cap 15
Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate.
Albus
tra il terzo e il quarto anno aveva aggiunto al suo metro e
sessantacinque ben venti centimetri. James tutt'ora piegava le labbra
in una smorfia quando gli facevano notare che suo fratello minore
fosse un poco più alto di lui. Questo era tutto. Albus era alto.
Data
questa premessa si può capire il perchè Lysander, abbandonato sulla
sedia di un'aula dimenticata, continuasse a spostare lo sguardo da
Albus, che camminava nervosamente davanti a lui, alla scopa,evocata
nella stanza delle necessità, lasciata incurantemente a terra.
Era
assurdo che quel ragazzo alto avesse avuto la forza di trascinarlo a
sedere su una scopa e di portarlo fino a lì.
Insomma
essere più alto di lui di una quindicina di centimetri poteva aver
aiutato e nessuno metteva in dubbio che qualche muscolo lo avesse
anche il serpeverde ma nulla di tutto ciò poteva presagire che
sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere. Beh, la capacità
nel volo certo, passare le ore di lezione a volare usando le torri
del castello come ostacoli doveva essere stato d'aiuto per schivare
le persone presenti alla festa. Ah! E una buona dose di follia, anche
quella doveva fare parte delle basi per fare quello che Al aveva
appena fatto.
“aaaemmm”si
schiarì la gola Lys “ti posso chiedere che cos...”
“no”
lo bloccò secco Al fermando per pochi secondi la sua camminata
“ma,
ecco, è che..”
“non
dire nulla” lo ammonì l'altro ragazzo “così peggiorerai le
cose” aggiunse poi sussurrando, come se si stesse nascondendo da
qualcuno
“e
cosa pensi di fare allora?”
“io?”
chiese puntandosi l'indice al petto “assolutamente niente” finì
scuotendo la testa “non è compito mio sistemare i miei casini”
Lysander aggrottò la fronte
“ah
no!?”domandò confuso
“no!”
esclamò indignato Al “oh meglio, sì, ma non quelli grandi e
grossi come questo, capito no?!”
Lys
annui poi iniziò a guardarsi attorno
“e
così...” iniziò balbettando “per i casini grandi e grossi come
fai?”
“Rose
si accorgerà che ho fatto una cavolata così andrà da Scorpius, lui
allora sistemerà la faccenda”
“e
come fa Rose ad accorgersene? Se magari era impegnata nel momento in
cui hai fatto saltare in aria i lampadari?”
“Rose
sente che c'è qualcosa che non va a prescindere, in modo particolare
su di me”
“e
come farà a spiegare a Scorpius che deve trovare la soluzione per
qualcosa che non va? Non è che sia molto preciso come problema..”
“Scorpius
capirà sempre quello che Rose vuole dire,ci è sempre riuscito”
“e
se non avesse soluzione? Come faresti?”
“la
troverà, fidati”
“okay..allora
poniamo che ora Rose e Scorpius stiano correndo qua con la soluzione
al casino che hai combinato ma ad un certo punto incontrano un troll
che..”
“sono
Rose e Scorpius,assieme quei due eliminerebbero il troll prima ancora
che questo si renda conto di loro due”
“...ma
se avessero perso la bacchetta...”
“Rose
intontirebbe il troll con date su date dello sviluppo della sua
specie, mentre Scorpius con tanto di sopracciglio arcuato indignato
lo riempirebbe di domande sul perchè si trovi lì e non nel suo
habitat, in breve il troll se ne andrebbe via piangendo”
“e
se...”
“basta”
urlò “ si può sapere da dove cavolo vengono tutti questi e se, e
magari, forse?”
“dal
fatto che voglio che sia tu ad affrontare questa cosa!” urlò di
rimando Lys “non mi interessa se Rose potrebbe capire perfettamente
il tuo stato d'animo, né se Scorpius ti potrebbe dare il miglior
consiglio su come uscire da questa strana situazione!E' la tua di
voce che voglio sentire, per Merlino!”
“vuoi
sentire la mia voce?” scandì“guardati attorno” fece allargando
le braccia esasperato “mi sono allenato una settimana con i
peggiori rompi pluffe ma al contempo geni nel gestire le relazioni di
tutta Hogwarts, il risultato?” chiese urlando “ti ho rapito”
telegrafò di colpo calmo “ti ho rapito, insomma tutte le belle
parole, tutti i buoni propositi a cosa sono serviti? A farmi andare
fuori di testa non appena mi hai rifiutato”si appoggiò ad un muro
e si lasciò scivolare fino a sedersi sul freddo pavimento “ecco
perchè sto aspettando Rose e Scorpius! Perchè quando sono io a fare
le cose non va mai bene!”e si coprì il volto con le mani, quante
volte ancora avrebbe fatto quel gesto? Stava incominciando a
pesargli, nascondere il viso tra le mani dopo aver fatto una cavolata
era ormai diventato un marchio di fabbrica
“io
mi sono divertito” Albus sussultò appena, la voce di Lysander di
colpo vicina e le sue mani che venivano allontanate dal suo viso “è
stato divertente, il rapimento dico” ribadì il concetto con
quell'aria ingenua e trasognata che aveva sempre fatto impazzire il
serpeverde
“come
scusa?” chiese “ti sei divertito? Tu rifiuti un ragazzo, lui ti
rapisce e tu ti diverti?”Lys lo colpì in testa con la mano chiusa
a pugno “auh”si lamentò l'altro
“oh,
ma allora sei tardo proprio”lo riprese “tu non ascolti mai testa
di zucca che non sei altro”sbuffò “io non ti ho rifiutato”
Albus scosse la testa
“sì,
che lo hai fatto! Mi hai detto che non ti interesso”
“eh
no! Ho detto che non mi interessava tutte le cose che stavi
elencando” Albus fece per replicare ma si bloccò
“e
allora cosa ti interessa scusa?”Lys questa volta lo colpì con più
forza
“ma
ti hanno fatto un incantesimo rincoglionente?Tu mi interessi!”
