dei guerrieri con cui allearmi e iniziamo a combattere. Siamo in cinque: Seth92, ClikUp32, XanaROCK, GeorgeStark65 e RobJ05, io.

Tutto procede nel meglio e riusciamo appunto a vincere gli invasori nemici. Tutto funzionava come giusto. Tutto andava bene.

Poi arriva un messaggio da un utente che non ho mai fronteggiato: DerekStand21.

 

DerekStand21: Robin! Sono io, Derek. Mi manchi un botto, amico. Ma cos'è sto gioco di merda? Perché mi hai fatto iscrivere a sto sito? Sai che non mi piacciono i giochi virtuali. Ma lasciamo perdere, tanto è inutile discutere con te. Come stai? Come va l'università? Qui ogni giorno è una nuova sfida. Allora... che mi racconti?

 

Non conosco nessun Derek. Deduco che ha sbagliato di digitare il nome account, scambiandomi per un'altra persona. Tuttavia, mi ha dato fastidio il fatto che ha giudicato orribile il videogame che amo.

 

RobJ05: Per prima cosa questo gioco non è una merda, come hai detto tu. È veramente intelligente e, se ti impegni, il tuo livello intellettivo si alza del 10%.

Seconda cosa: non sono Robin, mi dispiace.

E comunque BloodSword NON È UN GIOCO DI MERDA!

 

Aspetto che visualizzi il mio messaggio, poi continua a scrivermi.

 

DerekStand21: Se tu non sei Robin allora io sono Cenerentola. Non fare il coglione! È così che saluti il tuo migliore amico dopo settimane che non ci sentiamo?

Per puntualizzare: ho espresso la mia opinione su questo gioco ed è negativa... scusa se non sono come te, idiota.

RobJ05: Ti ho detto che non sono Robin! E che carino che sei a non farti sentire per settimane dal tuo migliore amico. Se fossi in lui, mi sarei già dimenticato di te.

BloodSword non è una merda.

Coglione e idiota sarai tu.

DerekStand21: Senti... mi dispiace. Sei arrabbiato? Ti chiedo scusa, ma sai ti ho detto per telefono che non ci saremmo potuti sentire per due o tre settimane. Non dovresti essere arrabbiato. Piuttosto contento che sono ancora vivo e vegeto!

RobJ05: Per l'ennesima volta... io non sono Robin!

DerekStand21: Dimostralo.

RobJ05: Come???

DerekStand21: Videochat... se non sei Robin, allora non ti farai problemi. Ho già la camera accesa...

RobJ05: Chi mi dice che non sei un maniaco che mi vuole uccidere?

DerekStand21: Fidati... io non uccido per gioco...

RobJ05: Ti ricordo che sei registrato in un sito di guerra

DerekStand21: Anche tu

RobJ05: Ma non sono io che ho iniziato la conversazione

DerekStand21: Ti ho detto che non ti voglio uccidere!

RobJ05: Ahahah... smettila di importunarmi e torna ad uccidere altri avversari... io non ti interesso

DerekStand21: Robin smettila... non è più divertente. Lo sai che non mi piace quando la gente parla così di queste cose

RobJ05: Ma io non sono Robin!

DerekStand21: ...

RobJ05: Mi hai stufato

 

Accendo la telecamera.

Note dell'autore: Buonasera popolo di EFP! Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento... Vorrei sapere se a voi lettori vi ha incuriosito e se vale la pena andare avanti. In questo ultimo periodo mi sono impegnata molto per scrivere ogni giorno e spero di continuare con questa determinazione. Recensiteee... fatemi sapere se vi è piaciuta o se devo migliorarmi in qualcosa. Bye :)




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