ancora una volta

di Likeyourgirlsinsane
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"Non voglio piú rivederti! Sparisci dalla mia vita" la porta alle mie spalle si chiuse con un tonfo secco, senza voltarmi, mi misi a correre lungo il corridoio dell'hotel senza mai girarmi, neanche quando sentii la porta della camera riaprirsi, neanche quando sentii dei passi avvicinarsi a me, neanche quando sentii delle mani afferrare il mio braccio.Cercai di oppormi, ma era più forte di me e riuscí a farmi girare. Il mio volto era basso e i miei occhi sembravano quasi chiusi,aprirli sarebbe stato comunque inutile visto che la mia vista era compromessa dalle lacrime che mi offuscavano la vista. Sentii una mano sollevarmi il volto "Yuri ti prego" lo guardai in volto, i suoi occhi color nocciola erano lucidi, ma non credevo al suo dispiacere, non poteva essere vero, e comunque poteva pensarci prima. Mi divincolai dalla sua presa e entrai correndo in ascensore impedendogli di entrare, appena arrivata al piano terra mi misi a correre verso la mia macchina, e, una volta dentro, mi voltai vedendolo sbucare dalle scale, ingranai la marcia e corsi via. Continuai a guidare a tutta velocità, continuavo a piangere e la mia vista continuava ad essere appannata, chiusi gli occhi per un secondo per poi riaprirli a causa del suono del clacson di un camion al quale stavo per invadere la corsia; decido di accostare vicino ad un parco per evitare di commettere incidenti. Rimasi seduta in macchina, e continuando a piangere, portai le mani al volto piegandomi in avanti cercando di soffocare il pianto. Dopo quindici minuti mi guardai intorno, vidi una pianura coperta di verde, vari cani che giocavano, bambini, e molte persone che passeggiavano o che si allenavano, cosí decisi di scendere dall'auto e prendere una boccata d'aria "Male non mi farà", pensai tra me e me. Iniziai a passeggiare, il mio volto venne colpito da una brezza fredda, mi sentii come rigenerata, cosí cercai un posto all'ombra dove poter leggere, camminai per qualche minuto fino a quando trovai un albero maestoso, mi accomodai sulle sue possenti radici che sbucavano dal terreno.Iniziai a leggere, ma dopo circa trenta minuti venni interrotta dallo squillo del mio telefono, era lui, senza esitare chiusi la chiamata per poi ricominciare a leggere. Divorai in poco tempo mezza dozzina di capitoli, o almeno sembró essere poco tempo, comunque, venni interrotta da una figura in lontananza, era lui cosí decisi di uscire dal parco evitandolo, in un paio di giorni sarei tornata a casa, e anche se quella vacanza non era andata a buon fine, almeno a casa mia mi sarei potuta sentire meglio.




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