batté con forza il suo indice sul suo petto “tu,tu,tu” Al rimase
a fissare il dito puntato per un istante interminabile poi rialzò lo
sguardo lentamente
“ma
se hai detto che io ti impedisco di metterti assieme a me” si portò
una mano a scompigliare i capelli “però quello che faccio per
permettertelo, come allenarmi per essere un buon ragazzo, gentile e
disponibile non va bene, cosa devo fare scusa?”Lys sbuffò
“se
a me piaci come sei, cosa devi fare per piacermi?”Albus balbettò
qualcosa di indefinito
“essere
me stesso?”
“esatto,e
chi è la persona che sta impedendo il tuo essere te stesso?”
“principalmente
Louis, il biondino diventata peggio di Voldemort quando insegna,ma
anche Domi,Salazar che perfezionista, e tuo fratello, certo che è
stronzo quello, ah e Scorpius e Rose, beh lei no, lei dice che anche
se sono un'idiota sono perfetto così come sono, ma credo sia di
parte..”
“non
ti ho chiesto chi ti ha dato una mano ma chi ha voluto modificarti”
“ah!
Io, insomma sono stato io ad andare a chiedere..”si bloccò
illuminandosi “io ti impedisco di metterti assieme a me, ora ho
capito!”
“grazie
a Merlino” sospirò Lysander lasciandosi scivolare indietro fino ad
arrivare a sdraiarsi.
Passarono
minuti in completo silenzio prima che una zazzera di capelli neri
comparisse nella sua sfera visiva, Lysander sorrise e si alzò per
lasciarsi baciare ma Albus lo ignorò
“un'ultima
cosa scusa” Lys si lasciò ricadere sul pavimento con un sospiro
“mmm-mm”
“ma
se ti vado bene così come sono perchè ti sei arrabbiato quando hai
scoperto di Amy e si beh di tuo fratello” la mascella del biondo si
serrò, Albus aveva rimuginato un bel po' su quella domanda, avrebbe
potuto starsene semplicemente zitto ma voleva sapere, voleva capire
meglio
“Amy
era solo una ripicca nei confronti di Lor che ti aveva sfidato, un
comportamento da stronza serpe narcisista ma in fondo parte di quello
che sei quindi non mi ha fatto esattamente arrabbiare, per quanto
riguarda Lorcan invece...” fece schioccare le labbra “beh, punto
uno non è bello sapere che fossi andato con lui e secondo perchè
era la dimostrazione del tuo volerti allontanare da me”
“io
andavo con Lor proprio perchè mi ricordava te”
“ma
perchè non venire con me direttamente?”
“per
non ferirti con il mio comportamento del cavolo!”esclamò
“e
lo vedi allora che siamo al punto di partenza? Sei sempre tu che ti
impedisci di stare con me”
“ma...”
balbettò, poi sbuffò “io non..”rotolò sul fianco per alzarsi a
sedere “io mi piaccio, ho trovato me stesso nel prendere la vita
così come viene, sono libero...ma so che per gli altri..”
“quando
hai preso quel dannato boccino alla tua prima partita Al hai capito
di poter essere ciò che volevi, che la gente non ti avrebbe più
guardato come il figlio del salvatore, né come la pecora nera della
famiglia...” Lys si alzò lentamente a sedere “hai così smesso
di provare ad essere quello che la gente si aspettava fossi e hai
iniziato ad essere semplicemente Al, ma non hai mai smesso di dare
importanza ai quei commenti e così hai passato gli ultimi anni a
fare ciò che volevi con una voce nella tua testa che ti ripeteva che
per gli altri era sbagliato e che quindi tu eri sbagliato”
“non
è giusto fare solo ciò che ci si sente, io non sono, io..” Albus
serrò gli occhi “sì, sono sbagliato, è vero!”
