LULLABY
- REPRISE
Part
1: Bella
Innocence
Waking up I see that everything
is ok
The first time in my
life and now it’s so great
Slowing down I look
around and I am so amazed
I think about the little
things that make life great
I wouldn’t
change a thing about it
This is the best feeling
Svegliandomi vedo che va
tutto bene
È la prima
volta nella mia vita e ora è fantastico
Rallentando, mi guardo
intorno e sono così meravigliata
Penso a tutte le piccole
cose che rendono grande la vita
Non cambierei nulla
Questa è la
migliore sensazione
Quando scorsi i primi raggi di sole brillare sulla mia pelle e su
quella di Edward, mi decisi ad aprire finalmente gli occhi. Non
perché stessi dormendo, bensì per un eccesso di
pigrizia.
Mi stiracchiai con un mugolio di soddisfazione e sentii Renesmee
agitarsi nel proprio letto, nella stanza accanto. Di lì a
poco si sarebbe svegliata e avrebbe insistito per essere portata da zia
Alice e zia Rosalie.
Mossi la mano avanti e indietro sul petto di Edward, girandola in ogni
direzione, lasciando che ogni sfaccettatura catturasse la luce.
Riflessi multicolori danzarono sul soffitto e sulle pareti. Mi chiesi
quando e se avrei smesso di stupirmi di questo.
Edward ridacchiò sopra la mia testa.
“Ti diverti?” mi chiese, avvolgendomi tra le sue
braccia. Calde.
“Abbastanza,” replicai con un sorriso.
Alzai solo la testa e lo baciai. I miei capelli scuri si sparsero sul
candore marmoreo del suo petto. Sapevo che avevamo
l’eternità davanti a noi, ma cercai ugualmente di
trattenere quel momento il più a lungo possibile.
This innocence is brilliant, I
hope that it will stay
This moment is perfect,
please don’t go away, I need you now
And I’ll hold
on to it, don’t you let it pass you by
Questa innocenza
è splendida, spero che resti
Questo momento
è perfetto, ti prego non andare, ho bisogno di te adesso
E io la terrò
stretta, tu non lasciare che ti sfugga
Edward si scostò per guardarmi e io lo reclamai ancora. Lui
rise piano, passandosi una mano tra i capelli bronzei, scompigliandoli
in modo…beh, perfetto.
Stavolta fu il mio turno di scoppiare a ridere. Lui inarcò
un sopracciglio. Talmente bello e impeccabile da far male, non
sopportava di non potermi leggere nella mente.
“Che c’è?”
“Niente,” risposi, cominciando ad alzarmi e a
cercare qualcosa da mettermi addosso. “Stavo solo pensando a
quanto fossi cieca prima di incontrarti.”
Già da umana, Edward mi aveva mostrato cosa fosse la
bellezza, ma quando mi aveva trasformata in vampira, mi aveva donato la
vista.
Interruppi il contatto visivo solo per infilarmi il maglione e, quando
riemersi, lo vidi sollevarsi a sedere, studiandomi con
quell’espressione soddisfatta e felice che dedicava solo a
me, forse inconsapevolmente.
I found a place so safe, not a
single tear
The first time in my
life and now it’s so clear
Feel calm I belong,
I’m so happy here
It’s so strong
and now I let myself be sincere
I wouldn’t
change a thing about it
This is the best feeling
Ho trovato un posto
così sicuro, senza una singola lacrima
È la prima
volta nella mia vita e ora è così chiaro
Calma, appartengo a
questo posto e sono così felice qui
È
così intenso e ora posso permettermi di essere sincera
Non cambierei nulla
Questa è la
migliore sensazione
“Potresti essere un pochino più chiara?”
Per tutta risposta, mi avvicinai alla finestra e la spalancai,
lasciando che il sole inondasse la stanza. Splendemmo come gemme nella
limpida luce mattutina. Avevo intenzione di godermela: di lì
a qualche ora sarebbe scomparsa dietro pesanti nubi plumbee. Almeno
così aveva detto Alice.
“Bella?”
“Ora cammino su prati di paradiso,” lo presi in
giro.
Gli lanciai un’occhiata maliziosa, poi sparii nella camera di
Renesmee, lasciandolo a letto sbigottito e senza parole. Ok, la seconda
frase era totalmente senza senso, l’avevo tirata fuori da
chissà dove, perciò Edward avrebbe continuato a
rimuginarci finchè non gli avessi spiegato cosa intendessi
dire. Potevamo andare avanti per giorni, ma era proprio questo il
divertimento: a volte, Edward se ne usciva con ipotesi così
sbilenche e strampalate che mi domandavo se fosse davvero la mia testa ad avere
qualche difetto.
“Bella?” lo udii chiamare mentre si vestiva di
corsa.
Renesmee stava ancora dormendo, così mi appoggiai allo
stipite della porta e mi incantai a guardarla.
“Bella.”
Edward comparve come un’ombra alle mie spalle e
sussurrò il mio nome. Gli sfiorai la guancia con una mano
senza staccare gli occhi da mia figlia.
“Bella, amore, che ti prende stamattina?”
Stavo per rispondergli, quando si allontanò da me e si
accucciò accanto al lettino di Renesmee.
“Edward, non svegliarla,” mormorai subito.
“Si sta svegliando, amore.”
Renesmee aprì lentamente gli occhioni color cioccolato e si
stiracchiò. Edward le scostò dal viso alcune
ciocche di capelli arruffati, aspettando che fosse un po’
più lucida prima di prenderla in braccio.
