One Piece Color Spread

di gibutistan
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La prima sfida
 

 

Rufy amava quei volti, i suoi uomini erano una componente indispensabile nella la sua vita.

Li aveva scelti uno per uno.

"Vuoi entrare nella mia ciurma?" chiedeva, ma sarebbe stato sufficiente il sorriso che sfoggiava.

La sua prima vera sfida era stata proprio convincere una di quelle persone a unirsi a lui; con il primo non c'era stato problema, anche perchè non gli aveva lasciato scelta.

Ma lei, oh, lei di filo da torcere glie ne aveva dato parecchio.

L'aveva incontrata per la prima volta ad Orange Town, intenta a rubare il tesoro di Bagy; come si era irrigidita quando le aveva detto di essere un pirata.

Certo, un pirata col cappello di paglia e il volto buono, ma pur sempre un filibustiere.

Ma Nami era una navigatrice, non poteva certo farsela sfuggire il capitano!

Lei, sempre diffidente , aveva accettato il loro primo patto , capendo ben presto che i suoi alleati non erano i soliti delinquenti; avevano dei principi e dei sogni.

Uno si prefiggeva di diventare il re dei pirati, l'altro era un noto cacciatore di taglie con il senso dell'onore ; due cretini insomma, ma in breve si era ritrovata a navigare con loro.

A Shirop , salvando il villaggio di Usopp e la sua amica Kaya, un' altra crepa nella diffidenza della ragazza si era aperta, minando la maschera che si era costruita; si era esposta fino a farsi ferire da quel Jango pur di aiutare.

E la nuova casa, la Merry , già l'adorava.

Poi, veleggiando verso la meta successiva, si erano trovati al Baratie, incontrando Yosaku e Jhonny, gli amici di Zoro.

Proprio loro, inavvertitamente, l'avevano riportata alla realtà; l'avviso di cattura di Arlong le ricordò il suo destino e capì che doveva proteggere i suoi amici da quell incubo.

Rufy non capiva quella fuga improvvisa e non gli interessava sapere i motivi precisi; lui riusciva a leggere nelle persone ,  se Nami era scappata era per paura di qualcosa.

Mandò il suo primo compagno, se pur ferito, a inseguirla, perchè lui doveva convincere Sanji a partire per avverare il suo sogno con loro.

Quando finalmemte anche lui era giunto ad Arlong Park, era rimasto del tutto disinteressato della storia della navigatrice, ma non per cattiveria.

Cappello di Paglia aveva semplicemente già riposto la massima fiducia in lei; il passato era passato.

Zoro aveva capito la sua anima , Usopp non poteva abbandonarla, Sanji doveva aiutarla anche se la conosceva poco; tutti i suoi concittadini erano pronti a sacrificarsi per lei.

Ma prima serviva una cosa: Nami doveva accettare definitivamente di essere una Mugiwara.

Voleva dire impegno, fatica, amicizia, ma soprattutto famiglia.

Bellemer e Nojico le avevano insegnato cos'è una famiglia, amore e aiuto.

"Rufy, aiutami!"

Questo aspettava, questo era il segnale; le quattro furie si scatenarono, eliminando colui che aveva fatto soffrire la loro compagna.

La prima sfida era vinta.

Il capitano aveva catturato e addomesticato un vero giaguaro: pericolosa, scaltra e con un sogno da raggiungere; Nami ora era pronta a dare tutta se stessa per loro, finalmente libera dalla schiavitù.

Non importava la prima impressione di ragazzina spaventata come un coniglio; tutti in quella ciurma conoscevano il suo lato felino e predatore!

"Capitano, dove andiamo?"

"Nami, portaci verso un'avventura!"

"Sii un pò più preciso..."

"Allora cerchiamo un carpentiere!"

 



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