“buffo
perchè per essere una persona che fa solo cose sbagliate hai un
sacco di amici che darebbero l'anima per te”
“principalmente
cugini”
“Malfoy,
Duke e Martin non sono cognomi di tuoi parenti”
“Duke
e Martin sopportano il mio modo di comportarmi perchè si divertono a
starmi dietro mentre Malfoy credo che ormai ne abbia passate talmente
tante per colpa mia che si sia rassegnato”
“non
penso proprio, cavolo persino mio fratello credo che sotto sotto ti
consideri un suo amico”Albus si strinse nelle spalle
“e
in ogni caso per essere uno che fa tutto quello che vuole sei un po'
troppo presente nella vita delle persone a cui tieni...Non credo tu
abbia mai saltato una riunione di famiglia di James e Fred, avrai
anche saltato allenamenti ma quando i tuoi amici di chiedevano di
arrivare in orario perchè c'era bisogno di te tu li hai sempre
ascoltati, Lorcan mi ha detto che ti facevi nel cuore della notte
tutte le scale dai sotterranei fino alla torre corvonero se Rose
aveva qualcosa...E avrei tanti altri esempi simili”
“mi
fa piacere esserci per le persone a cui tengo quindi non è che
faccia chissà quale sforzo”
“Al
tu credi che io sia sbagliato?” Albus sbarrò gli occhi
“no!Certo
che no, tu sei proprio il contrario, sei perfetto perfino nelle tue
imperfezioni” Lys sorrise
“e
allora se sei così sbagliato perchè uno perfetto perfino nelle sue
imperfezioni ,come hai detto tu, ti ama?” Albus rimase a fissare il
muro davanti a sé per un po' poi si voltò verso Lysander gli passò
una mano fra i capelli e gli sorrise dolcemente
“non
ne ho la più pallida idea” sussurrò prima di baciarlo “e
comunque ti amo anch'io” disse staccandosi appena
“questa
volta non scappi più via?”chiese il corvonero poggiando la fronte
sulla sua spalla
“non
ci penso nemmeno” fu la risposa di Albus prima di riprendere a
baciarlo “quindi giusto per essere sicuro..”iniziò
allontanandosi appena “hai apprezzato di più il rapimento che
tutta la mia super lista di cose?”
“esattamente”rispose
Lysander sorridendogli dolcemente
“Louis
e Lorcan me la pagheranno”mugugnò assottigliando gli occhi
“va
bene, ma più tardi, d'accordo?”Al ridacchiò
“d'accordo”
approvò stringendo nuovamente l'altro a sé, sicuro che non lo
avrebbe lasciato andare per un bel po' di tempo.
Robin
si fece largo fra la folla, venne spintonata un paio di volte ma non
ci fece troppo caso, doveva raggiungere Thurstan.
“ecco
la mia adorabile ragazza”esclamò il grifondoro non appena lei fu
riuscita a raggiungerlo
“sei
ubriaco” constatò spostandosi, le aveva passato un braccio attorno
alle spalle appoggiandosi a lei facendola così barcollare
“appena,appena
brillo” fece lui facendo a fatica l'occhiolino verso i suoi amici
che scoppiarono a ridere. No, lui non rientrava nella categoria di
ragazzi che riuscivano a fare l'occhiolino senza sembrare dei
completi deficienti.
“ti
lascio divertire con i tuoi amici allora” disse accennando un
sorriso, non era il momento per parlare con lui, per fare chiarezza
sui suoi sentimenti, era una cavolo di festa e lei non l'avrebbe
rovinata
“no,
rimani qui” protestò prendendola per mano “bevi con noi”
“non
posso, sono stata sorteggiata come strega sobria del dormitorio, devo
assicuratami che tornino tutte sane e salve senza perdersi per
qualche piano o inciampare nella propria bacchetta”ridacchiò, non
sarebbe stato facile
“mmm”
mugugnò Thurstan “allora succo di zucca”esclamò come se fosse
la soluzione del secolo, Robin lo guardò inorridita
“io
non bevo succo di zucca!”
“hai
ragione tu sei più tipo da cocktail” canticchiò senza un
apparente motivo
“no,
è perchè ci tengo alle zucche, mi impressiona bere il succo di
quelle grandi, arancio e..”si bloccò “io sarei il tipo da cosa?”
“cooooocktail,
cocktail al cocco, cocktail”
“e
perchè pensi questo?” domandò
“lo
si capisce da come parli” borbottò
“io
non..”
“sono
così sexy le ragazze che bevono cocktail ma che allo stesso tempo
parlano di Quiddich” Robin poggiò le mani sui fianchi alzando un
sopracciglio,
“sostituisci
burrobirra con cocktail e fotografia con Quiddich e forse sarà
possibile che la strega di cui stai parlando sia io” il mago
scoppiò a ridere
“sei
divertente zuccherino”e fu allora che Robin capì, sbarrò gli
occhi e per un secondo si dimenticò di respirare
“per
Merlino in persona!”sbottò “tu sei innamorato davvero di
Louis”Thurstan smise di ridacchiare per guardarla torvo
“sono
ubriaco ma non tanto da confondere te con un corvonero, alto il tuo
doppio e pure uomo” assottigliò gli occhi “insomma posso dire
sia un bel ragazzo ma non credo di averti scambiata con lui”
“Thurstan
qual è il mio colore preferito?”
“rosso
passione”
“arancio
zucca”replicò lei
“il
mio animale preferito?”
“gatto”
“non
lo ho, sono tutti fantastici” Thurstan barcollò guardandola
confuso
“non
capisco”
“già,
perchè ti ho mentito, scusami”abbassò lo sguardo “ho fatto
finta di essere ciò che non sono, non è colpa tua,io,io scusami...”
e se ne andò veloce
“non
capisco” ripetè l'altro, un mago gli posò una mano sulla spalla
“sei
appena stato mollato” gli chiari e alle sue spalle si sollevò un
coretto di -nooo- “ma guarda il lato positivo” lo costrinse a
voltarsi verso i suoi amici “sei di nuovo single” urlò
“luma-luma” pronunciò assieme agli altri “alla tua salute”
tutti bevvero e ripresero a festeggiare.