Ecco un’altra cosa che mi avrebbe sempre affascinata: la
straordinaria somiglianza tra mio marito e mia figlia. Gli stessi
lineamenti delicati, modellati nella porcellana; il colore dei capelli,
unico per entrambi. Ogni volta che Edward posava gli occhi su Renesmee,
lo faceva con una meraviglia e una tenerezza che mi infiammava il
cuore. Non sapevo se fosse consapevole della sua espressione, ma era
così unica e irripetibile che ringraziavo continuamente il
mio straordinario autocontrollo di avermi permesso di rimanere una
creatura lucida e razionale fin dal primo momento. Ed essere
consapevole di aver contribuito a dar vita a quegli attimi era la mia
gioia più grande.
This innocence is brilliant, I
hope that it will stay
This moment is perfect,
please don’t go away, I need you now
And I’ll hold
on to it, don’t you let it pass you by
Questa innocenza
è splendida, spero che resti
Questo momento
è perfetto, ti prego non andare, ho bisogno di te adesso
E io la terrò
stretta, tu non lasciare che ti sfugga
Chissà se Edward si era accorto di aver allargato il proprio
sorriso ad ogni movimento di Renesmee.
It’s the state of
bliss you think you’re dreaming
It’s the
happiness inside that you’re feeling
It’s so
beautiful it makes you wanna cry
È lo stato di
beatitudine che pensavi di sognare
È la
felicità che provi dentro di te
È
così bello che ti fa venir voglia di piangere
Edward aveva preso Renesmee tra le braccia e ascoltava quello che la
bambina aveva da dire senza bisogno di toccarla. Avevano entrambi la
stessa espressione concentratissima.
“Alice le ha promesso che oggi sarebbero andate a fare spese
con Rosalie,” mi informò.
Sorrisi. Come se io e Edward non lo sapessimo.
Poi, però, venne il mio turno di inarcare le sopracciglia.
Quelle due l’avrebbero fatta diventare un mostro se non
avessi tenuto la situazione sotto controllo.
“Ma dice anche di non preoccuparti, mamma,”
continuò Edward porgendomi Renesmee,
“perché sa benissimo come la pensi al
riguardo.”
I due si scambiarono un’occhiata complice e mia figlia mi
mostrò come si divertisse ad andarsene in giro con le zie
solo per le occhiate stupefatte delle altre persone. Scoppiai a ridere,
ricordando la mia espressione la prima volta che avevo visto i Cullen.
La prima volta che avevo visto Edward.
Non doveva essere stata molto diversa da quelle che erano soliti
ricevere, soprattutto quelle rivolte a Rosalie. La mia autostima,
già quasi inesistente di per sé, era sprofondata
sotto i tacchi e forse ancora più giù.
“D’accordo, piccolo mostriciattolo. Mi hai
convinta,” cedetti di buon grado. “Adesso,
però, è ora di prepararsi.”
Vestii Renesmee mentre Edward riordinava, poi tutti e tre ci avviammo
verso la casa principale, mia figlia tra le braccia di mio marito.
Le piaceva tantissimo vederci brillare: ogni volta si incantava
estasiata a guardarci, quasi delusa che la propria pelle fosse solo
vagamente luminescente. Ora stava passando le mani sul collo di Edward
e lui la lasciava fare, mentre continuava a chiedermi cosa intendessi
dire prima con quelle strane affermazioni.
“Sei più ostinato di un mulo quando ti ci metti,
eh?” ridacchiai, giocherellando con un rametto.
“Odio non sapere cosa ti passa per la testa.”
“È proprio questo il bello.” Mi
avvicinai e gli accarezzai la schiena. “Devi sapere cosa
provano i comuni mortali.”
“Tu mi vuoi morto, Bella,” sbuffò
Edward, alzando gli occhi al cielo.
This innocence is brilliant, it
makes you want to cry
This innocence is
brilliance, please don’t go away
Cause I need you now
And I’ll hold
on to it, don’t you let it pass you by
Questa innocenza
è splendida, ti fa venir voglia di piangere
Questa innocenza
è splendente, ti prego non andare
Perché ho
bisogno di te ora
E io la terrò
stretta, tu non lasciare che ti sfugga
La foresta era sempre particolarmente tranquilla al mattino,
c’erano solo il canto delicato degli uccelli e lo scorrere
del fiume Calawah che aumentava progressivamente man mano che ci
avvicinavamo.
“Stamattina da dove vuoi che prendiamo la
rincorsa?” domandò Edward a Renesmee. Mia figlia
adorava correre con suo padre; questa caratteristica dovevo avergliela
trasmessa io, senza dubbio. Renesmee glielo mostrò e Edward
annuì.
“Uhm…” borbottò poi,
rallentando fino a fermarsi.
“Che c’è?” gli chiesi.
“Alice è parecchio su di giri,” rispose
con una smorfia. “Vede un altro matrimonio in
arrivo.”
“Oh, no,” gemetti. “Em e Rose? Di nuovo?”
“No no,” mi interruppe subito. “Kate e
Garrett.”
Prese la rincorsa e saltò.
NOTE
DELL’AUTRICE
Fic risultata vincitrice (pari merito con quella di Balenotta) al
contest indetto da Kikyo90 “Libero
Twilight”.
Questo è stato il mio primo contest e sono davvero
soddisfatta del risultato. Ringrazio di nuovo tutte le altre
concorrenti, la giudice Kikyo90 e la mia “collega”
del primo posto.
Complimenti a tutte, mi sono davvero divertita a partecipare a questo
concorso! ^_^
Detto questo, la fic è divisa in tre parti, quindi restate
sintonizzati: a storia completa, inserirò anche il giudizio
di Kikyo90 (comunque già apparso sul forum). La canzone qui
utilizzata è Innocence
di Avril Lavigne.
Un bacione!!!
Alla prossima,
Lucy
Farinelli
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