“Ho bisogno di te, sei la mia estate.”



Poche parole, dirette precise, come lei. 



“Mi manchi, Mase.” 



Era davanti alla tomba di Mason, da quando tutto era finito ci tornava spesso, a volte lasciava dei fiori, ma più spesso portava una coperta e si metteva a scherzare con il suo miglior amico, gli parlava della sua giornata, dei suoi progetti e di quanto le mancasse. 



“Rose, ti posso parlare?” Rose si girò e vide Lissa, stranamente era da sola, ultimamente Christian era la sua ombra, invece quel giorno non aveva nessuno che la seguisse.

Si accovaccio affianco all'amica e l'abbracciò. 

“Ti manca vero?” Chiese carezzandole i capelli.



“Non sai quanto.” 



“Ho qualcosa da farti vedere.” 



“Cosa?” 



“Vedrai.”



Lissa fissò Rose negli occhi e in un tratto le fece ricordare tutto.



Un salotto, un fuoco acceso, lei e Mason che parlavano e ridevano insieme. 



“Avanti, Rose, dimmelo.”



“Cosa?”



“Ammetti che ti piaccio.”



Rose rise e lo guardò.



“No, non mi piaci.” Disse con ilarità.



“Avanti, solo un bacio Rose, dai.” Complice l'alcool che avevano rubato alla Kirova, Rose si accovaccio su Mason e lo baciò.



“Non mi ricordavo di questo bacio.” Disse mentre una lacrima le scendeva solitaria sulla guancia.



“E' impossibile che tu te lo ricorda, mi hai chiesto di cancellarlo dalla tua mente e da quella di Mason.” 



“Perché?” Chiese Rose, ma conosceva la risposta perfettamente.



Si staccò e corse  via ridendo, per nascondere i suoi sentimenti.



“Cancellalo, ti prego cancellalo!” Era la prima volta che Lissa vedeva Rose piangere.

Con la compulsione, semplicemente lo cancellò, prima da lei e poi da Mason il giorno dopo.



“Sai benissimo la risposta, Rose.”



Lissa la baciò sulla fronte e se ne andò.



Rose sapeva perché aveva chiesto di cancellarlo dalla sua testa.



In quel bacio aveva sentito qualcosa, non aveva mai sentito niente nei baci che si erano dati dopo, ma in quello aveva sentito qualcosa, ma aveva voluto reprimere quel sentimento, perché Mason era il suo migliore amico e voleva continuare a considerarlo come tale.



“Mi dispiace, Mase.” Rivolse lo sguardo verso il cielo e le sembrò di veder volare una farfalla, ma probabilmente fu solo un'illusione. Sorrise e se ne andò anche lei.



La verità è che se Rose si fosse ricordata di questo fatto, forse non si sarebbe innamorata di Dimitri.