Robin
corse in mezzo a tutta la folla che continuava a ballare
indisturbata, voleva andare via, chiudersi in camera e mangiare
cioccorane fino a scoppiare. Quello era il piano, eppure quando vide
Jenny, sua compagna di dormitorio, barcollare poco più avanti si
ricordò che non poteva farlo.
Era
un prefetto, scelta per riportare le streghe di grifondoro nella loro
sala comune sane e salve.
Rallentò
il passo sbuffando,avrebbe dovuto rimandare qualsiasi casino
sentimentale stesse per affrontare al giorno dopo, magari dopo
colazione, si sa che con la pancia piena si ragiona meglio.
Si
voltò e si diresse verso la giovane strega, l'afferrò per un
braccio aiutandola ad assumere una posizione pressochè eretta
“J
tesoro, tutto bene?”chiese
“ovviamente
chi se non lei si poteva occupare dei giovani maghi allo sbando” il
suono di quella voce fece scattare il volto di Robin verso l'alto,
verso il viso di Louis
“sono
stata sorteggiata..”replicò lei abbassando subito lo sguardo “e
poi a prescindere non l'avrei mai lasciata schiantarsi contro il
pavimento, che razza di persona sarei scusa?”domandò incapace di
trattenersi
“il
tipo di persona che si diverte alle feste?!”fu la fredda risposta
dell'altro
“e
allora perchè tu non stai bevendo come tutti?”chiese con tono
accusatorio
“sto
giusto tornando da Anaelle dopo essermi fermato a bere con i miei
compagni di dormitorio”Robin cacciò dalla sua mente l'immagine di
Anaelle Gray, una strega promettente,sveglia e bella. In quel momento
odiò la sua memoria fotografica.
“ah
sì?! E come mai non sei in queste condizioni?”domandò indicando
Jenny
“perchè
il mio corpo è incapace di ridursi in questo stato, credo abbia a
che fare con i geni veela”
“ho
visto sia Domi che Vicky scatenarsi alle feste luma-luma”
“oh,
ma quello non è l'alcool sono così di natura”spiegò placido,
Robin si scoprì a sorridere inconsciamente, doveva andarsene, era
pericoloso per lei stare così vicina a Louis in quel momento di
instabilità emotiva. Passò meglio la mano attorno alla vita di
Jenny e tentò di fare qualche passo in avanti, barcollò, sentì il
corvonero sospirare e afferrare poi anche lui la strega
“portiamola
verso quella sedia” disse lui dall'altro lato di Jenny
“mmm”
approvò lei.
Jenny
si addormentò sulla sedia non appena i due non la ebbero lasciata
“grazie”
disse mantenendo lo sguardo sempre puntato verso il basso, non
avrebbe guardato Louis, non quella sera per lo meno
“nero”
“cosa?”
“il
colore del pavimento è nero”chiari il biondo facendo alzare il
capo alla ragazza “sembravi particolarmente interessata al
pavimento così ti ho fornito quest'informazione che sono sicuro ti
cambierà la vita” Robin osservò l'espressione apatica dell'altro
e non riuscì a trattenere un sorriso che si trasformò in un
ridacchiare nervoso ed infine in una risata aperta “stai bene?”
“sì”
biascicò “sto benissimo” borbottò continuando a ridere
“sei
ubriaca?”
“no,
è che, è che..”si portò una mano ad asciugare qualche lacrima “è
che tu fai sempre così, dici una cosa divertente da serio, ti
lamenti delle altre persone ma le aiuti, dici di non voler fare le
cose ma alla fine sei sempre il primo ad impegnarsi..”
“io
non credo di ess”
“nono,
lo fai, fidati” lo interruppe Robin “ma è bello, non devi
nasconderlo, è magnifico che tu sia così” aggiunse di slancio
arrossendo subito dopo. Era bello. Non il suo aspetto, non il suo
indiscutibile fascino. No, lui era bello perchè c'era sempre anche
quando affermava il contrario. Era bello perchè combatteva ogni
giorno contro se stesso. Era bello perchè Robin lo vedeva tale.
“seriamente,
hai bevuto?” si portò una mano fra i capelli “eppure non
berresti mai se sai di dover rimanere sobria e del resto c'è solo
succo di zucca...”
“che
io non berrei mai” lo interruppe secca, Louis la guardò torvo
“lo
so, hai questa strana paranoia per le zucche, ti piacciono troppo per
berne il succo..bah, certo che sei proprio ridicola” Robin sbarrò
gli occhi
“ti
ricordi delle zucche?”chiese scioccata
“mi
hai seccato non poco con quella storia, difficile che me ne
dimenticassi” la bionda grifondoro per un attimo socchiuse le
palpebre, si ricordava delle zucche, era assurdo
“mi
hai chiesto di vederci davanti alla capanna di Hagrid per questo?
Perchè sai che mi piacciono le zucche?”
