Why?
"Basta
spesso una voglia, per non lasciar ben un uomo; pensate poi due alla
volta, l'una in guerra coll'altra"
(Cap.
17)
…
Perché?
Perché
devo per forza perdonarlo?
Cristoforo,
so che i nemici vanno
perdonati. So che vanno amati.
Lo
so, me l'avete sempre ripetuto.
Ma
sapete quanto è difficile...?
Quello
che sento non è amore, è odio.
Quell'uomo
mi ha tenuto lontano dalla
mia Lucia.
Ci
ha causato un dolore infinito.
E
non siamo neanche le uniche vittime.
Ha
ferito e oppresso tanti altri
innocenti oltre a noi due.
Perché
dovrei perdonarlo?
Il
dolore in me è tanto. Non... non ci
riesco.
O
forse non voglio?
Fra
Cristoforo, cosa mi succede?
Mi
fa pena vederlo così, perché?
Soffre,
sta per morire, tradito e
abbandonato da coloro che credeva lo sostenessero, come io gli ho
sempre augurato.
Sono
passati due anni, due anni senza
vedere Lucia.
Due
anni passato fuggendo, fuggendo da
lui e dai suoi bravi.
Non
solo ha fatto tribolare noi, ma
anche altre persone care, tra cui voi, frate.
So...
so che dopotutto è così.
Tutte
le persone che ci vogliono solo bene ci sostengono.
Queste
situazioni di disagio ci fanno
allontanare da persone che in realtà erano semplici
parassiti.
Ma...
perché sono turbato?
Ho
sempre sperato di vederlo così, in
queste condizioni. Eppure non mi sento felice.
Perché?
Cosa?
Mi dici di pregare per lui?
Per
la sua salvezza?
Perché
noi siamo la sua unica
speranza?
Pregare
per lui per la grazia della Provvidenza?
…
Sai
cosa provo in questo momento.
Hai
odiato anche tu, vero? Me l'hai
raccontato.
Odiavi
un uomo, come me.
E
per questo odio lo hai ucciso in
duello.
E...
ti porti la stessa tristezza, gli
stessi sensi di colpa, la stessa vergogna di trent'anni fa.
Forse
comincio a capire.
Ti
rispecchi in me, vero?
Non...
non vuoi che io faccia i tuoi
stessi errori.
Il
rancore ti ha portato a compiere un
omicidio.
E
il rammarico non vuole abbandonarti.
…
No,
non farò i vostri stessi errori.
Mettetevi
il cuore in pace, amico mio, ora forse
ho capito.
Ma
non è solo questo, vero?
La
fede ti ha guidato, sai che non vale
la pena disprezzare.
Può
capitare di detestare una persona,
sì, ma non bisogna accanirsi su questo rancore.
E
ora comprendo...
Poi,
queste difficoltà mi hanno
rafforzato.
Mi
hanno migliorato.
Forse
è questo lo scopo finale?
Migliorarsi
attraverso i problemi che
la vita ci pone?
Perfezionarci
superando i disagi che ci
colpiscono per qualcosa di più grande?
Sì,
è così.
Costruire
la propria personalità e
finalmente realizzarsi attraverso le prove e le sfide che la vita ci
dà.
Va
bene, Fra Cristoforo, aiuterò
Rodrigo.
Dai,
prego con voi per la sua salvezza.
…
Rodrigo,
ma anche tu... non potevi
risparmiarti tutto questo?
Guarda
come sei ridotto!
Non
ti sarebbe piaciuta una vita
serena, una morte naturale e indolore?
Amici
veri?
Forse
anche una buona moglie?
E
allora perché darti tanta pena per
opprimere coloro che non possono difendersi?
Perché
martoriare i propri fratelli
quando invece conviene di più lottare con loro e superare le
avversità insieme?
Non
pensi che il tuo comportamento sia
come quello di un soldato che, invece di affrontare il nemico, che in
questo caso sono le complessità della vita, ferisci e uccidi
i tuoi
stessi compagni d'armi, i tuoi stessi amici che patiscono le tue
stesse sofferenze?
Perché
dar loro altre astrusità?
La
vita non è già abbastanza tortuosa
così com'è?
Lo
so che è quasi impossibile porre
rimedio al male che circola in questo mondo, ma perchè
aggiungerne
dell'altro?
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