“Dove ci troviamo?” domandò Donna emozionata.
“Beh, ho pensato di farti un regalo di Natale!” rispose il
Dottore, afferrando la giacca e saltellando verso l’uscita del Tardis.
“Un regalo di Natale?!” ripeté
l’altra, con espressione ancora più radiosa.
“Allons-y! Oh, e
prendi il cappotto, credo che farà un po’ freddo…”.
Uscirono dal Tardis, entrambi con espressione entusiasta…Ma quella di Donna pian piano si spense: dire che
lì fuori faceva freddo era poco! E ciò che si parava davanti ai loro occhi era
una distesa infinita di bianco: neve,
ghiaccio, acqua…e ancora neve, ghiaccio, acqua. E qualche sottospecie di iceberg
qua e là.
“Illuminami.” disse Donna incerta,
stringendosi nel suo cappotto.
“Eccoci nell’habitat naturale di una delle specie più interessanti
dell’Universo, gli Aptenodytes forsteri, della famiglia Sfenisciforme...”.
“Mmh.” commentò Donna scettica.
“La loro capacità di adattamento è invidiata dall’intero
pianeta! Sono ottimi nuotatori, abili cacciatori, incredibilmente adatti ad
essere coccolati, e meglio conosciuti come…”.
“Pinguini!” esclamò Donna, la cui bocca si era curvata in una entusiastica ‘O’, mentre puntava un dito verso due
piccoli pinguini che trotterellavano in fila davanti a loro.
Il Dottore sorrise ancora più largamente, soddisfatto per
l’idea geniale che aveva avuto: “Molto
bene! Buon Natale, Donna!”.