“ovvio,
perchè credi che ti avrei chiesto di trovarci in quel postaccio
altrimenti? Secondo te rischierei di rovinarmi i jeans così, tanto
per divertimento? “ sbuffò “come se a me piacessero i luoghi
dove pullulano creaturine di ogni genere,fango e cavolate varie..”
“porco
Merlino ma allora è vero!!” esclamò. Quello che stava parlando
era il vero Louis, non quello che piaceva alla gente no, quello che
piaceva a lei, quello bello per lei e solo lei.
“vero
cosa?”
“che
io ti piaccio” Louis sbattè le palpebre un paio di volte, lui non
faceva giochetti, non gli piacevano le metafore e non amava perdersi
in chiacchiere inutili
“certo
che era vero, altrimenti per quale motivo te lo avrei detto?!”
“io
e Thurstan ci siamo appena mollati”confessò lei dal nulla, non
seppe nemmeno il perchè lo avesse detto “insomma.. ecco..”
“buon
per te” fece telegrafico l'altro “io devo tornare dalla mia
ragazza” annunciò “ho già perso troppo tempo con te” aggiunse
prima di voltarsi e andarsene.
Robin
portò una mano a coprirsi la bocca. Aveva un doppio significato
quella frase. Aveva perso tempo con lei, era chiaro. Lei lo aveva
rifiutato e ora lo cercava dopo che aveva capito che il suo ragazzo
non andava bene. Anzì non lo aveva rifiutato, non gli aveva proprio
creduto. Aveva creduto al suo ragazzo che si era basato su una Robin
inventata ma non aveva creduto a Louis, suo amico, che conosceva
tutto di lei.
Louis
si era stufato di lei, non si fidava più, non voleva più essere
ferito. Era il turno di Robin adesso di portarlo nel campo di zucche.
Beh, metaforicamente parlando si intende.
“Non
è male questa festa” fece Ewan sedendosi accanto ad un'
imbronciata Isla
“non
ti ci mettere anche tu” ringhiò
“dico
solo che se quando frequentavo io Hogwarts ci fossero stati maghi
dell'ultimo anno come James e Fred lo avrei apprezzato”la strega si
limitò a sprofondare maggiormente sul divano
“andiamo
Isla non puoi davvero passare tutta la festa a tenere il broncio”
“sì
che posso e ti dirò di più, lo sto già facendo”
“emm”un
mago di qualche anno più piccolo si avvicinò a loro “tu sei Isla
vero!?”
“si”
sibilò la strega
“ti
ho riconosciuta perchè giochi nei grifondoro, vorrei imparare la tua
mos”
“che
vuoi?”lo interruppe, il ragazzo rimase a fissarla confuso per
qualche istante poi scosse il capo
“il
mago di tutti i maghi, sir James Sirius Potter vuole vederla”
proclamò “scusa ma sono stato obbligato a usare esattamente queste
parole”aggiunse in un sussurro
“digli
che puoi scordarselo”
“eeemm,
scusa ma tu sei Ewan Lee, quello dei Tutshill?” domandò il ragazzo
con gli occhi sbarrati ignorandola completamente
“sì,
sono io”allungò la mano “piacere Ewan” l'altro la strinse
scioccato, Isla intanto continuava a scuotere la testa e a borbottare
qualche insulto rivolto a James
“sapete
una cosa?!”domandò mentre gli altri avevano già intrapreso una
discussione sul Quiddich “ci vado! Vado da sir James Potter e lo
crucio”annunciò “credo che sarebbe l'unica cosa in grado di
farmi divertire a questa cavolo di festa” e così dicendo si avviò
verso un punto non ben definito della sala.
“Islaaaa”
si sentì chiamare ad un tratto e subito dopo il non tanto dolce peso
di James fu su di lei tanto da farla vacillare e cadere a terra
malamente “scusa, ti sei fatta male?” domandò lui
“non
molto, ma se ti togliessi andrebbe decisamente meglio”
“nooo,
io sto bene qua”disse lasciandosi però rotolare di fianco
“certo
che sei messo piuttosto male”constatò Isla
“sai
com'è un luma tira l'altro” borbottò scoppiando a ridere da solo
“mi
cercavi?”
“chi?
Io? Nooo” e riprese a ridere “a cercarti era sir James”
“due
persone completamente diverse immagino” lo canzonò lei
“certo,
il primo non è stato ordinato sir da Fred e non è un paladino senza
paura”
“perchè
James Potter ha paura al contrario di Sir James Potter?”
“certo”
“e
di cosa?”
“di
te”
“cosa?”
chiese Isla perdendo completamente il tono divertito
“di
perderti, di amarti troppo, di volerti più di ogni altra cosa al
mondo”elencò mentre con un dito verso il soffitto tracciava linee
invisibili “tu pensavi che fosse razionalità la mia? Quella notte
in cui ci siamo mollati credevi davvero che fossi serio?” scoppiò
a ridere “James Potter aveva appena capito di amarti ed entrato nel
panico” sussurrò “non come Sir James, lui no, lui ti ama e
troverà la soluzione ad ogni problema” disse per poi scoppiare a
ridere.
Isla
afferrò la pochette e la aprì, ne tirò fuori una lettera che
appoggiò sul petto di James
“è
la tua richiesta di un provino finale per entrare nei Puddlemore”
l'aveva aperta alla fine, non sapeva neanche ora dove sarebbe finita
lei ma James sarebbe entrato nella sua squadra, quella per cui aveva
lavorato tanto
“cosa?”
fu come se per un secondo James avesse riacquisto lucidità, le sue
dita si strinsero attorno alla carta della lettera e rialzò il busto
da terra
“grazie
per la festa di fidanzamento” fece Isla alzandosi da terra, la mano
di James però fu subito sul suo braccio
“non
sposarti” borbottò
“si
invece” il mago la fissò dritto negli occhi e poi scoppiò a
ridere.
Scorpius
vide Rose accasciarsi al suolo subito affiancata da Dominique e il
suo stupido ragazzo, la stavano trascinando lontano dal rumore della
festa, la stanza delle necessità gli aveva fornito una piccola
nicchia.
Dominique
era una che non si faceva prendere dal panico, era intelligente,
avrebbe saputo gestire la situazione, non doveva preoccuparsi. Non
che fosse preoccupato. Si voltò verso Coloumbine, gli scostò una
ciocca di capelli neri e iniziò a baciarle il collo, la strega
ridacchiò.
“qualcuno
vada a cercare Albus, lui sa cosa fare quando esagera con la pozione”
urlò lo stupido ragazzo di Rose, Scorpius prese la ragazza e la
spinse verso il muro dando così la schiena alla scenetta
“non
serve Albus” lo riprese Dominique “basta solo farla stendere”.
Appunto, Domi sapeva cosa fare, poteva smettere di ascoltare
quell'inutile conversazione.
“n-nono”
balbettò Rose, il suo respiro era affannato e poteva sentire le sue
unghie che si impiantavano sul pavimento per evitare di tremare.
Scorpius non era vicino ma era come se tutti i rumori di quell'area
della stanza gli arrivassero amplificati
“qualcosa
non va” sussurrò Dominique “il respiro è..”.Scorpius serrò
gli occhi appoggiando la fronte su quella della ragazza, era
un'abitudine che lo aiutava a ragionare, abitudine che aveva preso
con Rose. Rose che ora era a terra e nemmeno Domi sapeva cosa fare
“non risponde agli incantesimi base di guarigione”
“portiamola
via” disse lo stupido
“non
possiamo spostarla, lo vedi?” lo riprese secca Dominique. Grazie a
Salazar c'era qualcuno che ragionava “non respira” disse in un
soffio “Rose, Rose” la richiamò.
Non
voleva farlo, lui era arrabbiato con lei, se avesse mantenuto la
promessa fatta a lui di non prendere le sue stupide pozioni non si
sarebbe ritrovata in quella condizione, eppure Scorpius, si voltò e
si mise a correre verso Rose.
“via”
ordinò ai due. Non respirava, il suo petto non si muoveva ed era
pallida, molto più del normale. Si sedette a terra, l'afferrò per
le spalle alzandola e appoggiò la sua schiena al suo petto. Strinse
la mano attorno al legno della bacchetta tanto da farsi male, poteva
sentire che il corpo di Rose contro il suo petto era inerme, le alzò
i capelli e puntò la bacchetta alla sua nuca ignorando le voci
attorno a lui. Una volta aveva fatto quell'incantesimo, una sola
dannatissima volta, doveva funzionare, non avevano alternative “Dum
spiro,spero(1)”. Rose tremò contro di lui poi si piegò di lato e
sputò qualcosa di denso che poteva essere sangue, riprese a
respirare e si appoggiò contro il suo petto. Scorpius serrò gli
occhi e si voltò verso Dominique, la strega aveva la mano chiusa
attorno allo stupido, gli aveva impedito di intervenire, God save the
ravenclaw.“Allontanatela da me” ordinò, la bionda lo guardò
perplessa per qualche secondo però si piegò afferrando poi Rose per
le spalle permettendo così al serpeverde di scivolare indietro senza
che la strega cadesse a terra
“cosa
gli hai fatto?! Quell'incantesimo era magia osc..”
“quell'incantesimo
le ha permesso di respirare” lo interruppe secco Scorpius alzandosi
in piedi, il viso era volto a guardare qualsiasi cosa fuorchè Rose a
terra “bene, ora cavatela da soli” si girò e si diresse verso
Coloumbine
“e
adesso? La spostiamo?”Scorpius si bloccò, va bene, lui lo chiamava
stupido, ma andiamo così stava esagerando. Serrò la mascella
impedendosi di imprecare, si voltò e in due falcate raggiunse
Leonard, la mano andò ad afferrarlo per il colletto ancor prima che
potesse aprire bocca
“ascoltami
bene idiota, la vedi quella ragazza laggiù” allungò il braccio
indicando Columbine, lui annui “voglio fare sesso con lei, lei è
più che contenta di ciò, non mi porta sull'orlo della pazzia ogni
cinque secondi, non mi trascina in situazioni assurde dando per
scontato che io capirò semplicemente guardandola come comportarmi,
non fa battutine allusive in momenti poco appropriati, non è
cocciuta, non” si bloccò, Rose aveva sputato nuovamente lo strano
liquido “comunque, se tu continui a fare domande idiote io non
riuscirò ad andare da Colombine per fare sesso” strinse la presa
sul colletto “ti è chiaro? Se tu sei intelligente, io vado a
scopare, se non lo sei devo rimanere qua e andare in bianco” iniziò
a scuoterlo “Puoi essere intelligente per me? Puoi per favore
permettermi di scopare?”
“non
sono domande idiote! Se mi avesse detto di stare male ora saprei cosa
fare, è stato Albus ad avvertirmi della sua dipendenza da pozioni,
altrimenti non avrei nemmeno saputo quello” deglutì sentendo il
corpo sbilanciarsi verso quello del serpeverde “è sempre contenta,
non ha mai accennato anche solo un po' di tristezza o stanchezza
negli ultimi giorni, se solo lo avesse fatto...” Scorpius lo guardò
fisso negli occhi, non muoveva un muscolo eppure nella sua immobilità
trasmetteva uno sdegno che nemmeno un pugno ben assestato avrebbe
reso maggiormente “se, se solo lo avesse fatto..” ripetè “
Rose è sempre l'eccezione” disse asciutto “lei conosce le
regole ma non riesce a seguirle, lei è sempre l'eccezione”ripetè
ricordandosi del discorso fatto in biblioteca quando l'aveva aiutata
per la prima volta nelle ricerche sulla stanza della necessità“quindi
se è triste non si comportata come gli altri, non piange e non lo
dice apertamente, ma ci sono altri segnali, come il guardarsi attorno
distratta o..” si concentrò sulla voce di Dominique che
pronunciava incantesimi di magia di base per far riprendere del tutto
Rose “cose in ogni caso che il suo ragazzo dovrebbe sapere”
sibilò, mollò la presa e si girò, doveva tornare da Columbine
“no”
biascicò Rose e batté il pugno a terra accanto alla piccola pozza
di liquido che continuava a sputare
“Rose
calmati” fece Leonard “non dovevi prendere quella dannata
pozione”
“no”
e sputò nuovamente “Scor” e battè ancora a terra, Scorpius
serrò gli occhi, lo aveva chiamato, scosse la testa e si girò per
l'ennesima volta, non l'avrebbe guardata, avrebbe solo capito ciò
che voleva che capisse. Perchè nonostante tutto continuava a dare
per scontato che lui la capisse?!Non il suo ragazzo, lui. Guardò a
terra dove aveva battuto la mano, il liquido che continuava a sputare
aveva la densità del sangue ma era scuro, tendente al nero
“Domi,
quella non è una reazione da pozione risvegliante, non è proprio
una reazione da pozione, nessuna arriva al sangue,quello sembra un
rigetto, una reazione di difesa del corpo”la corvonero si sporse
per guardare meglio il liquido mentre Rose sospirava, Scorpius aveva
capito
“avevamo
dato per scontato che fosse la pozione, che idioti” esclamò
Dominique,puntò la bacchetta verso la piccola pozza e pronunciò un
incantesimo “è sangue, sangue e cenere” lo aggiornò allarmata
“sangue
e cenere, cosa può averle..” e allora capì, esattamente come Rose
si aspettava“l'ardemonio! E' stata colpita!”
“ma
non è stata male, la sua pelle dovrebbe essere macchiata, a meno
che...non si stesse già curando!” concluse la corvonero guardando
la cugina che annui per poi piegarsi a sputare ancora
“la
pozione non era una risvegliante, ma l'antidoto per guarirsi dal
colpo ricevuto con l'ardemonio” chiari Scorpius mentre incrociava
le braccia e alzava lo sguardo verso il soffitto, era tutto
sistemato,aveva capito, Rose sarebbe stata meglio e lui se ne sarebbe
finalmente andato“ora dovete solo darle la pozione, ne avrà
sicuramente un' altra trasfigurata addosso” Rose strattono la
cintura nera che le fermava il vestito in vita
“la
cintura” esclamò Leonard, puntò la bacchetta “rinvenio”
pronunciò ma non accadde nulla, Scorpius sempre più impegnato ad
osservare il soffitto sbuffò una risata
“Rose
segue trasfigurazione avanzata, credi davvero che basti un rinvenio?”
“non
ce la faccio nemmeno io Sco” disse Dominique “lei non riesce a
parlare continua a sputare sangue, non può andare avanti così,
dobbiamo chiamare la McGonagal” Non si sarebbe piegato su di lei,
non si sarebbe mosso se non per raggiungere Coloumbine, era già
andato contro i suoi propositi lasciandola per dare una mano a Rose,
aveva fatto quello che serviva, non era obbligato a fare nient'altro.
Imprecò contro se stesso mentre abbassava lo sguardo sulla chioma
rossa di Rose e si inginocchiava al suo fianco
“sei
un idiota”le disse fra i denti, tirò fuori la bacchetta e con un
agile movimento del polso pronunciò la formula che le aveva sentito
usare la prima volta che l'aveva colta in fragrante a prendere la
pozione risvegliante. La cintura si trasfigurò in un cordone, la
fibbia in una piccola boccetta, Scorpius l'afferrò veloce e la
stappò portandola alle labbra di Rose e fu allora che la vide. Aveva
evitato il suo sguardo fino all'ultimo, perchè lo sapeva che se
l'avesse guardata poi non avrebbe più avuto la forza di tornare da
Columbine. Le sue labbra annerite, il colorito pallido e il leggero
tremore che cercava di controllare inutilmente. L'attirò a sé e la
strinse in un abbraccio tanto forte finchè non la sentì smettere di
tremare. Sentì la mano di Rose arrampicarsi lungo la sua schiena
fino ad arrivare alla spalla e stringerla nascondendo poi il suo viso
nell'incavo del suo collo.
“te
l'avevo promesso..” bisbigliò Rose con fatica al suo orecchio
“niente
più pozioni, avrei dovuto capirlo subito, scusa” disse Scorpius
scostandola appena da sé incontrando i suoi occhi azzurri. Ecco
perchè non sarebbe dovuto andare, lui era arrabbiato con lei, non
doveva aiutarla, ma adesso che la guardava non riusciva ad
allontanarsi da lei. Era la vergogna di Salazar.
“beh,
bene, grazie Scorpius per averla aiutata, ciao” disse Leonard
facendogli pressione sulla spalla, il serpeverde non accennò
minimamente a muoversi
“Leonard
ti ricordi il discorso che ti ho fatto prima? Quello sul fatto che se
tu eri intelligente io potevo andare a scopare?” il mago annui
titubante “bene, tu non ci sei riuscito ma in compenso io sì,
quindi dato che io sono stato intelligente, tu puoi anche andare a
farti fottere” Dominique che stava accarezzando i capelli della
cugina mentre si accertava sulle sue condizioni scoppiò a ridere
“è
chiaro che Rose è in buone mani, Leo ti consiglio di andare a farti
un giro” gli disse la corvonero prendendolo per un braccio e
allontanandolo
“ma
io sono il suo ragazzo” protestò
“e
non ti sei accorto che stesse male”
“no,
non è colpa sua” borbottò Rose, si sciolse dall'abbraccio di
Scorpius tenendo comunque una mano attorno al suo polso mentre con
l'altra afferrò il braccio del ragazzo avvicinandolo, il serpeverde
tentò di andarsene ma la strega strinse la presa sul suo polso
impiantando le unghie “scusa, ma è meglio se lasci perdere con me”
disse rivolta a Leonard, Scorpius smise di divincolarsi
“ho
capito” disse secco il corvonero, si alzò e si diresse verso la
festa
“ti
occupi tu di lei?” chiese gentilmente Dominique, il biondo annui
“bene” diede un bacio sulla guancia alla cugina e si alzò anche
lei “riposati, più tardi ti passo a controllare”
“tu
non ti devi occupare di me” disse Rose non appena la cugina se ne
fu andata, cercando di alzarsi, la stanza prese a girare attorno a
lei e desistette
“lo
so, ma ho comunque intenzione di farlo” replicò Scorpius
passandole un braccio attorno alla vita aiutandola ad alzarsi
“ce
la faccio da sola” sbottò bloccando la mano del ragazzo che si
stava dirigendo verso le sue gambe per prenderla in braccio, Scorpius
sospirò poggiando la sua fronte alla sua
“perchè
devi sempre complicarmi la vita” si lamentò non nascondendo però
un sorrisetto divertito, Rose aveva rischiato di morire, ma lui era
felice, era con lui, stretta a lui e stava bene
“perchè
è più divertente” rispose appoggiandosi alla sua spalla dopo aver
tentato di fare un passo in avanti, Scorpius abbassò il volto
arrivando a sfiorare con il mento al testa di Rose
“per
comodità non potresti per una volta fare finta che farti aiutare
dopo aver vomitato sangue per uno scompenso dato da un colpo di
ardemonio sia normale?”
“no”
rispose chiudendo un occhio nel vano tentativo di smettere di vendere
la stanza sdoppiarsi “okay, che dici di una via di mezzo? Io
cammino tu eviti che finisca a terra”
“si
può fare” approvò Scorpius, rafforzò la presa attorno alla vita
della ragazza stringendola il più possibile a sé
“per
prima,grazie per aver capito”sussurrò alzando appena il mento,
Scorpius si abbassò fino a sfiorarle le labbra con le sue
“non
c'è di che”.
***kaboooom***
(1)In
verità non è una formula vera ma un motto latino, in italiano
sarebbe -Finchè c'è vita,c'è speranza-.
Ave
a voi gente, questa è la seconda parte della festa, ancora un
capitolo e questa storia sarà chiusa (la riprenderò in mano con
calma per ricorreggerla però).
Se
ve lo state chiedendo no, non ho passato ore e ore chiusa in bagno a
piangere per mancanza di recensioni e no, non ero io quella tizia di
cui parlavano i giornali che ha passato settimane ha sbattere la
testa contro il muro chiedendosi ripetutamente “percheeeeeè?! Che
ho fatto di male!?”. No, proprio no.
Ho
visto autrici che per ottenere recensioni fanno minacce, io
preferisco un approccio diverso,provo con i rinforzi positivi, se mi
lasciate una recensionina avrete in omaggio tutto il mio affetto e
amore. Ah no!? Questa si che un' offerta che non si può rifiutare.
Okay, ora la smetto, baciiiiiiiiii.
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